Lessi un paio di righe, ma mi resi conto che continuavo a distrarmi.
Il cellulare era lì, accanto a me.
Silenzioso.
Freddo.
Mi adesso e chiusi il libro, prendendo in mano il telefono.
Non chiamerà...
Sospirai.
Quei pensieri erano strani, nuovi.
Così belli da un lato e così terribili dall'altro.
Mi chiedevo se mi stesse pensando in quel momento, e mi ritrovai a sorridere.
Poi mi dicevo che se fossi stata nei suoi pensieri mi avrebbe chiamato.
Dopotutto era palese quanto mi aveva dato fastidio il fatto che se ne fosse andato.
Il mio tono, le mie parole, il mio sguardo.
Era palese la mia delusione, la mia rabbia.
Probabilmente non gli importava nulla, altrimenti si sarebbe preoccupato di sapere se mi era passata.
Invece era silenzioso.
Morto.
Muto.
Freddo.
Lo fissai ancora, e ancora, con la speranza che cresceva e diminuiva di attimo in attimo.
Allora per distrarmi iniziai a provare un po' di applicazioni varie.
Eppure il cuore batteva in quell'assurda attesa di qualcosa che non sarebbe mai successo.
Eppure mi sembrava un modo per essergli vicina.
Che razza di ragionamento assurdo era mai quello?
Sospirai, mentre i miei occhi divennero sempre più malinconico.
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