Altea gli si bittò addosso, stringendolo e baciandolo sensualmente il collo.
E poi le sue parole, i suoi gesti, la sua voce.
Guisgard si trovò così quella bellissima donna mezza nuda a provocarlo.
E c'era Clio al cellulare.
Anche lei con un tono di voce inatteso, caldo, quasi eccitante.
Si ritrovò così come fra due fuochi, fra due donne che lo reclamavano.
E ciò non poteva lasciarlo indifferente.
Ma quel tono di Clio fece scattare in lui qualcosa.
“Cos'è...” disse al cellulare, mentre Altea baciava il suo collo “... un modo per farmi tornare là? Un metodo ideato dal tuo scienziato? Questo è il significato di questa telefonata? Beh, questo non mi piace... e voglio risolverla. Dì al tuo capo che sto arrivando.” Seccato, per poi chiudere la telefonata.
“Scusami, Altea...” rivolto alla ragazza “... ma devo risolvere una questione... vogliono togliermi la mia libertà...” alzandosi “... tornerò presto e cercheremo di risolvere anche la questione di quei dannati che ti ricattano...” prendendo il suo giubbotto “... a dopo...” guardandola.
Ed uscì, raggiungendo allora il Centro Meteorologico.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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