Più parlava, più il mio nervoso cresceva.
Mi sentivo così sciocca e stupida ad aver aperto il mio cuore ad uno a cui evidentemente non importava un accidenti.
Presi la giacca con un gesto secco, e la rimisi.
Sentivo le lacrime affiorare, ma non avrei pianto davanti a lui.
Mi ero già umiliata abbastanza.
Poi quelle parole, e una luce nuova e terribile attraversò il mio sguardo.
"L'altra?" con gli occhi che divennero sempre più rossi per la rabbia.
Scossi la testa.
"Che razza di idiota sono... io a struggermi per te e tu eri con un'altra.. per questo te ne sei andato, per andare da lei?" urlai, mentre il cuore scoppiava sempre di più.
Mi sentii morire.
Mi sembrava di impazzire.
"Sai che c'è?" guardandolo livida di rabbia e di gelosia "Fatti accompagnare da lei.." con disprezzo, per poi voltarmi per tornare nella mia stanza.
Ero furente.
Con lui, con me stessa.
Col mondo intero.
Quel mondo che sembrava mi stesse crollando sotto i piedi.
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