Clio bloccò il corpo di Guisgard contro il suo, tenendolo bloccato con le gambe avvinghiate attorno ai suoi fianchi.
Lui allora la guardò.
Uno sguardo strano, enigmatico, ambiguo.
“La lotta...” disse “... ma tanto sei una donna, no? Quindi non puoi lottare con me...”
Allora con gesto improvviso strinse con le mani la camicia di lei, per poi strappare via i bottoni ed aprendola.
Scoprì così il suo petto.
Non pago, forse in balia dell'alcool o della rabbia, infilò una mano nel reggiseno della ragazza tirandolo poi via e mostrando il suo seno sodo e bianco.
E restò a guardare quel bellissimo seno, forse per la curiosità di scoprire quanto fosse donna, o magari solo per il desiderio di vederla nuda.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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