Sentì una strana forza dentro, come una specie di rabbia mista a tristezza. Sospirai e lo guardai.
"Va bene" dissi forzando un sorriso. Non si voleva separare da me? Quale amico avrebbe mai fatto una cosa del genere? Lasciai perdere tutto. Avevo sollevato un polverone che non aveva senso. Avevo un'ultima carta da giocare, dopo di che avrei chiuso completamente quella faccenda.
"Sai... Quel ragazzo mi ha lasciato il suo numero..." dissi liberando il foglietto dal mio calore. "Pare si chiami Seth." dissi sorridendo. Sperai in una sua reazione, magari contraria. Volevo provocarlo, in qualche modo, anche se non sapevo bene come. Mi lasciai guidare dalla mia ingenua fantasia, sperando di non risultare infantile.
"Chissà perché..." dissi guardando il foglietto confusa. Sapevo perché, o almeno credevo di saperlo, ma volevo che dicesse quello che desideravo tanto sentirmi dire... Anche se non mi era chiaro cosa.
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What I've done, I'll face myself, to cross out what I've become, erase myself, and let go of what I've done.
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