Quel sì, quella stretta.
Mi illuminai.
Ero sua, sua soltanto.
E lui era mio ora, e non avrei mai permesso a nessuno di mettersi tra noi, fantasmi o persone in carne ed ossa.
Lo baciai.
Ero felice, felice che quell'uomo così meraviglioso avesse scelto me, tra tutte le donne che poteva avere.
E io non ero nemmeno una donna vera.
Eppure diceva che ero speciale.
E se lo diceva lui mi sembrava così vero.
Avevo perso la testa ormai, ma non lo dissi, per non spaventarlo, lasciando come silenziosi ambasciatori dei miei sentimenti i baci intensi ma intimo che lasciavo sulle sue braccia.
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