La macchina era effettivamente bellissima, esteticamente e interiormente.
Salimmo e ci dirigemmo verso la città, alla ricerca della macchina nera.
Guisgard guardava la strada, e io controllavo l'attrezzatura.
Anche se mi voltavo di tanto in tanto a sbirciare la sua espressione.
Com'era bella la sua espressione mentre guardava la strada, mentre sentiva quell'auto vibrare sotto la sua guida.
Poi quelle parole rivolte a me, mi illuminarono e scaldarono il cuore.
Lo guardai con due occhi sognanti, sfiorando per un momento la sua mano con la mia.
Ero così felice di essere lì, con lui, nella macchina di mio padre.
Poi la voce di Agos ci riportò alla realtà e io risi silenziosamente, arrossendo appena.
Era vero, eravamo in missione, Miglioria era l'unica che potesse tener testa a quella misteriosa auto nera, ne ero sicura.
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