I suoi occhi nei miei, quel tono malizioso e caldo.
Allora sorrisi, un sorriso enigmatico.
"Svegliare il can che dorme..." sussurrai, con voce calda e una forte luce colma di malizia nello sguardo, per poi avvicinarmi alle sue labbra, senza lasciare i suoi occhi e baciarlo ancora.
Poi la radio suonò e Agos ci riportò alla realtà.
Allora mi staccai e sorrisi a Guisgard, un sorriso complice.
Anche il suo cellulare suonò di nuovo.
Gli feci segno che io avrei risposto alla radio mentre lui era al telefono.
"Siamo a Baias.." risposi ad Agos "Ancora nessun avvistamento... sapete darci qualche informazione in più?" chiesi "È dura girare alla cieca!".
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