Quel rumore.
Elisabeth andò a vedere, pensando di trovare il gatto della vicina, trovando però ben altro.
Prima un'ombra, poi una figura.
Poi due occhi chiari che la guardavano ed un sorriso.
“Ciao, Elisabeth...” disse lui, quasi come se quel saluto fosse la cosa più naturale del mondo “... come stai, piccola?” Fissandola Joshua.