Cadde anche quello.
Il mio sguardo restò fisso e freddo mentre scrutava nell'ombra, alla ricerca di ogni passo, ogni movimento.
Ma niente, non successe niente.
Allora mi rilassai e sorrisi.
Quando Guisgard uscì dal suo nascondiglio mi illuminai.
Spalancai gli occhi alle sue parole.
"Ah già.." guadandomi il fianco che sanguinava "Non è grave.." sorridendo per tranquillizzarlo.
Poi quelle parole, così dolci e inaspettate.
"Sì, tesoro.." mormorai, dolcemente "Certo.." togliendomi il giubbotto.
Mi piaceva l'idea che si prendesse cura di me.
"Dovremmo andare in bagno, non credi?" guardandolo con aria di intesa.
Non sapevo quanto profonda era la ferita e non sapevo cosa si sarebbe visto.
Gli sfiorai dolcemente il viso, godendomi quel momento così intimo.
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