Seguii Guisgard in bagno, e lasciai che mi medicasse dolcemente.
Osservavo i suoi movimenti, così delicati e dolci.
"No, aspetta..." dissi, piano "La pallottola va estratta il prima possibile, non hai una pinzetta che potrei usare?" risposi, meccanicamente.
Poi restai perplessa da quelle mie stesse parole.
Che ne sapevo io di come si estraeva un proiettile?
Eppure qualcosa in me mi diceva che sapevo benissimo come fare.
Possibile?
C'entravano quelle strane immagini?
Non lo sapevo.
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