“Tempo fa...” disse il vecchio a Gaynor “... c'era un giovane dotto e sapiente... uno spirito superiore destinato a grandi cose... egli cercò di completare il suo percorso studiando presso un antico e venerabile convento, usufruendo della sua grande biblioteca... qui entrò in contatto con un sapere eccelso, degno solo di immense menti e poco affine ad animi aridi e corrotti... il giovane novizio apprese ed arricchì la sua mente e con essa il suo cuore... ma gli uomini sono figure malvagie, schiave della loro mortalità, incapaci quindi di riconoscere ciò che davvero può essere eterno... ossia il sapere universale... così i monaci imposero al giovane novizio un animo impuro ed inferiore, volto all'obbedienza e condannarono la sua ambizione di elevarsi al Seggio Vescovile e forse, chissà, anche Papale... il giovane allora si ribellò e l'Abate impose su di lui una terribile maledizione... il corpo del novizio ed il suo animo furono dispersi nel Tempo... ed egli fu sepolto vivo in questo marcio sepolcro che tu ora vedi essere il mio corpo...” rattristato.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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