La donna parlava e parlava, ma non le badavo.
Poi però oltrepassò il limite.
Forse non aveva capito, forse non sapeva come il codice di comportamento umano indicava di comportarsi con l'uomo di un'altra.
Ma con me aveva sbagliato, aveva sbagliato di grosso.
La sua mano sfiorò il collo di Guisgard, nonostante accanto a lui ci fossi io e non lei.
Forse pensava che mi sfuggisse, ma i miei sensori oculari non si perdevano niente.
Affettai il polso della donna con una presa mortale, metallica, la mia forza sovrumana poteva spezzare le sue ossa e tranciare di netto la mano.
Non arrivai a tanto, ma le feci sentire la mia forza, girandoglielo poi in leva.
La guardai con uno sguardo freddo e distaccato.
"Toccalo di nuovo e non sarò così gentile..." tagliente, senza lasciare il suo polso ma stringendo sempre di più la presa.
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