Il cuore batteva sempre più forte.
Quella macchina infernale a pochi passi da Guisgard.
Poi il rombo del motore, e quel suo sfrecciare via, quasi volesse portarselo dietro.
Ma lui fu lesto a buttarsi di lato.
L'auto era persa ancora una volta, ma non mi importava.
"Guisgard!" gridai, precipitandomi fuori dall'auto.
Lo presi tra le braccia e cercai di farlo rinvenire, come i miei ricordi mi suggerivano.
"Ehi.." sussurrai poi, sfiorando il suo viso col mio, per poi baciarlo dolcemente "Sono qui.." dolcemente "Sono qui.." sussurrai.
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