Guidai intimorita finché non notai allo specchietto un auto nera. La riconobbi subito, era l'auto che aveva investito il musicista tempo fa. Tremavo, avevo paura. Non avevo alcuna intenzione di morire in quel modo. Guardai ancora una volta l'auto e sospirai.
"Dio... Se ci sei... Aiutami" dissi cercando di stare calma. Guardai davanti a me, la strada deserta. No, non sarei morta, non quella notte. Buttai il piede sull'accellaratore cercando di seminarla. La paura mi invadeva diventando adrenalina, sudavo e sentivo i muscoli in tensione, ma e sarei uscita indenne, quanto fosse vero che mi chiamavo Nyoko.
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What I've done, I'll face myself, to cross out what I've become, erase myself, and let go of what I've done.
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