Aspettai un po' di tempo prima di vedere Guisgard tornare nella stanza. Quando lo fece, con indosso quell'odiosa maschera che nascondeva il suo bellissimo viso, portava con sé una fiala con un liquido verdastro. Me la porse, chiedendomi di berla... la sua fretta mi dissuase sia dal replicare, sia dal chiedere cosa fosse. Un attimo dopo, il liquido correva lungo la mia gola.
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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