Guisgard la guardò mentre lei gli si avvicinava, lo sfiorava e gli porgeva il bicchiere.
Poi restò immobile, appoggiato ad uno dei mobili della cucina, a fissarla con un sorriso mentre lei si dedicava al risotto.
E la guardava tutta, mentre sorseggiava dal suo bicchiere.
I tacchi, le gambe nude, la sottoveste così avida nel coprire ogni parte del suo corpo.
“Eh, beato quel risotto allora...” disse lui con tono malizioso a Clio.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|