Quel bacio, poi il buio.
L'ultimo contatto che Gaynor avvertì fu quello delle braccia di Guisgard.
Poi più nulla...
La stanza, sfarzosa, esotica, ma anche misteriosa, sinistra.
Gaynor era stesa su un lettino di cuscini, sonnecchiando, quando ad un tratto si ritrovò su un treno in partenza.
“Signori, in carrozza...” disse il capostazione “... in carrozza... ultima chiamata...”
“Afragolignone, Capomazda City, Cardizia, Caviania...” il controllore camminando nei vagoni.
“Questo paese deve progredire...” uno dei passeggeri al suo compagno di viaggio col giornale in mano “... servono altre leggi... quella sull'aborto, sull'eutanasia... e che la Chiesa si faccia da parte.”
“Essere anticlericali è un dovere.” Una donna seduta con loro.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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