Quel suo gesto mi fece commuovere. Non si era spinto a tanto dal giorno che partimmo via dal Giappone. Una lacrima sfuggi al mio controllo e le labbra mi tremarono sotto la voglia di piangere. "Ti adoro, Ren" dissi lasciandomi finalmente andare. Strinsi le sue mani. Se solo sapesse cosa prova davvero per lui. Se solo sapesse quanto avevo bisogno di quelle parole. Chiusi gli occhi e sospirai forte. Ero al sicuro, fra le braccia del nonno e di Ren. "A patto che tu faccia attenzione" dissi sorridendo dando sfogo alle mie lacrime. Sentì poi tutto il peso del corpo rallentare, dissolversi quasi. La tensione era svanita ed io potei riposare. Volevo andare via da quel inferno bianco e freddo. Volevo tornare a casa, anche se sapevo che non sarebbe stato facile uscire da lì senza il terrore che si impossessava di me.
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What I've done, I'll face myself, to cross out what I've become, erase myself, and let go of what I've done.
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