Quel gioco continuò a lungo.
Guisgard chinò su di lei usava la bocca per farla impazzire, mentre le sue mani giungevano ovunque sul corpo di Clio.
Da come sospirava e gemeva, nessuno avrebbe dubitato del suo essere donna.
Poi, ad un tratto lui si fermò e prese delicatamente la gamba della ragazza, baciandola fino alla caviglia.
Poi slacciò la scarpa col tacco e liberò il suo piede.
Fece lo stesso anche con l'altra, togliendola e baciando la gamba.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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