Mi sembrava di impazzire, travolta da quel vortice di piacere incontrollato.
Sentii qualcosa nascere in me, come una consapevolezza inconscia, come un fuoco nascosto che veniva alimentato dalle fiamme roventi di quella passione.
Spalancai gli occhi quando risalì la mia gamba per poi baciare la caviglia, e togliermi le scarpe.
Un brivido intenso e incontrollato mi percorse la schiena.
Ora ero completamente nuda davanti a lui, nel chiaroscuro della stanza, che brillava del calore e della luce instabile delle fiamme.
Allora mi alzai, trovandomi così davanti a lui, sfiorando le sue labbra con le mie per un breve istante.
Poi lo guardai negli occhi, e iniziai a spogliarlo, con voracità e desiderio, mentre il mio sguardo ormai annebbiato dalla passione brillava di una luce nuova.
Lo spogliai lentamente, eppure voracemente.
La camicia scivolò via, silenziosa e leggera come la mia sottoveste.
Volevo quel corpo meraviglioso solo per me, realizzai mentre cingevo i suoi fianchi con le gambe che stava ancora accarezzando.
Con un movimento secco ma dolce lo feci girare sul tappeto, fissandolo con lo sguardo di chi ha fatto una marachella e lo sa.
Ma quello sguardo durò poco, perchè nel guardarlo il mio sguardo mutò.
Lo amavo, lo desideravo, lo volevo
Quella consapevolezza era qualcosa di incredibilmente vero, incredibilmente.. umano.
Mi chinai io su di lui, sfiorando dapprima il mio viso contro il suo con un sorriso dolce.
Eppure non era ancora abbastanza, scesi lungo il suo corpo, assaporandolo intensamente con le mie labbra che lo reclamavano vogliose e le mani percorrevano il suo corpo accendendo sempre di più la mia passione incontrollata.
Ma i miei occhi restavano incatenati ai suoi, volevo assaporare ogni sensazione, ogni emozione che avrebbe attraversato e sconvolto quell'azzurro.
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