L' Antro di Altea

[Altea]

Rose e gigli rosa...il giglio che mi rappresenta assieme al fior di loro

[Altea]

Il tulipano, con dei bellissimi ricordi da bambina di mia zia

[Altea]

Ed infine i crocus, che abbelliscono in inverno il mio balcone, loro non temono il freddo, cosi piccoli ma forti.

[Altea]

Ieri mattina mi sono svegliata di controvoglia, sarà stata questa influenza e il fatto di dover saltare le mie ore di lavoro per poi trovarne una montagna quando sarei ritornata.
Accesi i termosifoni, i gatti reclamavano il cibo e li accontentai.
Andai in soggiorno e vi fu una meravigliosa sopresa, cadeva lenta ma il tetto dell' antico palazzo davanti era già imbiancato.
Quel giorno cambiò anche se pensai era un peccato non uscire e potere godere di quello spettacolo.
Preparai il caffè e tornai nel letto ancora un' oretta.
Mi svegliai e accesi il caffè preparato e tornai alla finestra e meraviglia..aprii tutte le tapparelle e la neve cadeva a fiocchi grandi e copiosa e già il paesaggio era diventato bianco.
Quel giorno diventò magico, mi misi davanti alla finestra a guardare la neve. Arrivò Nerone, piccolo gatto dolce e nero, e lo presi in braccio e risi guardando il suo faccino stupito mentre osservava la neve.
La neve...uno dei miei simboli, sono nata in una sera di neve.
Ora, certo, per uno strano fenomeno nevica poco, circa 5 cm ma quando ero una bambina andavo a scuola a piedi e la neve affondava fino tutta la gamba, ci portavamo tutti un cambio a scuola. Il pomeriggio poi ci divertivamo io e mie cugine a fare un grande pupazzo di neve e ricordo mia zia che usciva, portandoci la carota per il naso, la sciarpa, un berretto e poi noi mettevano degli stecchetti secchi per le braccia e due sassi grandi negli occhi.
E oggi ho visto nella mia piccola principessa una gioia infinita quando mi disse a scuola avevano fatto tutti assieme un grande pupazzo di neve. Quando poi si diventa adulti la vediamo una seccatura, forse non dovremmo dimenticare la magia che ci donava da piccoli.

[Altea]

Sapete...vi svelo un segreto, non leggo mai cosa ho scritto qui!Eppure qui ho lasciato tracce del mio cuore e del mio animo.
Come ci si sente a scrivere in un Regno vuoto dove anni addietro si aspettavano compagni di ventura? Mi trovo a mio agio...ho sempre amato la solitudine, in effetti posso dire di essere una persona solitaria ma non sola..e questo fa la differenza. Ho la fortuna di avere tante persone vicino, sono una persona altruista e il far felici le persone a me care arrichisce il mio spirito, lo eleva. E non è affatto presunzione ma pura Gioia...penso sia una dote affine a poche persone e sono felice di essere tra i pochi eletti ad avere questa fortuna.
Ora qui sola in questo Regno mi sento come Ginevra che fila una tela, cosa potrei mai ricamare? Un fiore azzurro..spendente, mi narrarono che era un simbolo prezioso e il segreto per amare. Ma mai lo vidi, e mi chiedo se chi ambiva a trovarlo sia riuscito nella Cerca....se ancora vorrà cercarlo.
Io non mi sono mai sentita indispensabile in questo Regno, era un segreto ma ora ve lo dico. Mi sono sempre sentita l'Ultima Dama e poi c'era un Primo Cavaliere.
Ma ora vagando in questo Antro e tra le stanze vuote di palazzi mi sento una Regina...Altea è la Regina di Camelot. Ora ho raggiunto un tale coraggio e forza di animo nel dire che Altea non è più l' Ultima Dama ma è la Regina di Camelot, la sola che rimane a sognare una utopia che è realtà lassù tra le nubi, dove osservo un Regno chiamato Tintagel. Vedete la rocca? Il mare impetuoso sottostante, il cancello che permette di entrare in questo Regno Magico..ci vuole poco..coraggio... e ci entrerete e un nuovo mondo vedrete.
Io non ho perso la vista...lo vedo ancora....basta sforzarsi un pò e lo vedrete e io mi ci trovo dentro, in questo Antro...ora come Regina di Camelot, solo vi è una differenza...Altea non ha un Cavaliere a cui bramare, di cui sognare e a cui dedicare gli slanci del cuore. Ormai quel cancello per entrare nel Regno cigola per i pochi e lenti passaggi di viandanti e cavalieri.
Ma il solo narrare in questa Terra mi fa sentire Regina!

[Altea]

Immaginate una vasta brughiera, una tipica Alba autunnale, di quelle novembrine quando la foschia si alza dai campi come vapore rendendo il paesaggio surreale.
Il vento è impetuoso e smuove gli alberi che, inermi, lasciano andare le loro foglie di color vermiglio e giallo.
Una dama che cammina tra l' erba alta e sterpaglia, perdendo quasi la propria figura in quella leggera nebbia che sale, che è essenza di colori e profumi autunnali.
Ella si stringe attorno il proprio mantello di broccato, per difendersi dalla forte umidità.
Immaginate un uomo...un milord irrequieto, di quelli che ti fanno innamorare nei romanzi di Jane Austen, e i suoi alti stivali che con vigore calpestano il fango creato sul terreno dall' umidità.
Immaginate....no, non dovrei essere io a dirvi il resto. Perchè è questo che ci differenzia da chi non sa sognare. Date un via al vostro romanzo, ai vostri sogni, alle vostre avventure.
Io cammino tra la brughiera sfogliando un libro di poesie, immergendomi nei loro versi e in questo spettacolare paesaggio che non è spettrale ma romantico....abbiate il coraggio di sognare!