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21-04-2010, 13.30.05 | #1 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 11-04-2010
Residenza: campania,salerno
Messaggi: 363
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buone maniere a tavola..
Come ci si comportava nell'era a noi cara quando ci si sedeva al desco??l'idea mi è venuta pensando al "Galateo",scritto da monsignor Giovanni Della Casa nella seconda metà del '500..cosi ho ricercato le abitudini medioevali:
" e ricordati di pulirti la bocca prima di bere dal bicchiere". E' questa una delle raccomandazioni che nel tardo 1200 un anziano signore dà ad un giovane che vuole ben figurare nell'alta società dell'epoca. Consiglio che tutto oggi vale, e che ha passato indenne il corso dei secoli. Infatti già nel Medioevo vengono codificate una serie di regole di buona educazione a tavola. Si consideri che l'apparecchiatura della tavola consisteva in un tavolaccio su dei cavalletti, e due serie di tovaglie che ricoprono il piano. Per ogni commensale veniva posta una ciotola di ceramica o di legno stagionato dove era servita la zuppa o qualsiasi piatto a base di brodo. Un secondo e un piatto piano era messo sotto alla ciotola, e poteva essere sia di ceramica che di legno. In alcuni casi si utilizzavano dei piatti fatti di un pane speciale chiamati Mense ( da qui la nostra parola mensa!). Infine veniva messo a disposizione del commensale un cucchiaio e era cura dell'invitato portarsi un coltello. Ogni due persone era posto un boccale da cui sorbire le bevande. L'apparecchiatura,come si può notare ,era molto diversa da quella che attualmente definiamo come il minimo indispensabile per poter mangiare. Infatti la nostra preziosa forchetta nasce a Venezia nel tardo trecento mentre il coltello viene posto a fianco del commensale solo dal seicento in avanti. Infine il tovagliolo era già conosciuto, e utilizzato, ma era una chicca solo per i più ricchi. Con questo tipo di preparazione era necessario conoscere un minimo di buone maniere per non mettere in imbarazzo gli commensali. Di conseguenza nasce il così detto galateo dove le regole più importanti erano: "Quando mangi non parlare con la bocca piena, ma mastica silenziosamente senza far vedere cosa hai in bocca. Pulisciti la bocca prima di bere, in modo tale da non mettere in imbarazzo il tuo vicino che si servirà della stessa coppa. Non nettarti le dita sulla giubba o sulla tovaglia, ma puliscitele sul tovagliolo e lavale nell'acquamanile. Non pulirti i denti con il coltello e non emettere nessun rumore sgradevole che possa indurre il tuo vicino ad avere schifo di te. Non prendere il boccone più grosso e non rovistare nelle parti già tagliate cercando la più prelibata. Si accorto a non sporcare ne' il tuo vestito ne quello dei commensali. Non stropicciare il tovagliolo e non fare dei nodi con lo stesso, ma usalo per pulirti la bocca e le mani. " Le stesse regole di buona creanza vengono elencate nel Menanger de Paris scritto nel tardo 1300, dove un marito insegna alla giovane moglie a tenere decorosamente la casa, a cucinare e a preparare la tavola come si deve. Questa cura per le buone maniere delinea perciò che il medioevo non è un epoca dove sontuosi banchetti venivano preparati per gozzovigliare allegramente e per rimpinzarsi di carni e cacciagione senza un minimo di decoro, ma erano eventi ben codificati, dove il modo di presentarsi e comportarsi erano molto importanti tanto quanto era importante indossare un bel vestito. FONTE:www.cookaround.com/cucina/lastoria/medioevo1.php Vi chiedo e mi chiedo:quali e quante regole di buone maniere si trovano ancora oggi nelle nostre tavole??
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lady rainbow |
21-04-2010, 19.21.28 | #2 |
Dama
Registrazione: 23-03-2007
Messaggi: 3,842
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Che bello questo articolo! Fa sorridere vero? Non ho mai approffondito questo argomento, però qualcosina ho letto da qualche parte.
Spesso nel medioevo le tavole erano "posticce": nel senso che, visti gli spazi esigui delle abitazioni, venivano allestite quando servivano e tolte di mezzo quando si era terminato il loro uso. Inoltre si usava coprire il pavimento con delle frasche. Quando i commensali mangiavano, gettavano i rimasugli su codesto pavimento dove prontamente vi erano servizievoli animali-aspirapolvere che lo ripulivano dal cibo. |
21-04-2010, 19.34.33 | #3 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 11-04-2010
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Messaggi: 363
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Mi appassionano molto le curiosità relative al Medioevo..ne ho trovate molte..ma non so se possono interessare..ho letto anche sul web di come ci si lavava le mani dopo i pasti (tra i nobili ovviamente) ecco un estratto della mia ricerca sul web:
Atavola la sedia del signore era la piu elevata, gli altri erano seduti su sgabelli. Si usavano vassoi d' argento e coppe d' oro, arrivavano in tavola interi cinghialetti arrostiti, frittate di centinaia di uova, enormi brocche di vino, fruttiere ricolme. In pieno Medioevo apparve uno strumento nuovo che impiegò molto tempo a conquistare le tavole di tutto il continente. Pier Damiani scrisse che durante un matrimonio tra nobili, la sposa si fece portare un "bidente d'oro" e mangiò la carne con quello, invece di usare le dita come dettavano le buone usanze. Era la prima forchetta, ma soltanto a due denti. Per molto tempo, però, fu usata soltanto dalle dame più nobili poichè per gli uomini era un segno di debolezza. Per pulirsi le mani c'erano diversi metodi, a seconda della raffinatezza, dell'ambiente e dell'epoca: si potevano strofinare con noncuranza sul mantello dei cani che girovagavano numerosi attendendo gli ossi, o si potevano lavare delicatamente con acqua di rose, o tergere su tovaglie di lino, che certo uscivano malconce dallo schizzare dei sughi. Dimenticare di offrire l'acqua di rose era considerato un'offesa, come del resto rifiutarla. C'era tutta una serie di regole da seguire, nei banchetti, tra cui "non sputare sul desco, tenere le unghie sempre "nette e piacenti", e infine - dopo essersi soffiati il naso - pulirsi le dita non sulla tovaglia ma nella propria veste. Sempre per pulirsi le mani, c'era anche un'altra soluzione, molto diffusa e graditissima ai poveri: si mangiava su... tovaglie di pane, cioè sopra uno strato di pasta sottile, rettangolare, una specie di "pizza", sulla quale ogni convitato tagliava la carne, lasciava colare il sugo, pulendosi poi le mani con un po' di mollica intatta; quel che restava di queste "tovaglie" veniva dato ai poveri che aspettavano alla porta. Secondo me è interessante... http://www.liberiartisti.net/aimagal...i/100227a.html
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lady rainbow Ultima modifica di llamrei : 21-04-2010 alle ore 19.47.08. Motivo: inserito link |
21-04-2010, 19.41.03 | #4 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: milano
Messaggi: 1,396
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interessante discussione mylady siete una brava ricercatrice i miei piu sentiti complimenti
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fabrizio |
21-04-2010, 19.42.58 | #5 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: campania,salerno
Messaggi: 363
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Grazie dei complimenti caro cavaliere,siete sempre gentilissimo....e vi ringrazio,non so se li merito...
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lady rainbow |
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