Il giardino dei saluti...

[Altea]

È una notte strana a Camelot, mi aggiro nei viottoli appena illuminati dalle fievole torce, pochi soldati sono rimasti a servirla.
Non ci sarà nemmeno stasera il giro di ronda, a meno che non sia Cavalier Hastatus.
Una leggera brezza smuove le rinnovate foglie degli alberi e forse sono i vecchi ricordi che questo Regno racchiude.
Ma non è ancora ora per la veglia notturna, sapete Altea ama vedere la Luna.
Non sarò sola ma col vento che lieve spira tra le bionde ciocche..

Buonanotte Camelot...

[Altea]

Sarà uno spettro..un sogno sospeso..ma in questa notte a Camelot la Luna ha un volto amico ed amato. Ed io mi addormentero' sotto questo salice, lasciando quel volto protegga il mio sonno.

[Guisgard]

Diario di viaggio, 28° giorno.
Viaggiare è come scrivere, giocare, sognare e viceversa. Allora voltando il foglio dall'altra parte ecco prendere forma il piglio selvaggio e primordiale di una fitta giungla inesplorata. Tutto qui sembra magico, incantato e misterioso, con mille suoni, profumi, colori che paiono rincorrersi e confondersi nei miasmi di una foschia umida e calda. Dal battello che mi porta verso la foce del fiume posso vedere il profilo di una vegetazione colossale che scivola lenta, fra gli madidi vapori di lagune equatoriali e stagliarsi contro un cielo simile a una lama. Forse così doveva apparire il mondo all'alba della creazione, ancora mutevole e in divenire, penso nel perdermi in quel verde profondo, cupo, avvolgente e carico di meschina ferocia. Sotto la calura del sole ardente la terra sembra sudare una nebbia vaporosa, sottile e simile alla spuma della risacca sulla sabbia calda. Un paesaggio così vasto, infinito, indomito, ostile, impenetrabile che a guardarlo anche dopo giorni di marcia sembra non cambiare mai. Sembra di leggere le pagine di un vecchio romanzo d'appendice, dove avventura e mistero sussurrano un titolo e un finale a una storia ignara di entrambi. Le guide indigene mi parlano, in quell'idioma stretto e incomprensibile ai più, di miti e tradizioni che racchiudono qualcosa di arcano e ignoto. Mi raccontano di regine perdute, bellissime e crudeli, nemiche dell'uomo bianco e custodi di remote memorie. Venerate come dee in regni dallo splendore maledetto, fra ricchezze primordiali, malefiche divinità e oscuri segreti. Annoto tutto, asciugandomi di tanto in tanto la fronte rigata dal sudore, mentre fantastico su quelle regine, sui loro regni dimenticati, le labbra cariche di desiderio e madide di un infallibile veleno, magari destinato come ultimo bacio a chiunque giunga a profanare quel mondo perduto.

[Altea]

L'alba ha già tratteggiato e screziato il Cielo di purpurei colori.
Il Sole e' ormai brillante ad Est e nel Giardino sale una leggera foschia dal piccolo ruscello accanto alle piccole calle.
Il mio risveglio è turbato e osservo il Cielo "Ho sognato?" bisbiglio.
"Era qui?" or chiedo inconsciamente a voce alta tra me e me.
Corro a piedi scalzi nel Giardino dove mi ero addormentata e salgo sul più alto torrione di cinta e osservo alcuni soldati "Era qui? Parlo di Sir Guisgard" con voce rotta ed affannata.
I soldati scuotono la testa e mi sale una forte rabbia "Perché avete dormito vero? In questo Regno sono sola e in pericolo" esclamo, borbottando da Regina di Camelot imperiosa, scendendo le scale di pietra. "Possono rapirmi nuovamente e Sir Hastatus è andato in ferie e Sir Guisgard.." fermandomi e sedendomi sul tronco di un albero "sarà lontano..in una Cerca, in un viaggio pericoloso" ricordando quel sogno o visione di lui in un regno tropicale "e Sir Guisgard non attraverserà il Ponte Periglioso per salvarmi".
Una guardia mi fissa abbassando il capo e penso che, forse, sarà un segno del Destino, che Lui potrebbe tornare.
Ma la Regina di Camelot deve aspettare degnamente il Suo Cavaliere dal suo ritorno.

[Altea]

Faccio l'ultima passeggiata nel borgo del Regno qui a nord est.
Ultimamente il clima è stato mite, mi sono sorpresa nell'udire un grillo qua e la'.
Ma la pioggia arriverà e ne gioisco, vorrei lasciarle le mie parole sommesse, segreti e pensieri e pulire l' Animo di nuova Gioia.

Udite la pioggia, fatevi cullare dalla sua lenta o forte melodia, ella rinnova sempre lo spirito.

Io ho imparato ad ascoltare la Natura, questo è il segreto.

Buonanotte Camelot ..

[Altea]

È una notte fredda,
Il vento spira da Est e mi stringo nello scialle di seta.
Alzo lo sguardo al Cielo. In notti fredde come queste il cielo è più limpido, le stelle brillano come puntini su una tavolozza tutta blu.
Ma Altea non ha più desideri da esaudire, ma felice di vivere nel suo Regno tra la bellezza di versi antichi.

Buonanotte Camelot....

[Altea]

Buongiorno Camelot
In questi giorni gli alberi sono in piena fioritura, e i giardini sfoggiano i mille colori..una gioia..anche per noi allergici!!

Buon pomeriggio Camelot