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#4401 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Icarius annuì a Dacey e la mise giù, aiutandola a stare in piedi.
Ma poi arrivò Dension e subito abbracciò la sua finta moglie. “Accidenti a te...” disse sforzandosi di sorridere “... sai che mi hai fatto prendere un colpo? Sei sparita nel nulla e poi...” la strinse ancora più intensamente “... grazie al Cielo stai bene...” per poi baciandola dolcemente. Il contrabbandiere guardò poi Icarius. “Vi ringrazio...” mormorò. “Non dovete.” Icarius a lui, per poi guardarsi intorno, come per orientarsi. “Tutti coloro che sono a bordo sono sotto la mia responsabilità.” Si voltò verso Cq. “Orientati ed indicaci la direzione per tornare alla Divina Misericordia.” “Si, signore.” Cigolò il droide. “Vi ho solo ringraziato...” disse Dension “... mi sembrava un gesto dovuto... invece voi siete sempre freddo e superbo...” “Vi ho dato questa impressione?” Fissandolo Icarius. “Allora forse è quella giusta.” Poi Clio si avvicinò a lui e gli parlò del libro. “Una volta a bordo” fece lui “cercheremo notizie su questa setta... ora sarà meglio lasciare quest'isola.. più nulla ci lega a questo luogo.” “Si, andiamo via.” Disse Elv, stringendo la mano di Gwen. E raggiunsero il vascello grazie alle indicazioni di Cq.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
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#4402 |
Cittadino di Camelot
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Poggiai la fronte contro la sua lasciando che le sue mani avvolgessero i miei fianchi.
- sono qui ora... Non ti libererai facilmente di me capitano - sorrisi appena accogliendo poi le sue labbra con desiderio e calore. - Mi sei mancato terribilmente - sussurrai quindi al suo orecchio sentendomi poi in dovere di intervenire . - É stato molto gentile ad aiutarci Icarius, vi ringrazio ancora - osservai Dension, non capivo il suo comportamento. Lo baciai ancora per dimenticare i momenti della prigionia.
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#4403 |
Disattivato
Registrazione: 16-09-2012
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Messaggi: 8,176
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Restai ad osservare quella scena tra Dension e Icarius in silenzio.
Non sembravano andarsi a genio reciprocamente. Per carità, capita, mi chiesi se ci fosse sotto qualcosa. Ma probabilmente ero la solita sospettosa. Dacey era salva, e solo questo contava. Poi parlai ad Icarius del libro, e annuii alle sue parole. "Sì sì, non vedo l'ora di lasciarmi quest'isola alle spalle!" Sospirai, seguendo insieme agli altri Cq per tornare a bordo della Divina Misericordia. |
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#4404 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: Messina
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Finalmente Dacey e Dension poterono riabbracciarsi ed io fui immensamente felice per loro.
Poi Icarius diede disposizioni a Cq di guidarci e raggiungemmo il vascello.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
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#4405 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Il gruppo tornò alla Divina Misericordia e poco dopo il vascello volante accese i suoi motori per lasciare quell'isola.
Intanto, dal suo palazzo fatato, Elbetya guardava la scena e appena la Divina Misericordia lasciò la baia, la maga alzò le braccia. “Avrei dovuto farlo anni fa...” disse. Allora tutto cominciò a tremare, fino a quando saette dal cielo colpirono le catene che tenevano ferma l'isola, quasi sospesa sulle acque. Le catene si spezzarono una dopo l'altra, fino a fare scendere l'isola sempre più in acqua. Un terremoto raggiunse quel luogo e le sue strutture più alte crollarono inesorabilmente. Si trattava dei tantissimi orologi che battevano sull'isola. Caduti miseramente l'uno sull'altro. Fu una scena grandiosa e ben visibile dalla Divina Misericordia. Alla fine il terremoto cessò e l'isola assunse la definitiva conformazione di tutte le altre isole del mondo. Non più scandita la vita su di essa da quegli orologi, caduti poveramente come i dogmi del Tempo davanti a ciò che è immortale. ![]()
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#4406 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: Messina
Messaggi: 19,832
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Mentre i motori si accendevano, vedemmo una scena colossale. Mi appoggiai al parapetto: tutte le catene e gli orologi che caratterizzavano l'isola crollavano miseramente, come le credenze e le malate convinzioni di chi la abitava.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" Ultima modifica di Lady Gwen : 15-08-2015 alle ore 14.15.49. |
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#4407 |
Disattivato
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
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Tornammo a bordo, e io restai ad osservare quel l'isola e i suoi misteri.
Misteri che avrebbe portato con se. Avevo ancora molte domande sul Tempo, sulla strana maga che proprio non avevo compreso, e quella setta. Ma quella setta avevo come l'impressione che l'avremmo incontrata di nuovo. Poi, d'un tratto, un terremoto terribile scosse l'isola, rompendo le catene. Mi chiesi se fosse stata proprio la maga a provocarlo. Fatto sta, che tutti gli orologi crollarono, e io restai immobile, appoggiata al parapetto ad osservare quello spettacolo. Chissà che la vita senza quel ticchettio angosciante non potesse essere migliore. Lo augurai davvero a quella gente. Il mio sguardo poi si perse all'orizzonte, chiedendomi dove ci avrebbe portato ora la nostra ricerca. |
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#4408 |
Cittadino di Camelot
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Messaggi: 3,502
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Quando fummo sull'isola, di colpo, la debolezza che mi aveva colpita svanì.
Sollevata rimasi stretta tra le braccia di Dension a osservare l'isola che pian piano si faceva sempre più lontana. Lontana con i suoi orrori e i suoi fanatismi. Rammentavo fin troppo bene le minacce del sacerdote e la terribile violenza perpetrata a danno di quella povera ancella. Immersa in quei funesti ricordi una parte di me gioì udendo una sorta di tuono fragoroso schiantarsi sull'isola. Il ticchettio incessante degli orologi si interruppe, le catene si spezzarono. All'inizio credetti, sperai, che l'isola venisse distrutta ma invece prese l'aspetto di una qualsiasi isola, non più sospesa tra cielo e mare. Non sapevo cosa ciò avrebbe comportato ma mi augurai che questo ponesse fine alla follia della setta di Amisc, anche se, a dirla tutta, faticavo a crederlo realmente. Infine rimase solo il sole, che solerte, compiva la sua ascesa nelle acque scure, passando a fianco dell'isolotto. A quella vista mi voltai verso Dension e lo baciai dolcemente, felice di averlo ritrovato. Ora il viaggio continuava e anche in quel momento di pace non riuscivo a non chiedermi dove saremmo arrivati ora.
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#4409 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Capitolo IV: Scafris ed il Fiore di Vetro
“Chi vi giunge così vicino da poterlo toccare lo vede trasformarsi in una distesa uniforme di nebbia grigia, impenetrabile allo sguardo.” (Abraham Merritt, Gli abitatori del Miraggio) La Divina Misericordia, lasciatasi alle spalle l'isola sospesa, raggiunse infine il continente. Lasciò allora le acque salate del mare e si alzò in volo per percorrere la costa fino all'entroterra. Avvistò dopo alcune miglia un lungo fiume che scorreva in un territorio verdeggiante e prese a seguire il suo calmo corso. A bordo ognuno dell'equipaggio era preso dalle proprie mansioni. Clio era sul ponte, quando le si avvicinò qualcuno. “Eh, finalmente dopo giorni di mare” disse Hold fissando lo scenario che li circondava “arriva la terraferma.” Annuì, fumando la sua pipa. “Fondamentalmente sono un uomo di terra. Il mare mi piace, per carità, ma mi sento molto più tranquillo con i piedi su qualcosa di solido. E se volete un mio parere, ragazza mia, nessuna isola al mondo è un posto sicuro.” Scuotendo il capo. “Sempre in balia dei venti ed alla mercé di potenziali invasori. E poi non comprendo questa smania che tutti hanno di voler viaggiare per mare e vedere isole sempre diverse. Vi rivelerò una cosa... tutte le isole sono uguali. Vista una, viste tutte.” Sentenziò. Poco più dietro, Dacey e Dension se ne stavano in silenzio a guardare il nuovo territorio che ora il vascello volante stava attraversando. “Quell' Icarius mi piace sempre meno...” mormorò il contrabbandiere “... fa il bello e cattivo tempo a suo piacimento e solo perchè è l'ufficiale in seconda di questa nave... è un pallone gonfiato e ho una gran voglia di rompergli il muso...” cercò lo sguardo di Dacey “... si, potrei farlo uno di questi giorni... gonfiarlo come una zampogna.” Facendole l'occhiolino. Ma non tutti erano così sollevati per aver lasciato la misteriosa isola. Elv e Gwen, infatti, se ne stavano a guardare l'orizzonte dal parapetto. “Abbiamo lasciato quell'isola” fece lui “eppure tu sei ancora... si, insomma... ancora con le sembianze di un'anziana...” si voltò verso Gwen “... possibile che tu non riesca a liberarti da questo oscuro incanto?” Prendendole le mani e stringendole nelle sue. “Voglio parlare col capitano... con Capitan Falco... non possono abbandonarci così.. bisogna trovare il modo di liberarti da questo infame sortilegio, Gwen...” Ma proprio in quell'istante la vedetta indicò qualcosa. Densi banchi di nebbia sembravano essere sorti all'improvviso, avvolgendo ogni cosa intorno a loro e rendendo il fiume sottostante quasi incantato. ![]()
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 17-08-2015 alle ore 17.44.45. |
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#4410 |
Cittadino di Camelot
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Abbassai lo sguardo; non riuscivo nemmeno a guardarlo negli occhi, non ce la facevo. Scossi la testa, mentre una silenziosa lacrima scorreva, dando vita ad un altrettanto silenzioso e malinconico pianto.
"Non lo so, e` troppo potente... e` tutto perso... la mia vita, noi... tutto perso... mi dispiace..." sfociando in un pianto ormai sconsolato e stringendomi a lui. Temevo di scoppiare, vinta da quell'insormontabile fardello che mi affliggeva.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" Ultima modifica di Lady Gwen : 17-08-2015 alle ore 10.32.34. |
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