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07-09-2010, 03.56.14 | #991 |
Cittadino di Camelot
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"E che cosa dovrei fare?" chiesi stizzita "Cosa? Aspettare? Come ho fatto con Raphael? Aspettare che muoia per poi pentirmi di non aver fatto niente? Mi dispiace ma non andrà così! E poi..." inspirai profondamente "E poi che cosa vi dice che non sarà perfettamente in grado di vivere felice da un'altra parte? Avete sentito anche voi ciò che ha detto prima di andarsene e lasciarmi qui, non è vero? Volete che ve lo ripeta? No, non è più interessato a me... Quindi, dal momento che non tornerà comunque, tanto vale che io mi occupi della sua dannata testa come meglio credo!"
Ero arrabbiata, furibonda... ma mi pentii di essermela presa con il buon chierico. Mi appoggiai al muretto basso che delimitava il chiostro e sospirai, poi mormorai: "Mi dispiace, padre! Mi dispiace di esser stata tanto sgarbata... voi avete ragione, ma questo è tutto ciò che posso fare per lui, e lo farò!"
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
07-09-2010, 04.02.25 | #992 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Mion sentì una strana sensazione nel vedere Morrigan avvicinarsi e poi cominciare a parlare.
"Si, sopravvivere a chi si ama credo sia un tormento atroce..." disse "... poichè anche una parte di te stesso va via con loro... ecco perchè ho dedicato la mia vita solo all'arte della spada! Ho viaggiato in lungo ed in largo per affinare questa mia abilità... perchè sono certo di una cosa... quando si spezzerà la lama della mia spada... anche la mia vita farà la medesima fine!" Lanciò allora una rapida occhiata a Morrigan. Il suo cammino, fino a quel momento, era stato un susseguirsi di sguardi rapiti, solo accennati verso quella misteriosa, per lui, ragazza. "E voi..." chiese tenendo lo sguardo fisso davanti a sè "... voi avete mai perso qualche persona cara?"
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07-09-2010, 04.07.59 | #993 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Siete davvero certa che non sia interessato a voi?" Chiese padre Alwig. "Forse ora starà pensando a voi..."
Alzò allora lo sguardo verso il cielo e continuò: "L'ho visto prima che partisse... sapete, milady, ho visto molti uomini e molte donne soffrire in vita mia... per la fame, per le malattie, per l'ingiustizia dei propri simili... ma solo negli occhi di quel cavaliere ho veduto un male diverso... un male dell'anima, un tormento senza fine..." "Ricordo che..." aggiunse poi "... vostra madre mi ha sempre chiesto una grazia... che fossi io ad unirvi in matrimonio con un uomo... ma temo che questo non accadrà... in Borgogna vi sono molti buoni sacerdoti..." Ed un secco vento cominciò a soffiare sul cortile.
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07-09-2010, 04.20.13 | #994 |
Cittadino di Camelot
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"Una persona cara... immagino dipenda dal valore che date a questo appellativo... cos'è caro, per voi? Chi divide con voi lo stesso sangue o lo stesso letto? Se è questo, allora no, signore... ma se caro è per voi il compagno che ha diviso con voi il suo pane, o che vi ha difeso con il suo corpo o con la sua ultima freccia, ebbene, in questo caso, ho molti nomi da annoverare"
Chinò il capo un istante, per sfuggire il suo sguardo improvviso. La vista le cadde nuovamente sulla sua arma che risplendeva a tratti colpita dalla luce. Era una bella lama spagnola, dalla guardia ben lavorata. Morrigan sorrise lievemente... la spada... sapeva bene a cosa Mion facesse riferimento... la spada è un prolungamento stesso del tuo corpo... "Non temete, messere, voi non perderete la vostra lama, poichè essa vi è tanto cara... ", disse misteriosamente.
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
07-09-2010, 04.40.14 | #995 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Quindi nella vostra vita non vi è nussuno..."
Ma Mion si rese presto conto di quelle sue parole ed un senso di imbarazzo lo colse. "La mia spada?" Ripeté poi. "Una volta un saggio indù mi insegnò che al mondo vi è sempre qualcuno più abile di noi... io non credo in questo... so che la perfezione si può raggiungere... voi avete detto che non perderò la mia lama... perchè ne siete così certa, ditemi?"
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07-09-2010, 08.04.59 | #996 |
Cittadino di Camelot
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Mi feci condurre per le strade del destino, sapevo che nella torre avrei trovato Cosimus.......ma Morrigan e Mion avevano fatto la loro scelta........A casa la mia famiglia aveva il terrore di starmi accanto, prevedevo ogni cosa...il cambiamento del tempo, il pensiero della gente.....la notte mi svegliavo con visioni atroci che nell'arco di qualche giorno si rivelavano vere......Mia nonna era l'unica che mi comprendeva, sapeva cosa mi stava accadendo......mio padre era un uomo in vista nel nostro villaggio , molto religioso e io per lui ero stata una maledizione.......diceva che dovevo punire il mio corpo per purificare la mia anima.....interi giorni senza mangiare lasciata al freddo delle notti delle Highland.......iniziai cosi' ad amare la natura...a sentirla casa mia.....Un giorno vidi mettere qualcosa alla zampa di un falco.......e dopo qualche giorno fui condotta da uomini fidati al porto di Oban...dove una nave mi porto' in Francia ...e da li' raggiunsi i signori di provenza.....mi trattarono come una figlia, un giorno fui condotta da una donna, era la madre di Cosimus.....fu lei ad iniziarmi......fu lei a farmi sentire per la prima volta una persona normale, ricordo ancora le sue parole ....per raggiungere la saggezza avrei dovuto conoscere anche le forze oscure........le forze del bene e del male dovevano essere in me un unica forza....come la notte col giorno....il bianco e il nero...........Una lieve pioggia investi' i nostri volti........Il mondo delle fate....Madre Terra era in piena attivita', e tutte le sue creature all' opera.......erano le mie uniche compagne......chi viveva nel bosco come me......non aveva altra famiglia......." Spero non me ne vogliate se interrompo il corso delle vostre confidenze.....forse e' meglio proseguire, non sono arrivata a Cosimus.....ma conoscero' colui la cui anima non si e' macchiata del sangue di nessun innocente.........e non e' distante da qui........Morrigan, io ti conobbi il giorno in cui muovesti i tuoi primi passi..........tu sei nata perche' io potessi un giorno lasciarti tutta la mia conoscenza.........ti ho sempre amata come una figlia...sino a quando i tempi non sono diventati maturi....ed hai potuto conoscermi.........ed ora affrettiamo il passo...un uomo deve essere curato.....e Guisgard......mi deve un favore...".........cosi' certa di essere seguita......proseguii verso un carro.....fermo nei pressi di Campomagnus
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07-09-2010, 08.32.43 | #997 |
Cittadino di Camelot
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Morrigan stava per rispondere, quando la voce di Elisabeth si levò alle sue spalle facendola sobbalzare. Si accorse solo in quel momento di quanto la donna fosse stata silenziosa per tutto quel tempo, e di come li avesse seguiti senza fare alcuna opposizione, lasciando che lei decidesse per l'intera spedizione. Questo la piombò in un profondo imbarazzo. La conversazione con Mion l'aveva dunque così distratta dai suoi compiti, facendole perfino dimenticare di chiedere sempre il parere della sua guida?
Si fermò, prese tra le sue le mani di Elisabeth, con un gesto affettuoso con il quale intendeva scusarsi silenziosamente per la sua condotta. "Morrigan, io ti conobbi il giorno in cui muovesti i tuoi primi passi..........tu sei nata perche' io potessi un giorno lasciarti tutta la mia conoscenza.........ti ho sempre amata come una figlia...sino a quando i tempi non sono diventati maturi....ed hai potuto conoscermi..." Queste parole le entrarono dritte nel cuore... se questo fosse vero, se davvero potesse essere vero, allora tante cose potrebbero cominciare ad avere un senso... la mia stessa vita potrebbe cominciare ad avere un nuovo significato! "...ed ora affrettiamo il passo...un uomo deve essere curato.....e Guisgard......mi deve un favore..." Morrigan annuì, quindi con un gesto deferente che mai aveva compiuto prima di quel giorno, si inchinò e baciò le mani di quella donna che era e sarebbe sempre stata la sua maestra. Quindi si levò e la scrutò con uno sguardo serio, deciso. "Voi avete già veduto tutto questo, non è così?", disse infine, "Io vi ho guidato fuori dalla foresta, ma adesso lasciate che sia la vostra saggezza a guidarci verso la nostra meta"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" Ultima modifica di Morrigan : 07-09-2010 alle ore 13.35.19. |
07-09-2010, 13.29.10 | #998 |
Cittadino di Camelot
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Quel forte vento improvviso fece quasi volare via il velo che copriva i miei capelli, lo riafferrai appena in tempo e lo tenni stretto intorno a me…
“Non crediate, padre, che ciò mi rallegri!” mormorai “Se mia madre vi chiese questa grazia, significa che ella mi conosceva… mi conosceva bene ancor prima che io stessa imparassi a conoscermi…” Sospirai. “Ma da ciò che mi è stato raccontato di lei, sono certa che comprenderebbe questa mia scelta… pure non approvandola, magari. E sono certa che anche voi possiate comprenderla… Voi, che per devozione verso mia madre, restaste a Carcassonne dopo la sua morte per curarvi di me e Raphael! Ma volevate veramente bene a Raphael, vero? E anche lui ve ne voleva… teneva sempre in gran conto la vostra opinione! Tutto questo…” soggiunsi abbassando gli occhi “Tutto questo non sarebbe mai accaduto se Raphael fosse stato ancora vivo… Lui non avrebbe permesso si arrivasse a tanto!” Anche io alzai gli occhi al cielo, poi proseguii: “Ma è stato lui a suggerirmi ciò che dovevo fare… Fu lui, infatti, a dirmi un giorno che talvolta è necessario compiere un piccolo sacrificio per la felicità della persona che si ama! Ora, io offro l’unica cosa che possiedo, la mia persona, in cambio… se non della sua felicità, almeno della sua vita! Io non so cosa vi disse prima di partire, o cosa abbiate visto in lui… ma so quello che provo! Quello che provo... per lui! Ve l’ho detto, padre, se Guisgard dovesse morire, anche io morirei… ma se vive… beh, finché si è vivi c’è ancora speranza, non è così?” Lo osservai un momento con sguardo fermo, non avevo intenzione di discutere ancora e lui lo sapeva. “Ora, vi prego, scrivete quella lettera! Dite a mio padre che condiscenderò a qualsiasi suo ordine… purché salvi la vita di sir Guisgard! E’ tutto ciò che chiedo, la sua salvezza!”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
07-09-2010, 18.50.07 | #999 |
Cittadino di Camelot
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Vedendo Guisgard dissi sia lodato dio e lo guardai felice non ho sentito dolore non vi preoccupate sto bene dissi guardando il gruppo poi rivolgendomi ancora a Guisgard dissi come avete fatto a trovarci e dove è lady Talia? è viva? domandai preoccupato poi cercai di rimettermi in forze e di alzarmi in piedi.
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fabrizio Ultima modifica di cavaliere25 : 07-09-2010 alle ore 19.32.43. |
08-09-2010, 00.00.53 | #1000 |
Cittadino di Camelot
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Quell'atto di rispetto che Morrigan aveva avuto nei miei confronti.....mi lascio' senza fiato......tolsi le mani dalle sue.....e le poggiai sul suo capo...accarezzandolo...." Morrigan.....tutto nella vita ha un senso......e in cio' che ti ho detto..non c'e' mensogna alcuna, sei una persona umile e questo apre il tuo cuore.....ai segreti dell' universo.....alle regole della vita........e ora andiamo, portiamo a compimento questa storia......"...bacia la sua fronte......e appoggiandomi al mio bastone..incominciai ad avviarmi lungo la strada..........quel carro ora sembrava piu' vicino....tanto vicino.....che ora Guisgard......non era piu' una visione............
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