02-09-2011, 18.58.38 | #101 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Gonzaga entrò nella stanza e salutò con rispetto e soggezione il nobile uomo che l’amava come una figlia.
Ma la ragazza non si era accorta che il duca non era solo in quella stanza. Un attimo il suo ingresso, Gonzaga si rese conto della presenza di una terza persona. “Ragazza mia…” fece lord Tudor avvicinandosi a lei “… ti ho fatta chiamare per presentarti un amico caro a questa casa e all’intera Inghilterra… lord Carrinto.” “Incantato, milady…” sussurrò l'affascinante aristocratico, alzandosi dalla sedia e sfiorando con le labbra la mano di Gonzaga “… milord, dovrei adirarmi con voi…” parlando al duca, senza però allontanare lo sguardo dal volto di Gonzaga “… mi avevate parlato di una graziosa dama, invece qui vedo una dea…” “Sempre il solito, amico mio!” Esclamò ridendo lord Tudor. “Ragazza mia…” rivolgendosi a Gonzaga “… guardati da costui che è tra i più grandi ed apprezzati adulatori del regno!” “La nostra dama renderebbe, con la sua bellezza, anche un villano capace di comporre versi.” Accennando un sorriso lord Carrinton. “Mia cara, ho invitato qui il nostro lord Carrinton” disse lord Tudor “perché voglio presentarti all’intera società del regno e lui si è proposto di realizzare questo mio desiderio… organizzerà nella sua residenza un magnifico ricevimento per celebrare il tuo ingresso nell’aristocrazia del regno. Cosa ne dici?” “Un vostro rifiuto sarebbe per me un’offesa, milady…” con un lieve inchino lord Carrinton.
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02-09-2011, 19.33.49 | #102 |
Cittadino di Camelot
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Rimasi colpito.. Quella era mia madre? Una rinnegata di quel castello? Appena bussò Jalem trasalì... E mi nascosi sotto il letto.. Appena se ne andò via mi disse di andarmene.. Ma io non volevo mi sentivo legato a quel uogo.. Decisi di seguirla.. Entròin un ampio salone dove c'era un'altro uomo oltre a Lord Tudor.. Chi era? Già lo odiavo.. Mi misi dietro alla porta ad ascoltare i loro discorsi... Dovevo anzi volevo parlare di nuovo a Lady Gonzaga..
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02-09-2011, 20.33.23 | #103 |
Cittadino di Camelot
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" Vi ringrazio Lord Tudor per tutto quello che avete fatto sin d'ora per me, ma una festa in mio onore ...non so..sarebbe troppo"... A queste mie parole notai lo sguardo insistente di Lord Carrinton, come se mi avesse appena impartito un ordine , e non un invito. La mia mano scivolò lentamente dalla sua ..sollevai il viso e cercai di congedarmi in tutta fretta da loro. Non ero abituata a cose simili e le attenzioni di un uomo di quel rango mi mettevano in difficoltà. Di solito consideravano una donna come oggetto dei propri desideri , usavano prenderla e lasciarla a loro piacimento , senza considerare i loro sentimenti. Quando ero alla corte di lady Saint Pierre , sentivo spesso le dame che si lamentavano di come i loro uomini le trattassero come merce di scambio per favori politici o altro... Sull'amore mi ero fatta la mia idea...l'uomo che mi avrebbe avuto , sarebbe stato quello che mi avrebbe rubato il cuore... e ancora non era successo ... e di certo non sarebbero stati gli occhi di questo lord Carrinton a fare ciò. Presa dai miei pensieri mi inchinai a Lord Carrinton e con tono paccato e gentile risposi... " Lord per il rispetto che porto al mio caro Barone sarò lieta di partecipare alla vostra festa ma vorrei essere io e solo io a decidere se andare o meno". Vidi il volto del barone cambiare espressione e colore......lui non sapeva che oltre ad essere una perfetta dama mi avevano anche insegnato a farmi rispettare come donna...
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02-09-2011, 21.15.38 | #104 |
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Avevo sonno ed ero stanca e non mi interessava guardare chi arrivava in paese, salii nella mia stanza , tolsi il vestito e mi inumidii il volto e le braccia........presi la sacca che portavo con me e ne tolsi il contenuto, era un libro rilegato in fogli di corteccia, sulla copertina spiccava un'ambra che racchiudeva un'ape........all'interno il suo contenuto era quasi fragile tra le mani dei profani.........ma la sua fragilita' si sarebbe trasformata in fuoco se fosse stato posto nelle mani sbagliate........mi avevano chiesto di portare il libro al Signore di Beauchamps…......lo donavano alla sua biblioteca in quanto uomo saggio e libero........."Gli antichi misteri" questo era il titolo della magnifica opera.......mi dissero inoltre che li' avrei avuto notizie di mio padre.
poggia il libro sul tavolo e accesi tre candele....Una alla saggezza, una alla forza ed una alla bellezza......avrei atteso la mezzanotte per spegnerle, cosi' doveva essere per mantenere l'energia che si racchiudeva in quel libro...... Domani sarebbe stato un altro giorno e mi sarei messa in cammino per cercare il Palazzo dei Signori di Beauchamps.... |
02-09-2011, 23.30.19 | #105 |
Cittadino di Camelot
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Senti il discorso e vidi la faccia di Lord Tudor.. Dentro di me anche se non sapevo perchè ero felice che avesse reclinato l'invito.. Mi appostai dietro una colonna e la aspettai fuori dal salone..
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05-09-2011, 15.36.12 | #106 | ||
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Citazione:
“Già...” mormorai, ma in tono abbastanza scettico “Essien ama organizzare serate tra noi, ama avere la sua piccola, sgangherata ‘famiglia’ intorno... ma perché definire la cena di questa sera ‘speciale’?” Tornai a guardare l’uomo con la maschera che, finito il suo pezzo, era uscito dalla scena dalla parte opposta alla nostra e ora se ne stava là, nell’ombra. “Non mi fido di lui...” sussurrai, quasi più a me stessa che non agli altri “Tutto il mistero che lo circonda, l’identità che tiene celata e quella sua inconsueta indole... tutto ciò è strano persino per il nostro pazzo mondo!” Ero certa che né il supponente Renart né il buon Tissier condividessero quel mio scetticismo, forse non ci avevano mai neanche voluto pensare... ma io ero diversa, io non ero come loro... non completamente, almeno. Ognuno ha la sua storia ed è quella storia che ne forgia l’indole e la mente: a me la vita aveva insegnato che nessuno è semplicemente ciò che appare, tanto meno ciò che vorrebbe apparire. Citazione:
“Luna...” sospirai, volgendo gli occhi verso l’alto “Luna dolcissima e buona, dove sei stasera? Persino tu mi hai abbandonata? E a me, qui da sola, non resta che sciogliere i pensieri... ed ho paura. Oh, Luna... svegliati subito e vola, non puoi lasciarmi da qui sola! Ti prego, Luna, scendi le nuvole e raggiungi il mio amato...”
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05-09-2011, 22.02.54 | #107 |
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Lord Carrinton fissò prima lord Tudor, poi di nuovo Gonzaga.
“Naturale, milady.” Sorridendo alla dama. “Nessuno qui può e vuole obbligarvi. Ma forse un ricevimento qualsiasi non è di vostro gradimento… in questo l’errore è senza dubbio mio e vi chiedo perdono…” mostrando un lieve e delicato inchino “… dovevo immaginare che la mondanità, come invece accade con la maggior parte delle nobili donne del regno, non sortisce effetti di voi … allora, a voi piacendo, vi propongo qualcosa di diverso… scegliete voi come preparare il tutto… io sarò, con il permesso di lord Tudor e, naturalmente, il vostro, un umile servitore… disponete di me come desiderate… tutta Camelot è ai vostri piedi, milady… scegliete dove e come festeggiare il vostro ingresso nel reame… amate il gotico? Allora vi condurrò nella bella, romantica ed abbandonata fortezza normanna di Santa Maria della Guardia, dove potremmo organizzare un originale e stravagante ricevimento, magari animato ed impreziosito dai lamenti di qualche antico fantasma…” Lord Tudor rise di gusto. “Oppure…” continuò il bel Carrinton “… c’è la vecchia dimora degli Stanford, sul lago di Flannery… si tratta di una dimenticata villa di gusto vagamente classicheggiante, che assume delle tonalità straordinarie all’alba ed al tramonto… e, se il tutto rapirà la vostra deliziosa attenzione, potremo organizzare la festa proprio tra la nascita e la morte del Sole sul lago… altrimenti, scegliete pure una capanna, una grotta e la vostra bellezza, la vostra nobiltà ed il vostro candore la renderanno non meno preziosa e degna del palazzo di sua maestà.” “Eh, ragazza mia, il nostro lord Carrinton non si da facilmente per vinto, come puoi vedere tu stessa!” Esclamò lord Tudor.
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05-09-2011, 22.19.09 | #108 |
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Il Castello di Elemy era una sontuosa dimora aristocratica e dalle origini molte antiche.
Il primo nucleo era di epoca sassone. La fortezza fu poi conquista dai normanni, al tempo dell’arrivo di Guglielmo il Conquistatore e finita poi nelle mani di una nobile famiglia. E durante questo dominio il castello acquisì l’aspetto odierno. Qui lady Brianna, unica erede delle ricchezze della sua famiglia, viveva con la vecchia e fidata balia. La giovane era stata destinata, sin da piccola, alle nozze con un cavaliere al servizio di lord Tudor, il nobile Hagus. Il cavaliere aveva per un po’ curato gli interessi di lord Tudor in Francia, occupandosi dei suoi possedimenti dall’altra parte della Manica. Ora finalmente era stato richiamato in patria e poteva quindi recarsi al Castello di Elemy. “Milady!” Chiamò la vecchia balia. “Milady, per l’amor del Cielo! Non siete ancora pronta? Ormai è imminente il ritorno in Inghilterra di messer Hagus! Lady Brianna! Lady Brianna, dove siete?”
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06-09-2011, 01.56.04 | #109 |
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Quelle sue parole e quella sua ostentata sicurezza mi irritavano parecchio.
Da una parte non volevo contradire il mio caro duca, dall'altra volevo rifiutare l'invito di quel lord a me sconosciuto. Cercai nella mia mente il modo più opportuno per esporre il mio rifiuto e cosi ... " Non vorrei offendervi lord Carrinton , ma io non amo le grandi feste sfarzose ancor meno se vengono date in mio onore." Notai lo sguardo che si scambiarono tra loro e notai anche il grande imbarazzo del barone, ma non potevo dire di si...se forse lo avessi un po conosciuto prima, ma chi era costui che si prendeva la briga di organizzare per me una festa cosi sontuosa ? Dentro di me avevo la sensazione che qualcosa stesse per accadere e che io di certo ne ero la vittima. Se il barone pensava di darmi in sposa a quel signore solo per i suoi affari di stato, si era sbagliato ... Ma come dirlo al conte? Ecco adesso avevo capito...mi ero cacciata in un bel guaio.
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[SIGPIC][/SIGPIC][B][I][SIZE="2"][COLOR="Wheat"] Nessun sole potrebbe risplendere se gli occhi del cuore non ne vedessero la luce.(anonimo)[/COLOR][/SIZE][/I][/B] Ultima modifica di ladyGonzaga : 06-09-2011 alle ore 02.17.47. |
06-09-2011, 02.15.47 | #110 |
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Lord Carrinton sorrise.
“Allora, a quanto pare, condividiamo più di una cosa, milady…” fissando negli occhi Gonzaga “… vi dirò che anche io ho ormai preso a noia quest’insopportabile e insostenibile aria di corte, fatta di auliche e spesso vuote parole, effimera bellezza e ostentata pretesa di apparire… forse, dunque, ho davvero trovato un mio simile in un mondo vuoto come quello che ci circonda…” si avvicino alla dama e sorrise di nuovo “… ogni mattina amo cavalcare oltre le mie terre, in un luogo che a molti appare incantato, sognante, fuori dal mondo… laggiù circola un’antica leggenda… ma è una leggenda diversa da tutte le altre… è la triste storia di due teneri amanti… e si narra che i cuori puri possano, nel vento, udire i sospiri di lei e le promesse di lui… vi mostrerò quel luogo, se mi farete l’onore di accompagnarmi domattina… naturalmente se lord Tudor acconsente…” “Siete giovani ed il futuro è vostro…” fece il duca “… però, mio bel Teseo, badate che la mia gemma sarà sotto la vostra responsabilità, se accetterà il vostro invito.” “Pendo dalle vostre labbra, mia dolce musa…” sospirò Carrinton “… e con me, tutti i miei sogni…”
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