10-05-2013, 15.28.43 | #1151 |
Cittadino di Camelot
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A quella domanda del professor Asevol strabbuzzai gli occhi...come mai mi chiedeva di cosa avevo bisogno? Il mio professore gli aveva fatto una relazione completa degli studi che avevo fatto a Oxford e in cosa ero interessata...era tutto scritto nella lettera che avevo fatto recapitare.
"Sono Altea Trevor" mi presentai con una forte stretta di mano...sempre forte..in modo da non far trasparire titubanze "e penso abbiate letto la lettera del mio professore e vostro amico, Teacher Mr. Parker, su quello che ho studiato e ciò che sono venuta a studiare qui a Capomazda" e poggiai i pesanti tomi sopra una sedia. Lo osservai attentamente, forse voleva sentire da me ciò che desideravo imparare..."Ebbene...sono venuta ad approfondire i miei studi sulla storia capomazdese, sui Miti e Leggende...se sono miti e leggende...della Gioia dei Taddei, attualmente tornata alle cronache, sul Fiore Azzurro e la famiglia dei Taddei..oltre ciò che circondava la guerra tra Capomazda e Santa Agata di Gothia. Per questo Mr. Parker vi chiedeva di definirmi un piano di studi accurato" dissi sorridendo ma piuttosto perplessa.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
10-05-2013, 16.14.07 | #1152 | |
Cittadino di Camelot
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Ero schiacciata sul seggiolino anteriore di quella macchina, respiravo affannosamente, velocemente e fissavo con gli occhi spalancati l’uomo seduto accanto a me, alla guida...
era successo tutto in fretta, troppo in fretta... quell’auto... le altre che la inseguivano... io che quasi non venivo schiacciata... gli spari... la voce di quell’uomo... altri spari... un impatto... si, era successo tutto troppo in fretta ed io mi ero ritrovata sul sedile di quell’auto in fuga senza sapere neanche bene come ci fossi arrivata... Citazione:
“Lei è...” mormorai con la voce appena alterata “Lei è pazzo! E’ pazzo! Stava... stava per investirmi poco fa... stava per farmi sparare... e ora mi chiede se sto bene? No che non sto bene, se lo vuole sapere... non sto bene per niente... mi ha quasi fatta ammazzare, se ne rende conto? Se ne rende conto? E ora sono anche sopra un’auto rubata... oddio, un’auto rubata... mi faccia scendere, ha capito? Mi faccia scendere immediatamente! Lei è completamente pazzo ed io non ho... non ho la minima intenzione di...” Mi interruppi mentre i miei occhi, casualmente, cadevano sullo specchietto retrovisore da cui potevo vedere il rogo delle auto dietro di noi, dal quale faticosamente stavano uscendo alcuni uomini... “No no no no... aspetti... aspetti, non voglio scendere... non qui...” Continuai a fissare lo specchietto, continuai a fissarlo finché l’auto non svoltò sulla strada principale e quel rogo scomparve alla mia vista... chiusi gli occhi, allora... chiusi gli occhi, cercando di recuperare il controllo... chiusi gli occhi e mi passai una mano sul viso... “Va bene...” mormorai poi “Va bene, va bene... calma... sono calma...” Inspirai profondamente, poi ruotai gli occhi e fissai l’uomo seduto accanto a me... “Chi...” esitai “Chi è lei?”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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10-05-2013, 16.25.43 | #1153 |
Cittadino di Camelot
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Guardai quegli occhi che sprizzavano un energia incontenibile, non sapevo se fosse fuori di mente o la mia mente mi stava facendo vivere un momento da cancellare........ero una donna di scienza...verissimo , ma questo per lui poteva avere un significato che non era il mil mio...l'Arcontemaccanico.....avevo letto qualcosa tempo fa.....e da quello che avevo letto, non era un gran simpaticone.....un firore ...si un fiore intrecciava le strade di piu' tempi...Tylesia ....Tylesia era la citta' che piu' mi era rimasta in mente......ma nel 2013 cos apoteva significare tutto questo...?....".....Bene ora che ho avuto l'immenso piacere di conoscerla.....e che mi ha dato modo di sorseggiare questo nettare degli Dei e di darmi qualche chicca sull'archeologia..........io dico che e' tempo di andare......anzi...se ne avesse bisogno come donna di scienza e medico saro' a sua disposizione....Ippocrate me lo impone.......dunque da quella parte ci dovrebbe essere l'uscita di questo magnifico posto.....se vuole puo' essere cavaliere e accompagnarmi all'uscita........e non prenda per ingratitudine tutto questo...e che forse lei ha beccato la persona sbagliata....."...nell'alzarmi il mio cellulare comincio' a tremare......speravo fosse qualcuno che potesse venirmi a prendere...e feci l'atto di mettere la mano in tasca.......
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10-05-2013, 21.08.11 | #1154 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard guardò nello specchietto ed un vago sorriso apparve sul suo volto.
“Si, è una macchina rubata questa...” disse poi rivolto a Talia “... ma ciò che più mi secca è che la mia Mercedes era nuova...” scosse il capo “... per non parlare del mio giubbotto di pelle...” la guardò “... su, dovrebbe essere fiera e lusingata... gli uomini fanno a gara per darle un passaggio.” Rise. “Chi sono io? Eh, mi creda... stanotte non penso sia una buona domanda da fare...” tornò a fissarla e sorrise “... però farò fino in fondo il gentiluomo e non la lascerò in strada con questi casini...” La macchina allora continuò la sua corsa, fino a sfrecciare verso la parte alta della città. Ad un tratto una maestosa sagoma appare davanti a loro. Era un grande palazzo che si stagliava nell'incerto chiarore dell'alba nascente. Una costruzione dalle fattezze gotiche, che il chiaroscuro rendeva quasi surreale. Guisgard allora azionò un telecomando e sulla vegetazione i fari dell'auto illuminarono un cancello che cominciava ad aprirsi. La macchina lo attraversò e poi il cancello si chiuse dietro di loro. Alla fine l'auto concluse la sua corsa entrando in un grande garage sotterraneo. “Eccoci...” fece Guisgard “... ora possiamo scendere. Qui saremo al sicuro.” Ed aiutò Talia, ancora scossa, a scendere dall'auto. Ad un tratto arrivò qualcuno. Era un uomo anziano. “Oh, Cielo...” guardando Guisgard “... signorino... signorino Guisgard...” “Kuon!” Esclamò Guisgard. “Kuon, vecchio mio!” E i due si abbracciarono. “Signorino...” stringendolo il maggiordomo “... come stai? Oh, forse dovrei darti del lei ora...” “Smettetela!” Fece Guisgard. “Il tu andrà benissimo! Piuttosto, eviterei quel signorino... sono cresciuto ormai...” sorrise. Kuon sorrise ed annuì. Guardò poi Talia. “Oh, non sapevo che...” stupito il maggiordomo “... i miei complimenti, signore... è davvero incantevole.” “Eh, non è come credete, vecchio mio.” Voltandosi verso Talia e guardandola tutta ora che il pericolo era passato. “Non è una mia conquista, purtroppo...”
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10-05-2013, 21.15.45 | #1155 |
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“Eh, povero me...” disse sbuffando Luke a quelle parole di Clio “... già... questo è il mio dramma... lei è interessata solo al mio genio fumettistico... e sia, niente dolci piccioncini...”
Ma mentre si dirigevano al Palazzo dei Taddei, videro da lontano che qualcosa bloccava la strada. “Cosa accade?” Chiese Luke ad un poliziotto. “C'è stato un incidente verso l'alba.” Spiegò questi. “Due auto si sono tamponate e poi sono esplose. Prima ancora c'è stata una sparatoria cominciata verso il Cimitero. Probabilmente una faida criminale.” “Accidenti...” fece Luke “... speriamo che il traffico non ci terrà bloccati a lungo...”
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10-05-2013, 21.21.53 | #1156 |
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“Ah, si certo...” disse Asevol ad Altea “... ora rammento. Mi perdoni, ma ho così tanti studenti e parlo ogni giorno con moltissimi di loro. Si... ho letto la lettera del vostro professore... e credo sia qui, in questa cartellina... ah, ecco.” Guardò velocemente la lettera. “Beh, interessantissimo indirizzo di studi il suo. Benissimo... allora, per prima cosa, le consiglio di iscriversi subito al seminario sulle Tendenze Eeligiose nella vecchia Capomazda e i suoi riflessi in quella odierna. Il seminario presenterà alcune lezioni e persino uno stage nei luoghi in cui molti antichi miti hanno dominato in passato. Ovviamente sarò lieto di seguire personalmente i suoi studi e tutto il suo percorso. Sono certo che da questo seminario lei trarrà i punti fondamentali per il suo piano di studi.”
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10-05-2013, 21.26.52 | #1157 |
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“Nella vita” disse Oydo ad Elisabeth “non possiamo vai veramente scegliere.” Ad un tratto il cellulare della donna smise di suonare. “Lei non è la persona sbagliata. E' quella che ho cercato e che mi aiuterà. E da ciò che so di lei è abbastanza furba da capire che non le ho chiesto nulla. Ciò che lei può darmi io lo prenderò da me, se sarà necessario. In questo castello non siamo raggiungibili o identificabili. Il suo cellulare ha solo ricevuto un avviso di chiamata, ma non vi sono cellule conosciute a cui agganciarsi per trovare questo luogo. Avanti, abbiamo parlato già troppo.” Entrarono allora alcuni uomini e Oydo fece cenno ad Elisabeth di seguire tutti loro.
La dottoressa fu così condotta in un grosso laboratorio sotterraneo. Raggiunsero un poi una sorta di capsula di vetro e ferro, dentro la quale vi era una vecchissima corazza di titanio. “Dottoressa...” indicando Oydo quella capsula ad Elisabeth “... le presento l'Arconte Meccanico.”
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10-05-2013, 21.37.03 | #1158 |
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Sospirai..era un sospiro di sollievo e liberatorio, il professor Asevol si dimostrò una persona veramente affabile e sicuro di sè e rimasi stupita quando mi diede pure il suo personale appoggio nel seguirmi.."Grazie professore, sono lusingata ad avere accanto uno studioso come Voi, Mr. Parker mi ha raccontato molte cose su voi...mi iscriverò subito al seminario che mi avete indicato cosi domani mattina verrò già alla prima lezione."
Guardai i tomi dei racconti delle mie antenate di sottecchi e inoltre avevo nella mia preziosa borsa Gucci un sacchetto di velluto..."Teacher Asevol..spero voi capiate il mio capomazdese, l'ho studiato approfonditamente ma rimane il mio accento inglese...vedete questi tomi? Io li ho trovati nella biblioteca della mia antica dimora ed è stato scritto da uno studioso della mia antica famiglia...si narra che due mie discendenti furono qui a Capomaza e Tylesia, e pure a Santa Agata di Gothia, vorrei lasciarvelo per leggerli...forse potete dirmi qualcosa in merito e poi avrei una richiesta..." e dal sacchetto di velluto estrassi la collana dal rubino rosso.."questo apparteneva alla mia discendente che si dice da Camelot arrivò fino a Capomazda, voi potete farla analizzare...periodo, significato..io ne sono la proprietaria ovviamente come prima discendente femmina". E gli porsi la collana.
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11-05-2013, 01.44.16 | #1159 |
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Asevol prese i tomi di Altea.
“Si, certo.” Disse. “Li leggerò molto volentieri. A giudicare dall'aspetto sono molto antichi. Probabilmente possono custodire note o annotazioni particolari. Chissà, solitamente opere come queste riescono a fornire indicazioni caratteristiche. Magari possiamo catalogarle nel ramo della letteratura erudita.” Vide poi la collana di rubino rosso. “Questo sembra davvero un pezzo interessante. Dalla fattura e dalla lavorazione sembra un monile di epoca medievale... forse Basso Medioevo. Sapete dirmi qualcosa in più su questa collana?” Chiese poi ad Altea.
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11-05-2013, 01.58.35 | #1160 |
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Ero felice...avevo fatto quasi centro sul professore, allora ciò che avevo non erano solo farneticazioni.
"Certo Teacher Asevol" e mi sedetti sullo sgabello davanti la sua scrivania "questa collana era di una mia antica antenata, la tradizione vuole la possegga la prima erede femmina della casata....si narra che la mia antenata si chiamasse Altea..proprio come me...e quello...era il pegno d' Amore dato da un cavaliere...e pure questo cavaliere ne possedeva uno uguale, quindi ce ne sono due soli uguali...qualcuno dice..l'altro potrebbe trovarsi proprio...a Capomazda".
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