20-03-2014, 03.04.58 | #1151 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Flees scosse la testa risentito.
“La vedremo...” disse a denti stretti. Montò anch'egli sul suo cavallo e così ripartirono per la loro destinazione. La cappellina che avevano trovato non era legata a Gioia Antiqua e allora il giovane cavaliere decise di proseguire. Strappò con irruenza la bussola dalle mani di Eilonwy per consultarla, scoprendo che indicava una nuova direzione. Giunsero così davanti ad una piccola chiesetta di gusto bizantino che spuntava tra la folta vegetazione. Flees scese da cavallo e si avvicinò alla porta per bussare. Ma prima che arrivasse a toccare l'uscio, qualcuno aprì. Era un monaco che camminava con un bastone. “Chiunque siate, o viaggiatori, Dio vi benedica per essere giunti in questo remoto eremo...” mormorò il religioso “... sono Fra' Venerabis... chi siete?” Flees scosse il capo e fece alcune smorfie irriverenti e volgari a quel monaco, che però non poteva vederlo. Era infatti cieco.
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20-03-2014, 03.13.19 | #1152 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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E mentre Clio parlava a Bool ed al suo seguito, Guisgard continuava a mangiare, fischiettando di tanto in tanto tra un boccone ed un sorso dalla sua coppa.
E quando la ragazza nominò Karel, il cavaliere accennò una canzone in puro stile Guascone. “Non capisco” disse tagliando del pollo con un coltello “perchè tutti impazziscano per la coscia... io preferisco di gran lunga il petto...” riprendendo a fischiettare. Guardò poi il mantello che Clio gli aveva restituito. “Grazie a voi della compagnia, della splendida cavalcata sotto le stelle del bosco” mostrando un vistoso inchino col capo “e di aver indossato per me quel delizioso abito, milady.” Facendole l'occhiolino. “So quanto detestate gli aspetti futili e mondani della vita.” Rise. “Siamo noi che vi ringraziamo, cavaliere.” Intervenne Bool. “Senza il vostro coraggio, ora il capitano Clio non sarebbe qui con noi.” “Me ne sarà grata la Corona.” Sorridendo Guisgard e facendo di nuovo l'occhiolino alla ragazza. “Diciamo che ho servito il trono.” Rise di nuovo. “Come pattuito” fece il Senatore Supremo “e come richiesto anche dal capitano Clio, vi sarà ridata la libertà.” Il cavaliere ringraziò con un cenno del capo. “Milady...” rivolgendosi Bool a Clio “... potete raggiungere e ritirarvi nel palazzo di vostro padre fino a domani. Infatti la vostra presenza a corte è richiesta per la delicata questione che vede così incerte le sorti di Sua Maestà. Ormai i mercenari sono stati banditi dal regno e bisogna al più presto organizzare la spedizione presso Gioia Antiqua. Assegneremo a voi questo incarico. Nessuno infatti più di voi conosce il valore dei nostri soldati. Entro domani bisognerà partire per quella misteriosa città e trattare la liberazione del re. Manca poco ormai allo scadere della data impostaci dalla regina. Quanto a Sua Altezza il principe ereditario, purtroppo le sue condizioni non mostrano miglioramenti... la sua vita è sempre in bilico, anche se il medico personale di vostro padre è costantemente al suo capezzale, facendo il possibile per curare le sue ferite.” Guardò poi Guisgard che continuava a mangiare. “Cavaliere... dato il valore dimostrato, il vostro coraggio e l'audacia che vi ha permesso di liberare il nostro capitano da quei mercenari, questa Augusta Assemblea vi chiede, anzi vi prega, visto non vi appartiene più il rango di schiavo, di offrire il vostro braccio alla causa del regno e partecipare alla scarcerazione di Sua Maestà...” si voltò poi verso Clio “... e siamo certi che anche il nostro capitano ritiene il vostro aiuto importante per questa impresa...” “Secondo me” Guisgard a Bool “voi sopravvalutate la stima che il vostro capitano nutre nei confronti del sottoscritto, eccellenza.” Sorrise con fare irriverente. “Dopotutto l'ho quasi costretta ad indossare quell'abito che esalta le sue grazie.” Sorseggiò ancora dalla sua coppa. “E si sa quanto ella detesti sembrare una dama cortese.” Rise. “Suvvia, capitano... spiegate voi al Senatore che la mia presenza non solo vi causa irritazione, ma sarebbe del tutto fuori luogo nella vostra spedizione, dovendo sottostare inoltre a quell'insopportabile disciplina militare. Il mio compito qui è terminato. Ho un viaggio da riprendere.” E la fissò divertito.
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20-03-2014, 10.58.22 | #1153 |
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Non riuscii a trattenere un sorriso divertito.
"Oh, avreste avuto molta più difficoltà a far indossare l'abito di una delle ragazze di madama Layl ad una dama cortese, ve l'assicuro... Anzi, sapendo che sono le uniche di cui potete fidarvi, non vi avrebbe più rivolto la parola.." Scossi la testa, ridendo e tornai a guardare i senatori "Partirò più che volentieri, con i mercenari fuori dai piedi non c'è motivo per me di restare... Porterò gli uomini migliori, non temete... Quanto a lui.." Mi voltai verso il cavaliere che continuava a mangiare, imperterrito "per me non ci sono problemi, se desidera unirsi a noi è il benvenuto.. Anche se dovrete dargli un valido motivo per farlo, altrimenti non ha ragione di restare, non vedeva l'ora di andarsene.. Ma se verrà con noi non voglio problemi, il suo valore è indubbio, ma la sua disciplina e il suo rispetto per l'autorità sono terribilmente carenti... E si sa che io non tollero insubordinazioni di alcun genere... Tuttavia il contesto è delicato, e gli uomini che porterò con me sono al mio fianco da molto prima che diventassi capitano, abbiamo condiviso l'addestramento e la guerra.. Non esistono soldati migliori..". I miei fratelli... Sarebbe mancato Kastor, e di certo la sua mancanza si sarebbe sentita eccome. Sorrisi, e guardai un attimo il cavaliere con aria divertita "La disciplina non sarà quindi delle più ferree, i rapporti sono di certo più informali, ma la fedeltà resta totale... non credo che si permetterebbe di fare il galletto davanti a loro.. Almeno, non glielo consiglio.." Sorrisi. "Bene, potete decidere anche senza di me, conoscete il mio parere... Col vostro permesso, ho ancora alcune cose da sistemare prima della partenza... Devo avvisare i miei uomini, devono essere pronti a partire..". |
20-03-2014, 15.50.48 | #1154 |
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Il locandiere mi stava portando in stanza quando Tyssen mi raggiunse...ascoltavo le sue parole e cercavo di trattenermi, lo fissavo..stava ovviamente cercando di giustificarsi?
"Sparita nel nulla? Io sono partita con quel cavallo, il quale è stato ferito da una tagliola e per me non solo ma pure abbattuto, sono caduta da cavallo perdendo i sensi, era notte fonda e mi trovarono quasi all'alba dei villani che nemmeno voglio ricordare..e voi non avete avuto tempo di trovarmi?" dissi togliendo la mia mano dalla sua.."E pure siete sorpreso di vedermi qui..potrei farvi pure io la stessa domanda milord...sono qui perchè mentre voi eravate bello e tranquillo io ho passato delle avventure che nemmeno potete immaginare e ancora ne sono scossa...voi vedo siete tranquillo e in forma e mi auguro non sarete voi a vincere". Mi voltai verso il locandiere e gli sorrisi facendogli capire non ero di certo arrabbiata con lui..."Prego, possiamo proseguire..io a differenza di questo..chiamiamolo Cavaliere...ho bisogno di riposare visto sono diventata io stessa un cavaliere errante sembra". E mi allontanai col locandiere.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
20-03-2014, 18.16.37 | #1155 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Altea salì così al secondo piano col locandiere.
Questi le mostrò la stanza e poi andò via. Era un ambiente non molto grande, ma accogliente. Il mobilio era essenziale, ma disposto con una certa, benché semplice, cura. Una piccola finestra che guardava verso Occidente illuminava la camera. E da quella finestra, che permetteva di affacciarsi in strada, ad un tratto Altea udì una musica e qualcuno che cantava: “Amore è quell'incanto che non svanisce, un fior sorto nel cuor di chi Gioia ambisce. Vibra con i versi d'arpeggi, di flauto e rotta, corre tra Luna e stelle e con la ragione lotta. E io che ho veduto le sue meraviglie più belle, canto tal rime per le gioie d'Altea e solo quelle.” Era Tyssen sotto la finestra della bella avventuriera.
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20-03-2014, 18.22.25 | #1156 |
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“Beh...” disse Guisgard, con un sorriso divertito per risposta a quello mostrato da Clio “... immagino che una dama cortese, visto l'abito e tutto il resto, non mi avrebbe più rivolto la parola magari per gelosia...” rise appena “... con voi invece non corro questo rischio...” terminò di bere dalla sua coppa “... quanto alla vostra spedizione, però non ditelo con quel tono, milady... sembra quasi vi dispiaccia la mia partenza...” la fissò divertito “... però, sapete, ho sempre avuto difficoltà a sottostare ad una qualsiasi disciplina... prendere poi ordini da una donna, eh, forse è chiedere troppo... specie se bella come voi...” con tono irriverente “... ah, un suggerimento... evitate di mostrarvi così ai vostri uomini, con quell'abito generoso e le ciocche dei capelli che vi imperlano il viso in quel modo... sapete, la disciplina militare non è esente da tentazioni...” rise.
“Sir Guisgard...” disse Bool “... come detto anche da lady Clio, il vostro valore è indubbio e questo regno vi sarà sempre grato per ciò che avete fatto. Spero che prendiate seriamente in considerazione la nostra proposta.” Guardò poi la ragazza. “Lady Clio, potete andare. Anche io mi ritiro, mi aspettano alcune delicate faccende.” Salutò i due e col suo seguito uscì. “Suvvia, sorridete ora...” rivolgendosi Guisgard a Clio una volta rimasti soli “... avete visto, no? Non ho rivelato il vostro segreto.” Le fece l'occhiolino. “E so che morite dalla voglia di rivedere il vostro principe.” In quel momento entrò Nestos. “Guisgard...” vedendo il cavaliere “... milady...” fissando Clio “... allora sei riuscito... lo sapevo!” Esclamò sorridendo al suo compagno. “Si, siamo stati fortunati.” Annuendo Guisgard. “Ma molto del merito è del nostro capitano...” indicando Clio “... ha messo in campo armi che neanche sospettavo avesse...” la fissò, facendole ancora l'occhiolino.
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20-03-2014, 18.28.12 | #1157 |
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ascoltai ogni parola del Chierico .......tutto ciò che disse era la verità....e io e i Frati avevamo assistito prima di partire, ad una situazione poco gradevole....Guardai Daizer e gli sorrisi..strinsi la sua mano...." Don Charls, permetta che io risponda per mia nipote......la ragazza non e' nata muta....lo e' diventata......un giorno non ha parlato più, essendo persone di fede......abbiamo sempre confidato in nostro Signore e nella Madonna sua madre......si chiama Elly come sua madre........perchè non avete accettato la presenza dei due Frati che erano con noi.....questo sinceramente mi ha lasciata molto dubbiosa......"....
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20-03-2014, 18.34.57 | #1158 |
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"Siete senza cuore e senza cervello!....Non vedete che questo povero monaco è anziano e cieco. Portategli rispetto dato che ci ha fatto una calorosa accoglienza!" lo rimproverai a bassa voce.
Scossi la testa. Era proprio una bestia! "Grazie del vostro dolce e cortese benvenuto, Fra' Venerabis! Il mio nome è Eilonwy! E questi con me sono i miei compagni d' itinerario: Sir Flees, Sir Jack Frost e Sir Tisin. Che Dio benedica altrettanto voi!" dopo aver presentato tutti, misi Tisin sulla spalla del frate in modo tale che capisse che fosse un merlo. "La nostra destinazione è Gioia Antiqua!" aggiunsi infine.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
20-03-2014, 20.39.09 | #1159 |
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Finalmente ero giunta nella mia stanza quando udii un cantore fuori e mi affacciai..vidi Tyssen intonare una serenata per me e scossi il capo sorridendo.
La ascoltai fino alla fine e poi esclamai..."Vedo siete pure diventato un bardo o musicista milord...suvvia lo sapete benissimo che anche dovessi perdonarvi vi ho sempre dato Amicizia, non ho mai corrisposto il vostro sentimento..mi spiace, ma sapete l' Amore non si può imporre...e poi conosco bene le vostre doti da rubacuori" e risi allegramente visto le numerose ammiratrici di Tyssen. "Comunque vi darò una altra possibilità, vi aspetto domani mattina qui in locanda per la colazione, fatemi chiamare quando arrivate..una buonanotte!!". Rientrai in camera e dopo un bagno rigenerante subito mi misi nel letto e il sonno si impossessò subito di me.
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21-03-2014, 01.08.23 | #1160 |
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"Oh, non temete, a differenza vostra i miei uomini nutrono un profondo rispetto nei miei confronti... la maggior parte erano con me in battaglia, anche se ero soltanto una di loro e non il capitano.. non è solo la disciplina come voi pensate, è molto di più.. è fiducia, rispetto, cameratismo, fratellanza.. sentimenti che vanno ben oltre il tipo di corpo che si possiede, oltre i preconcetti della vostra mente, per cui una donna deve starsene a casa a farsi corteggiare... Ma questo probabilmente non lo capirete mai..".
Scossi la testa. "Dunque, mi pare di capire che non verrete, bene, allora buona fortuna... Spero riusciate a trovare quello che state cercando, qualunque cosa sia.." sorrisi "Oh, non temete, non mi attirava affatto l'idea di avere qualcuno di così irrispettoso nel manipolo... è una faccenda troppo delicata.. Non posso perdere tempo prezioso perché voi non sapete stare al vostro posto...." lanciai un'occhiata a Nestos "Si sa che non sono tenera con chi tradisce la mia fiducia, a maggior ragione quando si tratta del destino del regno!". Alzai gli occhi sul medico. "Lasciate istruzioni ai medici di corte affinché si prendano cura di Sua Altezza, domattina partirà la spedizione per Gioia Antiqua, ed è indispensabile la vostra presenza..." dissi, seccamente, qualunque fossero le sue intenzioni, aveva deliberatamente contravvenuto ad un mio ordine, e non era certo qualcosa che mi andava a genio. "Signori, se permettete, vorrei riacquistare il prima possibile un aspetto presentabile..." li salutai con un cenno del capo e uscii. Dovevo raggiungere il palazzo di mio padre, farmi un benedetto bagno, e levarmi definitivamente quel vestito. Non potevo andare da Karel conciata in quel modo. Dovevo prima riprendere la mia uniforme, e la mia spada. Trasalii: la mia spada! Che fine aveva fatto? L'avevo consegnata ad un soldato prima di entrare nella casa in fiamme con Kastor ma poi, poi c'era stato l'inferno. Dov'era finita? L'avrei chiesto ad Astin, infondo volevo vederlo al più presto per sapere quanti uomini avevano perso e pregarlo di radunare i fedelissimi per la spedizione. Lui doveva restare nella capitale, sapeva guidare benissimo la Guardia Reale in mia assenza. Ma ora volevo solo un bagno, e vedere mio padre così da rassicurarlo della mia salute. |
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