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04-12-2012, 19.20.49 | #1191 |
Disattivato
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Residenza: Mediolanvm
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Osservai divertita la collezione del governatore. Repressi un risolino davanti al volto estasiato di quel piccolo uomo di potere. Possibile che una cosa tanto banale lo esaltasse tanto? Ma, apparentemente, sembrava di si.
Dei tre uomini nella stanza, Musan era di certo il più pericoloso, sebbene sembrasse devoto ai suoi superiori. "Sono molto belle, eccellenza..." Dissi sorridendo. "La Santa Rita, Milord?" Rivolgendomi a Musan "Avete intenzione di dare la caccia anche allo Sparviero Nero? Ho visto la sua ciurma a Portuga..." Sospirai, ripensando alla sera in cui Guerenaiz era apparso in quella locanda maleodorante. ".. Non ricordo, però la loro nave, per quanto fosse, sicuramente, ormeggiata accanto all'Antigua Maria.. Ricordo solo che persino Giuff era affascinato dal loro capitano.." Una nave, tra quelle in miniatura del governatore attirò la mia attenzione: L'Antigua Maria. Sorrisi : ".. Vedo però che avete già una nave pirata nella vostra collezione." Mi avvicinai a guardarla meglio : "..i miei complimenti, eccellenza.. È davvero perfetta.." |
04-12-2012, 19.21.10 | #1192 |
Cittadino di Camelot
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ok dissi vado subito e andai in postazione per avvisare quando saremmo arrivati quasi al isola e iniziai a scrutare destra e sinistra
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fabrizio |
04-12-2012, 19.43.54 | #1193 | |
Cittadino di Camelot
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Fissavo Blind, ascoltandolo in silenzio... e più lo ascoltavo e più i miei occhi si allargavano...
l’allusione a mio padre... quelle parole su un presunto duello di Guisgard... e poi Las Baias, l’Inghilterra, l’ammutinamento... Lo fissavo, in preda a mille e più pensieri, paure, domande... Citazione:
Mi avvicinai di nuovo a lui... avevo tante domande... Presi la sua mano tra le mie e la strinsi... “Mio padre non capirà!” mormorai, avvicinandomi appena “Non vorrà capire: lui non ha mai amato Guisgard... lo disprezzava anche quando eravamo in Olanda...” sospirai “Ma voi... voi sapete la verità! Sapete che il suo cuore è grande e giusto... e sapete perché io resto qui, sapete che non potrei e non vorrei essere da nessun’altra parte!” Esitai... abbassai gli occhi... “Voi avete la possibilità di dire la verità...” soggiunsi poi “Di perorare la sua causa... la nostra! Ma fate attenzione... pensateci bene prima di farlo... non tutti la vedranno come voi... non tutti capiranno e... e qualcuno, forse, avrà altri interessi!” Avevo parlato in fretta... con gli occhi preoccupati fissi nei suoi... quando la mia voce si spense, però, gli sorrisi... “Buona fortuna, avvocato!” dissi, per poi guardarlo andar via lungo il corridoio, fino a scomparire oltre la scala. Sospirai, allora... le parole di Blind continuavano a vorticarmi in testa... le parole su Guisgard e sul suo incontro con Giuff in modo particolare... la mia mano esitò sulla maniglia... Maraiel mi aspettava... ma Guisgard? Cosa voleva fare? Cosa avrebbe fatto? Chiusi gli occhi un attimo... Maraiel stava bene in quella cabina, pensai... aveva il suo nuovo gioco e non aveva più paura ora, mi dissi... Esitai solo un altro istante, dunque... poi voltai le spalle alla porta e mi diressi verso la scala che portava sul ponte.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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04-12-2012, 19.53.00 | #1194 |
Cittadino di Camelot
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"Certo signore. Sono d'accordo con voi. E poi la mia stanza è così bella....vi chiedo solo il permesso di prendere qualche libro dalla biblioteca in modo da poter passare più agevolmente il mio tempo? Sareste così gentile da accompagnarmi e consigliarmi qualche buon romanzo?
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04-12-2012, 21.33.44 | #1195 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Sul castello di poppa la luce sembrava appena accennata, quasi come generata da un soffio, soave e leggero, abbandonato e diffuso sui parapetti alti che scendevano e percorrevano le fiancate della Santa Rita.
All'orizzonte, attraversato da nubi man mano sempre più dense e scure, tentava di affacciarsi il cromato ricciolo della Luna fluttuante tra i lampi che illuminavano il cielo e smarrendo, lentamente, il suo argentato alone sulla superficie oscurata delle acque. Il crepuscolo, che cedeva con sempre più decisione il passo alla sera, appariva simile all'eternità che oltre il cielo si mostrava pian piano più vicino, accompagnato, da una parte, dal primo scintillio delle nuove stelle e dalle nuvole più cupe e profonde dall'altra, come se si fossero divise le due metà di quello scenario, al solo mormorio del mare opaco reso unico spettatore di quello sfondo infinito. Guisgard vide Talia sul ponte e scese a prenderla, per poi portarla su con lui. “Forse è vero” disse il corsaro “che un pirata non è poi così diverso da un principe.” Sorrise. “Visto che trovo ad attendermi una principessa.” Si adagiarono accanto al parapetto. “Forse la vita non è altro che un grande racconto” sfiorando una ciocca di capelli che scendeva ribelle sul viso di lei “... si, forse è così e sta a noi mutarla in commedia o tragedia...” la sua mano scese ad accarezzarle il viso e poi la bocca con le dita “... ho attraversato questi mari in lungo e in largo... senza mai fermarmi, sfidando onde impetuose, venti contrari e navi di tutti tipi, colme d'oro o fumanti di cannoni... ho vagato come Ulisse, come Sinbad, tra la furia della natura e l'odio degli uomini... predando tesori di ogni tipo, eppure senza trovare mai niente capace di ammansire il mio spirito...” fissò il mare “... forse questo mio viaggio era solo una fuga... una fuga disperata per dimenticare... si, per dimenticare te... e nelle notti più cupe, più buie, quelle rese incantate ed immutabili dallo scintillio eterno delle stelle e dal muto splendore della Luna ho pensato di non riuscirci... si, perchè davvero non può bastare una vita a dimenticare ciò che invece la tua anima brama, invoca e tenta di raggiungere... la Luna... chiedi alla Luna quante volte le ho parlato di te... e magari tu eri lontana, chissà dove...” tornò a guardarla “... oggi lo so... ho raccolto tutto questo solo per te... ma cosa può donare un innamorato alla sua amata? Davvero può bastare rubare tutto l'oro del mondo e tutte le perle dei mari? Ci saranno altri uomini, forse tra un anno o un secolo, che faranno altrettanto... no, un innamorato può donare solo ciò che è unico, come il suo amore...” aprì un baule che era vicino al timone e cercò tra vari rotoli e pergamene. Ne estrasse una mappa arrotolata e la mostrò poi a Talia. “Queste sono le Flegee Settentrionali...” indicando quel disegno alla ragazza “... gli inglesi sono intenzionati a controllarle... ma qui, dove le rotte sono ancora incerte, proprio qui” segnando un punto “vi è un piccolo isolotto senza nome... e quando questo nostro viaggio terminerà, fuggiremo laggiù, lontani da tutto e da tutti... daremo un nome a quell'isolotto e lì saremo felici...” i loro occhi si unirono. Ma quegli occhi furono solo ambasciatori delle loro labbra, che a loro volta lo furono dei loro cuori e delle loro anime. Ed un caldo abbraccio li unì sotto quel cielo denso di nuvole e squarciato dal muto incanto lunare.
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04-12-2012, 21.40.08 | #1196 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Soprattutto allo Spariero Nero.” Disse Musan a Clio. “Lui è il più pericoloso. Ma presto la sua carriera di bucaniere finirà...” di nuovo cominciò a giocherellare con il suo pugnale intarsiato “... una mia spia a Portuga” continuò “mi ha parlato di un patto fra lui e il Gufo Nero... dunque, basterà trovarne uno per avere poi entrambi...”
“Dovrei parlarvi.” Fece Guidaux. Musan annuì e i due si allontanarono di qualche passo, verso la finestra, mentre il governatore continuava a mostrare orgoglioso la sua collezione a Clio. “Guardate, guardate con attenzione!” Sempre più entusiasta il governatore. “Figuratevi che i cannoni dell'Antigua Maria sparano davvero! Sono palline di caucciù!” “Avete trovato la bambina?” Chiese l'ammiraglio a Musan. “Non ancora, signore.” “E cosa aspettate?” “Ho già un piano...” fissandolo lo spagnolo “... presto riavremo la bambina...” “Quando?” “Al mio ritorno.” Rispose Musan. “Vi porterò le teste dei due pirati e la bambina da mettere sul trono del vicereame di Balunga.” “Allora preparatevi.” Fece Guidaux. “E pregate per il vostro successo.” “Il nostro, signore...” disse Musan.
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04-12-2012, 21.42.04 | #1197 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“No, vedrai prima quei visitatori.” Disse il vecchio a Cheyenne. “Ci andrai dopo e potrai scegliere i libri che vorrai.” Suonò allora un campanellino e si presentò un servitore. “Fa entrare quegli uomini.” Ordinò il vecchio. “Li saluterai e poi andrai via.” Rivolgendosi di nuovo alla ragazza.
In quel momento giunsero i visitatori. “Prego, avvicinatevi...” fece il vecchio. Erano tre uomini ed uno di questi si fece avanti. “Grazie dell'ospitalità, signore...” si voltò poi verso Cheyenne. Lei lo riconobbe subito. Era Fhael. “Questa è mia moglie Cheyenne.” Disse il vecchio. “Incantato, milady.” Baciandole la mano il portoghese. “Non ho mai visto una donna bella come voi.”
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05-12-2012, 00.47.22 | #1198 |
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Ecco a che cosa brindavano le due ciurme quella sera..
Sorrisi, tornando con la mente a quella locanda. Eppure mi appariva difficile immaginare un pirata più pericoloso di Giuff. Tentai invano di comprendere le parole che si scambiavano Guideaux e Musan. Mi voltai ad ascoltare il governatore, tutto intento ad osservare quelle navi in miniatura. Avrei voluto scuotere la testa e alzare gli occhi al cielo, ma conoscevo ancora le buone maniere. "Davvero strabiliante..." Sorridendo. "Ma avete detto che dalla nave inglese si è staccata una lancia.. Non sono ancora venuti, a rendervi omaggio, i nuovi arrivati?" La presenza di quella nave inglese in un porto così strettamente controllata dagli olandesi, mi incuriosiva non poco. |
05-12-2012, 02.09.54 | #1199 |
Cittadino di Camelot
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I visitatori entrarono e di presentarono.
Uno di questi era Fhael. Non potevo credere ai miei occhi e riuscii a stento a trattenere le lacrime. Quando si avvicinò a me per pormi i miei omaggi lo guardai intensamente sperando che potesse capire come stessero davvero le cose. "Vi ringrazio messere per i vostri complimenti siete troppo buono. Ora lorsignori mi perdonino ma ho un leggero mal di testa e vorrei ritirarmi nelle mie stanze. Vi auguro una buona permanenza nella nostra casa. Arrivederci signori. Approposito, prima di tornare nella mia camera volevo andare nella biblioteca a prendere qualche romanzo, per" caso avete suggerimenti? Immagino che uomini della vostra portata abbiamo una cultura migliore di me...Pensavo di leggere qualcosa che parli di pirati oppure di amori sventurati o forse di famiglie divise...magari qualche opera classica...beh ci penserò...Perdonatemi se vi annoiato con i miei dubbi letterari. Di nuovo arrivederci signori"
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[I][COLOR="Indigo"]Follow Your Heart But Don't Lose Your Head[/COLOR][/I] Ultima modifica di Cheyenne : 05-12-2012 alle ore 02.16.55. |
05-12-2012, 02.13.36 | #1200 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Ma un attimo prima che il governatore arrivasse a rispondere alla domanda di Clio, un soldato entrò e annunciò l'arrivo di alcuni ufficiali inglesi che chiedevano di incontrare le autorità di Las Baias.
“Devono essere quelli sbarcati dalla fregata inglese...” disse Guidaux al governatore “... fateli entrare.” Ordinò poi al soldato. Entrarono così tre ufficiali, uno dei quali mostrava i gradi di capitano. Era di robusta costituzione, il volto tirato e l'espressione contratta. Lo sguardo era cupo, impenetrabile, fosco, mentre i lineamenti sembravano essere stati segnati dai venti e dalla salsedine. Era quello che si diceva un uomo di mare. “Salute a voi, eccellenza.” Salutando il governatore. “Ammiraglio.” Con un lieve cenno del capo verso Guidaux. “Re Giorgio d'Inghilterra vi manda i suoi saluti.” “Con chi abbiamo l'onore di parlare?” Chiese Guidaux. “Sono il capitano Sumond, comandante della Queen of the East.” “E' stato avventato da parte vostra” disse Guidaux “avvicinarsi così tanto al porto di Las Baias.” “Gli alleati non sono forse sempre ben graditi a casa dei loro amici?” Fissandolo Sumond. “Dipende che dono offrono.” Rispose l'ammiraglio. “Un'alleanza si forma appunto per questo.” Replicò Sumond. “Per scambiare doni e vantaggi reciproci.” “Come pretendete di conoscere eventuali nostri vantaggi?” “Perchè alla fin fine” rispose Sumond “gli uomini sono tutti uguali e cercano le stesse cose.” “Davvero?” “Si, ammiraglio.” Annuì Sumond. “Voi volete ripulire i vostri mari dai pirati e a me interessa uno di quei pirati.” “Uno soltanto?” Musan ascoltava quella discussione con molto interesse, mentre giocherellava con uno dei suoi ragni mortali. “Si.” Disse Sumond. “Reo di aver sottratto una nave di sua maestà.” “Interessante.” Mormorò Guidaux. “Forse il nome di quella nave vi chiarirà il tutto...” fece Sumond “... parlo della Santa Rita.” “La Santa Rita?” Ripetè meravigliato Guidaux. “Allora voi cercate...” “Si.” Con uno sguardo impenetrabile Sumond. “La nave dello Sparviero Nero...” “Sembrate conoscere bene quell'uomo.” Fece Guidaux. “Si, lo conosco bene...” con un'espressione corrucciata Sumond “... era il mio secondo a bordo... e il suo nome è Guisgard...” “Guisgard...” ripeté Musan, per poi infilzare il ragno col suo stesso pugnale.
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