La vergine di Sant'Agata di Ghotya

[Altea]

Raggiungemmo il salone, ma non mi staccai dal barone, nel frattempo osservavo se era stato pulito a dovere per iniziare i lavori.
Osservai pure i due periti davanti a me ma non mi intromisi ma guardai il barone per un attimo "Pensateci bene Barone De Goth prima di vendere il castello, per me sarebbe un immenso dispiacere, mi ci sono affezionata" sorridendogli con fare affabile.

[Guisgard]

“Si, forse restare qui in casa per voi è la cosa migliore, signori...” disse Missan a Gwen e ad Elv.
Poi qualcuno bussò alla porta.

[Guisgard]

La servitrice e Plot avevano già cominciato a pulire il salone, dandogli un aspetto più ospitale e curato.
Qui Fessen e Destresya avevano atteso l'arrivo del barone.
Era ormai il tramonto e l'imbrunire tingeva piano il profilo antico di Sant'Agata di Gothya.
“Non immaginavo vi stesse tanto a cuore il mio castello, Altea...” disse sottovoce il barone a lei.

[Altea]

Il salone era stato pulito a perfezione, quel tanto per iniziare i lavori e ciò mi gratificò.
Udii la voce del barone, come un alito di vento, nelle mie orecchie e provai un brivido e lo guardai negli occhi "Oh si milord" a bassa voce "O non sarei qui, tengo tanto a questo castello quanto a voi, mi siete entrati entrambi nel cuore" sospirando appena vicino al barone.

[Lady Gwen]

Annuii, per poi guardare Elv.
Bussarono di nuovo ed ero certa che stavolta fosse la polizia.
Così andai ad aprire, facendomi coraggio per parlare di quell'argomento che ancora mi provocava tanto dolore.

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[Guisgard]

Ma prima che il barone potesse rispondere ad Altea o rivolgersi ai due periti, nel salone arrivò Plot che gesticolando portò una notizia alla servitrice.
"Milord..." dise lei al barone "... Plot ha detto che in città un uomo è stato sbranato... si teme che il lupo sia giunto a Sant'Agata di Gothya..."
"Forse sarete in pena per vostro nonno..." il barone ad Altea.

[Altea]

"Pensate davvero sia un lupo...strano tutti quei cacciatori chiamati a Sant' Agata non sono stati in grado di uccidere il famigerato lupo".
Poi le parole del barone ed annuii "Si sta facendo buio, non penso sia cauto andarsene in questa situazione, domattina andrò a vedere la situazione, mio nonno ha la scorza dura" sedendomi in una poltroncina francese, lasciando il barone parlare coi due periti.

[Destresya]

Arrivò il barone in compagna della stessa donna che era con lui prima.
La servitrice ci presentò.
“Signor Barone, la vostra devota servitrice ci ha accompagnato nei sotterranei, tuttavia ci chiedevamo se potessimo accedere a degli archivi per comprendere le fasi di evoluzione di queste stanze, è un lavoro lungo e anche noioso ve lo confesso..” Ridendo appena da oca “E ci richiederà tempo, ora non voglio privarvi della vostra servitrice, dunque sarebbe un problema per voi se continuassimo le ricerche da soli?” con il sorriso ebete da oca ingenua.
Quando poi arrivo il servitore cacciai un grido spaventata, aggrappandomi a Fessen.
“Co.. come sbranato?” Con due occhi increduli.

[Guisgard]

“Si, un lupo pare stia sbranando molte persone...” disse il barone a Destresya “... prima nel bosco ed ora anche in città...” pensieroso “... volete accedere agli archivi del castello? Certo...” ed ordinò la servitrice di accompagnarli nella stanza dove erano conservati e lasciarli lì a consultarli.
La servitrice annuì e li accompagnò nella stanza degli archivi, lasciando di nuovo soli Altea e De Goth.

[Altea]

La donna si spaventò per il fatto dell' uomo sbranato, forse non conosceva gli ultimi accaduti.
Io mi alzai e passai col vestito rosso alzando lo strascico e guardando dalla finestra l' arrivo dell' imbrunire. Da lassù potevo dominare Sant' Agata di Ghotya e pure osservare cosa stesse accadendo.
De Goth aveva congedato i due periti ma io rimasi in silenzio ad osservare la cittadina.