17-05-2013, 19.42.14 | #1221 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Elisabeth allora, in seguito a quella notizia scioccante, lasciò di corsa l'ospedale.
Prese la sua auto e guidò per un po'. Mille pensieri si accalcavano nella sua mente. Mille timori e paure. Imboccò così la grande arteria mediana, che conduceva fuori dalla città. La radio in macchina dava vecchie canzoni, quando all'improvviso il programma di musica si interruppe. “Interrompiamo le trasmissioni” disse la voce del radio giornale “per aggiornarvi sugli ultimi sviluppi delle minacce indirizzate da un misterioso gruppo di terroristi, le Tarantole Rosse, ai membri della Taddei Corporation...” Ma un tratto una macchina apparve dietro la sua. Dopo un po' la dottoressa si accorse di essere seguita.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
17-05-2013, 21.24.30 | #1222 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 12-11-2008
Residenza: catania
Messaggi: 3,453
|
Ormai in macchina mi sentivo al sicuro....anche se il Dottor Venth doveva provare la stessa sicurezza, eppure ormai era solo un ricordo......avevo preso la statale.......dovevo andare da qualche parte ero come in preda ad un presentimento...canticchiavo nervosa qualche motivo..la radio mandava brani che ascoltavo da ragazzina e poi...le ultime notizzie.....la Taddei Corporation...si in quei giorni avevo sentito anzi per meglio dire avevo letto il giornale.....ma io ero una distratta da Oscar....e in mente non mi rimaneva molto..leggere il giornale era un momento di tranquillita' per impedire a chi mi passava accanto di chiedermi la qualsiasi cosa......avevano ricevuto minacce.....dalle Tarantole Rosse......e chi diavolo erano.....i miei occhi ora non puntavano sempre la strada ma lo specchietto retrovisore......qualcuno stava facendo la mia stessa strada....incomincia ad accellerare e a togliermi qualche camion davanti...ma questi erano sempre dietro.........Le tarantole Rosse non poteva essere il pazzo del laboratorio......li' era un discorso campato per aria.......no...non poteva essere...anche se Venth era morto dopo avermi accompagnato.......La macchina nera era incollata al mio paraurti...bene affondiamo..per i punti sulla patente...ci pesneremo un'altro giorno con calma......la strada era pessima.....due corsie una a scendere e una a salire......ed il punto era che un lato dava sulla scogliera........era una corsa senza fine......i sorpassi erano imprudenti da morire...infatti.....potevo scegliere solo di morire.....quando distanziandoli......vidi l'entrata di una villetta...era immersa nella vegetazione........una curava mi fu' propizia ed entrai nella villa senza pensare a pfrenare o a scalare di marcia.....portandomi via col muso della macchina una parte di cancello......Non usci' nessuno..nonostante il gran rumore......e portai la macchina dentro sino a farla coprire dalla vegetazione.......avevo l'ansia....le mani sudate...il senso del panico...e la voglia di urlare......la prima cosa che feci fu prendere il cellulare...e chiamare.....mi fermai di colpo......e tolsi la batteria......non avete piu' modo di seguirmi.......rimasi in macchina aspettando la notte, solo allora mi sarei mossa....
|
17-05-2013, 21.28.27 | #1223 |
Disattivato
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
|
Sbattei le palpebre un paio di volte.
Non che credessi davvero che quella figura così misteriosa avrebbe lasciato il palazzo insieme a me, ma c'era qualcosa in quegli occhi, qualcosa di ineffabile ed enigmatico che, stranamente, non mi irritava, anzi. Di solito detestavo essere osservata, eppure quello sguardo non mi dava fastidio. Le sue parole rimbombavano nella mia mente. Le aveva davvero pronunciate? Per quanto ne sapeva potevo non tornare più, avere cattive intenzioni. Ma, infondo, pensai gli occhi rivelano molte cose. Iniziai a percorrere il corridoio un passo alla volta, mentre mille pensieri si susseguivano nella mia mente. Come avrei fatto a riportare l'auto? Beh, l'avrei portata l'indomani stesso, ovviamente. Ma come poteva fidarsi di me, se non si era fidato nemmeno a farsi vedere? Non sapeva nemmeno il mio nome. Persa in questi interrogativi arrivai al garage e vidi le tre auto parcheggiate. Sorrisi. Erano una più bella dell'altra. Vidi un pannello con le chiavi, e, senza pensarci due volte ne presi un paio. Mi sentivo come se stessi vivendo un sogno. Aprii la borsetta, riuscii a trovare una penna, e strappai una pagina dalla mia agenda. Così, al posto delle chiavi lasciai un biglietto. Grazie. La riporterò massimo domani sana e salva. Le devo una pizza. Clio Sapevo che avevano registrato i nostri nomi all'ingresso e immaginai che non ci fossero molte omonime della musa della Storia. Sorrisi nuovamente, non sapendo dove girare lo sguardo. Non stava succedendo davvero, pensai mentre salivo sulla Lamborghini Diablo. E pensare che i miei amici mi avevano preso in giro quando ero andata con loro al corso di guida sportiva. Fortuna che non do retta mai a nessuno, eh... Il garage sotterraneo dava su una stradina secondaria, lontana dalla bolgia dell'ingresso principale. Così, in poco tempo, mi ritrovai in città, e in men che non si dica, raggiunsi l'università. Parcheggiai nel garage custodito riservato ai dipendenti. Spensi il motore, e buttai la testa all'indietro, appoggiata al sedile. Restai così, con gli occhi chiusi per lunghi istanti, ascoltando il mio respiro. Mai nella mia vita avrei creduto di guidare quella macchina su strada. Era un sogno. Prima di scendere dall'auto, però, mandai un sms a Luke. Sono dovuta tornare in università. Scusi se l'ho abbandonata. Ci aggiorniamo nei prossimi giorni per le nostre ricerche. Percorsi velocemente i corridoi, e mi diressi al bar. Presi un panino al volo e lo mangiai nel tragitto verso lo studio del professor Asevol. Stavo davvero morendo di fame. Quando raggiunsi la facoltà e il dipartimento lo avevo ormai finito. Trovai la porta di Asevol aperta, ma mi fermai sulla soglia e bussai allo stipite. "...Voleva vedermi, professore?" Dissi lanciando un'occhiata all'interno della piccola stanza. |
18-05-2013, 01.31.40 | #1224 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Tutto accadde velocemente ed Elisabeth si scoprì, suo malgrado, protagonista di quella scena tanto azzardata, quanto disperata.
La macchina svoltò di colpo, senza frenare o diminuire di velocità. Un urto violento e poi quel cancello rimasto sopra il cofano dell'auto. Poi silenzio. Un silenzio interrotto solo da qualche macchina che sfrecciava rapida sulla strada. E dell'auto che fino a poco prima la seguiva, Elisabeth non ebbe più tracce. Poi dalla villetta si accese una luce. La porta, dopo qualche istante, si aprì ed apparve qualcuno. “Santo Cielo...” disse quell'uomo avvicinandosi all'auto di Elisabeth “... ehi, tutto bene?” Chiese poi guardando all'interno della macchina. “Va tutto bene? Siete ferito?” Ed illuminò l'interno dell'abitacolo con una torcia.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
18-05-2013, 02.15.36 | #1225 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
“Venga pure avanti, dottoressa...” disse Asevol a Clio.
Il professore era impegnato a cercare alcune cartelle in uno schedario, dando le spalle alla porta. “Allora, com'è andato il pranzo al Palazzo dei Taddei?” Chiese alla ragazza. “Immagino non benissimo, dato l'accaduto... mi spiace per tutto questo. Ma le assicuro che Capomazda City non è affatto una città in mano a criminali e a terroristi. Purtroppo, o per fortuna, tutto qui ruota attorno alla Taddei Corporation e un simile impero economico è normale che attiri le ambizioni di molti malintenzionati...” si voltò e si sedette alla sua scrivania, posando le schede davanti a lui. “La prego, si accomodi.” Fissandola. “L'ho fatta chiamare perchè credo di poterla distrarre, finalmente, da tutto ciò che è accaduto in queste ultime ore. Dopotutto lei è una storica, non una giornalista.” Sorrise. “Ecco, sono stato contattato da un importante ente privato che sovvenziona varie iniziative universitarie. Ultimamente hanno promosso, in appoggio col Museo Archeologico, un campo scavi a Nord-Ovest di Sant'Agata di Gothia. Hanno contattato poi la nostra università per chiedere collaborazione per le loro ricerche. E hanno fatto il suo nome, dottoressa. Molto probabilmente sono al corrente delle sue ricerche e delle sue pubblicazioni. Ma sarà uno dei loro esperti a chiarirle ogni cosa di questa possibilità.” In quel momento entrò un uomo nell'ufficio di Asevol. “Lasci che le presenti il professor Masan, dottoressa.” Alzandosi Asevol ed indicando quell'uomo a Clio.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
18-05-2013, 11.58.22 | #1226 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 12-11-2008
Residenza: catania
Messaggi: 3,453
|
Non so quanto tempo passo' un minuto un secolo....avevo ancora i pezzi del cellulare tra le mani il cappuccio sulla testa...ed una grande confusione...come cavolo c'ero finita in quella situazione...il cofano della mia macchina doveva essere distrutto....ma anche il cancello del proprietario nono doveva essere granche' visto che meta' era adagiato davanti ai miei occhi.........poggiai la testa sullo sterzo...ero sfinita....quando una luce attraverso' l'abitacolo della macchina........speravo non ci vivesse nessuno in quella casa...ma ormai speravo a vuoto...un uomo...un uomo della mia eta' stava cercando di capire...cosa fosse successo.....infondo avrei fatto la stessa cosa anche io......mi riparai gli occhi con una mano ed alzai la testa dallo sterzo.....col finestrino chiuso gridai..." Tutto bene non si preoccupi.....mi spiace...non conosco bene questa zona...non sono di qui...e la macchina e' uscita fuori strada...fortunatamente c'era la sua villa....".......le mie parole arrivavao all'uomo non in senso compiuto...i vetri della mia macchina......erano particolari...proprio per attutire i rumori.....cosi' aprii lo sportello.......e scesi dall'auto......" Mi spiace, le ho distrutto il cancello....ma la macchina e' uscita fuori strada..devo aver preso la curva in piena velocita'......io sto bene..tranne il mio cellulare che e' andato in pezzi......le risarciro' ogni cosa non si preoccupi...ogni danno sara' coperto.........dovrei fare solo una telefonata......paghero' anche quella ?....."...l'uomo mi guardava pensando che fossi piombata da marte.......entrare in quela villa ...o ci si voleva entrare oppure era impossibile.........e io ero riuscita a fare l'impossibile.....
|
18-05-2013, 15.29.15 | #1227 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
|
Osservai Kuon accasciarsi sconsolato sulla sedia. Gli posai così una mano sul braccio in un gesto consolatore...
poi i suoi occhi tornarono su di me, vagamente indagatori. Ed io sostenni quello sguardo, non sapendo quasi cosa pensare... le oscure leggende di cui avevo sentito parlare quasi aleggiavano nella parole del maggiordomo, eppure io non potevo credere che fossero vere... lo fissai per lunghi istanti... "Tenerlo lontano da cosa, esattamente?" chiesi "Un... un attacco terroristico non è cosa che si poteva prevedere... sbaglio, forse?"
__________________
** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
19-05-2013, 21.40.53 | #1228 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 24-07-2011
Messaggi: 12,963
|
Non capivo assolutamente cosa stesse succendendo...e poi perchè la dimora dei dè Taddei era cosi presidiata, nemmeno la Reggia della nostra Queen Elisabetta lo era in questo modo.
So solo che mi trovai con quello sconosciuto in una Mercedes sportiva, che correva per le vie di Capomazda..."Scusate Mr. Daiz, ma perchè ci avete, come dire salvate da questa situazione imbarazzante?Chi siete voi? Non vi conosciamo nemmeno, vi ringraziamo, ma gentilmente portateci a casa di mia zia Julien Trevor nella parte nord di Capomazda, io sono solo una studentessa che proviene da Oxford e sono anche piuttosto stanca, domani mi aspetta la prima lezione alla Università Cattolica di Capomazda...e poi inizio a detestare quell'erede dei Taddei, senza nemmeno conoscerlo, uno che fa cacciare le persone in questo modo, che fa una vita agiata tenendosi lontanto e allontanando le persone comuni...anche se io discendo da nobile famiglia come lui e ho una dimora pari alla sua a Oxford...è sono uno sbruffone antipatico!!" e guardai quell'uomo misterioso.
__________________
"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
19-05-2013, 22.48.07 | #1229 |
Disattivato
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
|
"...No, infatti.." sorrisi "..le dico solo che ho dovuto prendere un panino al bar dell'università... non può immaginare il panico e il terrore negli ospiti.. non si preoccupi, comunque.. non sono così facilmente impressionabile.. e, in realtà, non amo le feste mondane, ma ho accompagnato quel fumettista che mi ha mandato..".
Mi sedetti sulla sedia che mi indicava il Professor Asevol e ascoltai quello che aveva da dirmi. Sorrisi, nel sentire le sue parole. Erano anni che desideravo andare a Sant'Agata di Gothia, e collaborare con uno scavo sarebbe stato davvero interessante, sempre che gli archeologi vedessero di buon occhio il fatto di avere una storica tra i piedi. Mi voltai quando il professore mi indicò la porta e mi alzai in piedi nel veder entrare il nuovo venuto. "...Clio Lester, piacere di conoscerla..." dissi stringendo la mano al professore. "...Allora, il professor Asevol mi ha accennato ad una richiesta di collaborazione per uno scavo a Sant'Agata di Gothia.. mi spieghi un po' di che cosa si tratta...". Mi rimisi a sedere, ed osservai i due uomini con aria interrogativa. |
20-05-2013, 02.04.11 | #1230 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Capitolo VI: La chiesa dimenticata
“Al termine della galleria, fate attenzione nell'oltrepassare l'arco avvolto da una nebbia cangiante e multicolore: potreste rischiare di cadere nel Pozzo della Luna.” (Abraham Merritt, Il Pozzo della Luna) Masan fissò Clio con interesse. Il suo sguardo era penetrante e nei suoi occhi vi era qualcosa di intrigante. Dai suoi modi e dal suo portamento non sembrava uno studioso, né tanto meno un archeologo. “Da quando” disse senza smettere di guardarla “al dipartimento mi hanno fatto il suo nome, devo confessarle che ho subito cominciato a farmi un'idea su di lei. Un'idea personale naturalmente. Ma devo dire che, vedendola ora, quell'idea era totalmente sbagliata.” Sorrise. “Le confesso che la immaginavo diversa. Molto diversa. So che sembra la scena di un vecchio film... uno di quelli in cui il datore di lavoro toglie gli occhiali e scioglie poi i capelli della sua segretaria, fino a quel momento un brutto anatroccolo, rivelandone così il fascino. Si, perchè la immaginavo totalmente diversa. Ma non si preoccupi, non starò qui a descriverle il modo in cui questo nostro incontro mi ha sorpreso. Favorevolmente sorpreso.” Si sedette. “Direi allora di passare a cose più importanti. Al perchè io sono qui, dottoressa.” Aprì la sua borsa e prese alcune cartine. “Queste sono le planimetrie del nostro campo scavi a Sant'Agata di Gothia. Gli scavi sono cominciati alcuni mesi fa, in seguito ad alcune scoperte casuali in quella zona. Durante i lavori per un progetto stradale, alcuni bulldozer hanno riportato alla luce diversi manufatti. Da qui poi i lavori sono stati bloccati e tutta la zona è stata oggetto di studi. Alla fine il dipartimento è riuscito ad ottenere i permessi per aprire un campo scavi. E così, man mano, sono stati portati alla luce vari reperti, tutti inquadrati in una stratigrafia riconoscibile e documentata. Fino a quando...” e mostrò a Clio e ad Asevol un prospetto “... quasi per caso, sono emersi i resti di una vasta struttura... resti che per dimensioni, pianta, orientamento e caratteristiche architettoniche sono stati riconosciuti come appartenenti ad un edificio Cristiano... una chiesa. Una chiesa però dedicata ad un Santo il cui culto non era diffuso in quella regione. Un po' com'è accaduto per il culto di Morfeo nella stessa Sant'Agata di Gothia, al quale lei ha dedicato molto del suo tempo, dottoressa. E per questo il dipartimento vuole che lei venga a Sant'Agata di Gothia per formulare un suo parere in proposito.” E le mostrò la planimetria della chiesa.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
Strumenti discussione | |
|
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 14.51.55.