20-05-2013, 02.23.38 | #1231 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Daiz rise di gusto a quelle parole di Altea.
“Avete perfettamente ragione.” Disse. “Concordo con voi su tutto. Anche a me gente come quei Taddei mi è sempre stata antipatica.” La sua auto sfrecciava sicura per le strade di Capomazda City. “Tuttavia non per cavalleria vi ho sottratte dalle grinfie di quei detestabili poliziotti, amiche mie. E neanche per la vostra avvenenza, sebbene davvero notevole devo dire.” Fece l'occhiolino ad Altea. “Vedete, sono un investigatore privato e mi trovavo presso la dimora dei Taddei per delle mie indagini. Ma prima di giungere là, ero all'Università Cattolica. E mentre pedinavo un giornalista, ho udito i vostri discorsi.” “State parlando del signor Dean, vero?” Chiese Jophine. “Bingo, bellezza!” Esclamò Daiz. “E così ho sentito cose interessanti che riguardano voi due... siete studentesse e a quanto ho capito anche molto preparate. In pratiche voi siete le persone giuste. Quelle che fanno al caso mio.” “In che senso?” Domandò Josephine. “Io sono cresciuto nella grande scuola della strada” fece Daiz “e non posso certo vantare conoscenze storiche e archeologiche... ma sono proprio queste che occorrono, oltre all'intuito e all'abilità, per risolvere il caso di cui mi sto occupando. E sarete quindi voi a offrirmi queste conoscenze che riguardano storia e archeologia.”
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20-05-2013, 02.25.42 | #1232 |
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Accennai un sorriso mentre il professor Masan farneticava su quanto fossi diversa da quello che si aspettava.
Lo guardai negli occhi per alcuni istanti, erano così intriganti e profondi, tuttavia, abbassai lo sguardo poco dopo. "...Ciò che conta è il contenuto dei miei scritti, professore.." dissi, leggermente scocciata "...Quelli non cambiano a seconda del mio aspetto.." dissi piano, con noncuranza. Ma che razza di discorsi sono? Fui lieta che la conversazione prendesse immediatamente una piega più interessante, e ascoltai avidamente il resoconto. Una chiesa... beh siamo a Capomazda, che ti aspettavi? Quando il professor Masan finì di parlare, alzai lo sguardo e sorrisi. "...Beh, come lei saprà, avendo letto i miei saggi, non sono un'esperta di santi.. tuttavia, le anomalie in campo religioso mi interessano, e molti santi sono particolarmente interessanti.. di che santo parliamo, esattamente?." sorrisi leggermente "..Avevo sentito parlare dei ritrovamenti casuali e degli scavi, ma devo dire che quest'ultimo ritrovamento è davvero curioso.. e non è molto lontano dal luogo in cui è stato ritrovato il medaglione che ho studiato.. e non solo..". Restai a guardare il prospetto della chiesa per alcuni istanti. "..Bene.. posso avere una copia di questi documenti, per favore? In modo da iniziare a lavorarci.." alzai le spalle "...Se il professor Asevol non ha bisogno di me qui in facoltà posso partire da un momento all'altro... mi faccia sapere i dettagli della spedizione al più presto.. sarò ben felice di vedere e studiare sul campo Sant'Agata di Gothia..". Guardai Masan negli occhi per alcuni istanti, ferma e decisa, poi senza distogliere lo sguardo, sorrisi. "..C'è altro?" dissi poi, passando rapidamente lo sguardo da un professore all'altro. |
20-05-2013, 02.29.05 | #1233 |
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Alla fine quell'uomo annuì alle parole di Elisabeth.
“Si...” disse “... si, certo... venga...” e la condusse nella villa. Le preparò poi un caffè ristretto e la fece stendere sul divano del suo soggiorno. In quel momento arrivò una donna. “Che succede, Martin?” Chiese al marito. “Per fortuna nulla di che, Marta.” Rispose lui. “C'è stato un incidente, ma senza conseguenze.” “Incidente?” Ripetè la donna. “Si, questa signora” indicando Elisabeth “è uscita di strada, ma come detto non ci sono state conseguenze.” “Forse bisogna chiamare un medico.” “No, sta bene.” Fece lui. Prese allora il telefono di casa e lo passo ad Elisabeth. “Telefoni pure, signora.” Fissandola.
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20-05-2013, 02.55.58 | #1234 |
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“Oh, per quanto mi riguarda, lei può partire anche domani, dottoressa.” Disse Asevol a Clio. “Anzi, lei deve partire, visto che rappresenterà la nostra università in quel campo scavi.”
“Così, studiando quel complesso da vicino, potrà farsi un'idea su quel misterioso ritrovamento.” Fissandola Masan. “Lei sa, naturalmente, che Sant'Agata di Gothia apparteneva ai domini ducali. Ma non è stato sempre così. Durante la cosiddetta Lunga Anarchia, la città fu sottratta al dominio degli Arciduchi e posta sotto il comando dell'Arconte Meccanico. Questo fece scoppiare una rovinosa guerra tra Capomazda e Sant'Agata di Gothia, anche perchè l'Arconte si era alleato nel frattempo con il re di Sygma, sulla cui corona i Capomazdesi vantavano diritti. Fatto sta che la chiesa ritrovata fu abbandonata proprio in quel periodo, a causa della volontà dell'Arconte di mettere fine ad ogni forma di superstizione religiosa.” “Beh...” lo interruppe Asevol “... la superstizione è una cosa e la religione un'altra...” Masan lo fissò per qualche istante. I suoi occhi erano diventati freddi ed enigmatici. “Si, certo...” sorridendo poi “... ma le fonti la raccontano così...” “Ci sono fonti e fonti.” Fece Asevol. “Ma continui, la prego.” “Si...” annuendo Masan “... dicevo... la chiesa fu così abbandonata... ma ciò che interessa a noi è il Santo a cui era stata dedicata la chiesa... una Santa per essere precisi... e cioè Santa Caterina... che guarda caso è la protettrice, insieme a San Giovanni Battista, del regno di Sygma... e a Sant'Agata di Gothia non c'è nessun culto dedicato a questa Santa...” “Mi sembra chiaro che il culto di Santa Caterina sia giunto da Sygma.” Osservò Asevol. “Portato a Sant'Agata di Gothia probabilmente nel momento in cui l'Arconte Meccanico si alleò con quel regno.” “Improbabile, professore.” Replicò Masan. “L'Arconte era avverso ad ogni forma di religiosità. Non aveva senso edificare una chiesa ad una Santa di un altro regno, quando invece le chiese e i monasteri di Sant'Agata di Gothia venivano chiusi.” “Si, giusto...” annuì Asevol “... beh, direi che è interessante la cosa, vero?” Rivolgendosi a Clio. “Molto.” Sorridendo Masan. “E se lei vorrà, dottoressa, partiremo domani stesso per Sant'Agata di Gothia.”
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20-05-2013, 03.26.47 | #1235 |
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Kuon fissò Talia per un lungo istante.
“Tenerlo lontano...” disse “... lontano da cosa? Eh, signorina... guardi questa casa... è magnifica, vero? Sa che dentro vi sono custodite opere di valore inimmaginabile? La Galleria Privata degli Arciduchi è un vero e proprio museo... e corredi liturgici inestimabili sono conservati nella Cappella Palatina... e a vedere tutto questo è facile ritenere i Taddei come uomini fortunati, invidiati... ma tutto questo è solo un'illusione... dietro ai rivestimenti marmorei dei corridoi e della sale... tra le colonne e le arcate, i portici e le scalinate... negli sguardi dei ritratti e delle statue... in ogni angolo di questa dimora si annida qualcosa di oscuro... qualcosa che...” “Kuon...” entrando in cucina Guisgard “... è così che intrattenete i nostri ospiti? Così li mettete a loro agio?” Sorrise. “E poi la nostra bella signorina, a quanto pare, è l'unica ospite che non ha ancora lasciato questo palazzo...” si avvicinò ai due “... e come minimo dobbiamo almeno offrirle quel pranzo che le avevo promesso...” “Oh, signore...” alzandosi Kuon “... hai ragione...” “No...” fece Guisgard “... ora però non mi va più quella roba... sarà fredda ormai... no, vorrei qualche altra cosa... qualcosa che non mangio da un po'... magari uno di quei panini per i quali eravate così famoso, vecchio mio...” fissò Talia “... si, due bei panini, con due Coca Cole ghiacciate... e magari li mangeremo sulla loggia...” “Certo, signore.” Mostrando un lieve inchino Kuon, per poi andare a prepararli. “Venga...” rivolgendosi Guisgard a Talia “... venga sulla loggia... le farò vedere una cosa unica, incredibile... una cosa che gli altri possono solo sognare...”
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20-05-2013, 12.10.41 | #1236 |
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Ascoltai con interesse il colloquio tra i due professori, e repressi un risolino divertito quando si misero a disquisire su religione e superstizione.
Osservai lo sguardo di Masan, e notai qualcosa di strano, che non avrei saputo definire. "...Non vorrete mettervi a parlare di religione e superstizione davanti ad una studiosa di religio romana, vero?" dissi divertita. Stavo già per ribattere le parole di entrambi, ma mi morsi la lingua. Non ero nella mia università, e non potevo permettermi di parlare con la mia solita ironia. Per mia fortuna, i due professori lasciarono cadere il discorso, soffermandosi sulla chiesa dimenticata e il suo culto. Lanciai uno sguardo interrogativo quando il nuovo venuto si mise a spiegarmi la Lunga Anarchia, che conoscevo molto bene. Senza di essa, infatti, i miei studi non avrebbero avuto alcun senso. "..Santa Caterina, interessante... beh, io normalmente ho a che fare con divinità, ma farò del mio meglio per essere all'altezza del compito che mi affidiate.." sorrisi. "..Ottimo, allora.. domani andrà benissimo.." mi sporsi sulla scrivania e presi un post-it giallo da un apposito contenitore "..Posso? Grazie..". Ci scrissi sopra il mio numero di telefono e l'indirizzo e-mail, e lo porsi a Masan. "..Devo ancora sistemare delle faccende prima di partire, dato che non era previsto, ma sarò pronta per domani...". Devo solo mettere a posto il mio studio, cambiarmi, riportare una Lamborghini dall'altra parte della città, liquidare un fumettista senza lasciarlo a mani vuote, informarmi su santa Caterina e affini.. dar da mangiare al gatto.. Trasalii. "..Ah, mi scusi.. ho dimenticato di dirle una cosa.. non sarò sola..." sorrisi "...mi spiace ma non conosco nessuno di cui possa fidarmi a Capomazda e non ho intenzione di sbatterlo in una pensione.. quindi la informo che avrò un piccolo ospite che miagola e fa le fusa.." guardai Masan una volta ancora "..Spero non sia un problema..". Mi alzai, ed osservai i due uomini. "..Se non c'è altro, direi che possiamo vederci direttamente domani, mi faccia sapere lei posto e ora..". |
20-05-2013, 16.54.04 | #1237 |
Cittadino di Camelot
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Mi voltai di scatto e osservai Daiz in malo modo.."Perfetto, non si può stare tranquilli che si viene controllati pure a distanza..potrei denunciarvi per aver leso alla nostra privacy sapete?" dissi in modo molto seccato..."Eh che ricerca si tratta? Vi prego di non immischiarci in fatti strani, anche perchè noi siamo ragazze straniere e siamo qui per i nostri motivi..io in particolare per affinare i miei studi".
Questo uomo sapeva il suo fatto...era da fidarsi? Un investigatore privato..certamente lavorava da solo o per conto di qualcuno, non certo per la Polizia.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
20-05-2013, 17.24.58 | #1238 | |
Cittadino di Camelot
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Fissavo il maggiordomo davanti a me, cercando di capire cosa stesse cercando di dirmi...
lo scrutavo intensamente, in silenzio... Aveva ragione, quella casa era davvero magnifica... era splendida... ma via mai poteva nascondere quella casa, oltre al suo più che fornito corredo di storie e leggende? E possibile che vi fosse ancora qualcuno che in quelle leggende ci credeva tanto intensamente? Lo fissavo, e stavo iniziando a chiedermi cosa rispondere quando quella voce mi interruppe ed attrasse la mia attenzione verso la porta... Citazione:
lo osservai, dunque, mentre entrava e non dissi niente mentre parlava, poi lo seguii fuori da quella stanza, senza la minima protesta. Lo soguii fuori dalla cucina, attraverso un corridoio e alcune sale, fino ad un'ampia e fiorita loggia... "Mi pare.." mormorai allora, appoggiandomi appena alla balaustra per poi voltandomi a guardarlo "Si, mi pare che gli eventi siano un po' precipitati dal nostro incontro... non è vero, signor de' Taddei?" Per qualche istante lo fissai e sorrisi... "E tuttavia..." prosegii poi, tornando seria "Devo confessarle di essere molto sorpresa! In fondo... in fondo neanche lei mi conosce... eppure mi avet portata qui, e siete qui con me ora, invece che a prendere importanti decisioni..." lo fissai "Si, sono molto sorpresa!"
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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20-05-2013, 18.29.55 | #1239 |
Cittadino di Camelot
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Non mi chiese null' altro fu cortese e mi fece entrare nel soggiorno di casa......era pulita....c'era un profumo di sapone...ecco si di sapone di marsiglia, in quello strano momento mi venne in mente...lo usava mia nonna......c'era la lavanda si c'era anche la lavanda........certo che ero folle...dopo quello che mi era successo ...pensavo all'odore, pensavo ad un odore passato....mi sdraiai sul divano cosi' come gentilmente mi aveva offerto.....non volevo infastidirlo..credo che per quella sera lo avevo infastidito abbastanza.....mii rialzai solo quando mi porto' una tazza di caffe'.....e con essa entro una donna.....Marta...anche il suo nome mi ricordava il tempo in cui si usava il sapone marsiglia.......Il padrone diede tutte le giustificazioni a Marta....e la tranquillizzo'...stavo sorseggiando il caffe'....quando una cosa mi salto' alla mente.....Marta chiese a Martin...se non fosse stato il caso chiamare un medico...lui disse no, ma la prima domanda che ti fanno dopo un incidente...era " Ha bisogno di un medico ?..."....Martin non me lo aveva chiesto........rimasi con la tazzina a mezz'aria......poi come una sciocca sorrisi...avra' visto il bollino sul parabrezza.......e serena continuai a berlo...poggia la tazzina sul tavolino vicino al divano....."...Mi spiace Signora, averle causato questo grande disturbo....ma come dicevo al Signore qui presente...non sono di qui e mi sono lasciata andare all'imprudenza......tutto le verra' risistemato nel minor tempo possibile .....mi creda.....Signor Martin se ha un telefono di rete fissa le sarei grata..."...e cosi' fu..andai in un'altra stanza e
feci il numero di una sorella " Ciao Ingrid......sono Elisabeth.....ho bisogno che tu mi venga a prendere.....ti prego di non chiedermi nulla ora ne parleremo dopo......sono in quella villa che vediamo sempre quando andiamo nei nostri incontri......gia'..ogni volta la immaginavamo...ed ora ho deciso di visitarla...........grazie tesoro.....un ultima cosa...non mi cercare sul cellulare perche' e' scollegato ......Ciao a presto ".......rientrai nel soggiorno......." Vi ringrazio.....vi devo chiedere una cortesia......se potreste tenere qui ancora la macchina almeno sino a domani.......chiamate qualcuno di vostra conoscenza e vi risarciro' dei danni......vi sono veramente grata....."....usci' quindi in giardino per prendere borsa e pc e chiuderla........ |
20-05-2013, 18.59.43 | #1240 |
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Masan sorrise a quelle parole di Clio.
“Niente affatto, dottoressa.” Disse. “Perchè anche io non sarò solo, visto che il mio inseparabile compagno mi segue in ogni occasione. Ma a differenza del suo ospite, il mio abbaia e mordicchia tutto ciò che gli capita a tiro.” Rise. “Ci ritroveremo domattina proprio qui all'università.” Prendendo il bigliettino col numero di telefono e indirizzo e-mail della ragazza. “Raggiungeremo così insieme il campo scavi a Sant'Agata di Gothia.” Si alzò e salutò entrambi i docenti. “Sono molto impaziente di lavorare con lei, dottoressa.” Aggiunse poi Masan, con quel suo sguardo tanto intrigante, quante impenetrabile. Sguardo che restò per qualche istante in quello di Clio. Poi andò via.
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