14-06-2011, 05.05.12 | #1291 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 27-02-2011
Residenza: Dai boschi nebbiosi
Messaggi: 610
|
"Nessuno dei vostri uomini ha incontrato persone armate durante l'inseguimento?" Sospirai. "Bè, suppongo che domani sapremo se qualcuno ricorda qualcosa."
Mi massaggiai un polso dolorante e mi scostai i capelli dalla fronte. Non sapevo se essere fiduciosa. "Sono quasi certa che il vostro traditore si trovi a palazzo e sia molto ben informato. Inoltre... potrebbe avere qualunque aspetto. E' molto abile in quel genere di illusioni." Per un attimo mi sommerse l'angoscia. "Quindi, a parte voi, Monteguard, non ho ragione di fidarmi di nessuno." Presi le mie cose e mi alzai, un po' faticosamente. "Scenderò nella città bassa e troverò una camera alla locanda. Mi auguro che siate fortunati e che i soldati ci possano fornire qualche indizio." Mi inchinai.
__________________
Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente. |
14-06-2011, 05.25.01 | #1292 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
“Potete tranquillamente fidarvi di me” disse il capitano a Monteguard “e dei miei luogotenenti.” Indicando August e Gervan. “Loro vi terranno d’occhio… meglio essere prudenti. Ora andate pure a riposarvi, ma evitate inutili rischi. Domattina radunerò l’intera guardia ducale ed avvertirò sua signoria.”
Monteguard salutò con un inchino Melisendra e liberò i due cavalieri che erano con loro. Restò così da solo nella stanza, in balia d’inquietudini e timori. Nello stesso momento, in un luogo oscuro due figure complottano segretamente. “Era con Monteguard e due dei suoi cavalieri, mio signore.” L’uomo incappucciato restò in silenzio. “Credo abbia raccontato molte cose al capitano…” continuò il fedele seguace “… sono stati un bel pò a parlare nella caserma.” “Sciocco di un Gouf…” mormorò l’oscura figura “… l’hai fatto di nuovo… ti sei di nuovo fidato di lei… lei che probabilmente ti ha appena venduto ai tuoi nemici… se quella donna è qui, può voler dire solo due cose… o è fuggita prima del ritorno di Aytli… oppure Aytli non è mai tornata al castello…” Di nuovo restò in silenzio per qualche istante. “Melisendra…” sussurrò la sinistra figura “… stavolta dovrò punirti molto severamente… e tu sai che conosco bene il modo di farti soffrire…”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
14-06-2011, 05.43.55 | #1293 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 27-02-2011
Residenza: Dai boschi nebbiosi
Messaggi: 610
|
Una volta giunta alla locanda e accordatami con la padrona, mi chiusi la porta alle spalle e mi lasciai cadere su una sedia. Ero troppo impolverata per sedermi sul letto. Grazie al cielo non c'erano specchi che potessero mostrarmi la mia immagine.
Attesi pazientemente che una cameriera riempisse una tinozza e la aiutai a far scaldare l'acqua sul fuoco. Una volta lasciata sola e in ammollo nell'acqua calda mi sentii meglio. Quel tepore mi confortò, anche se la freddezza di Gouf ancora mi feriva. Ma cosa potevo aspettarmi? Non ero stata migliore di lui. A malincuore uscii dall'acqua calda e mi asciugai. Rimasi seduta accanto al fuoco, mentre le ciocche di capelli si asciugavano. Una ragazzina arrivò per svuotare la tinozza e portare via i vestiti sporchi. Sistemai le mie cose, svuotando la bisaccia dei pochi vestiti che avevo portato con me. Poco dopo mi infilai sotto le coperte. Sperai in sogni tranquilli. Sperai di sognare mio figlio. Sprofondai nel cuscino.
__________________
Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente. |
14-06-2011, 06.05.18 | #1294 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Il paese era deserto ed avvolto da una malinconica ed angosciante foschia.
I monti circostanti, dentro i quali, come una conca, quel luogo sembrava essere sprofondato, apparivano simili ad una grande gabbia, una prigione, oltre la quale non era possibile fuggire. Melisendra camminava per quelle silenziose ed umide stradine, avvertendone l’inquieta ed innaturale solitudine. I suoi piedi nudi sembravano come scivolare sulle pietre levigate e bagnate della stradina. Gunse così presso un ponte, sul quale vi erano due uomini anziani. “Non avrebbero dovuto costruire il paese su questo fiume...” disse uno dei due all’altro “... se straripa sarà la fine per tutti noi...” Melisendra passò oltre, fino a ritrovarsi in una piccola piazzetta, sulla quale sorgeva la modesta chiesetta del posto. La ragazza si avvicinò alla porta, ma una monaca le impedì di procedere oltre. “Questa messa” spiegò la monaca “è per i defunti… domattina sarà celebrata quella ordinaria.” Ad un tratto la campana suonò e la monaca svanì nel nulla. “Presto, si stanno battendo!” Gridò qualcuno dal campanile della chiesa. “Correte, c’è anche il Cavaliere del Gufo.” Melisendra cercò di raggiungere il luogo del duello, ma finì per perdersi tra le stradine del paese. Ad un tratto udì dei canti e qualcuno che recitava una litania. Un attimo dopo vide passare una processione per la festività di Sant’Antonio. Dietro il santo, portato in spalla da alcuni devoti, vi erano dei fanciulli con il capo coperto da veli. Uno di questi alzò la testa e fissò Melisendra. Era Uriel ed aveva gli occhi consumati dal pianto. “Quel cavaliere sembrava invincibile…” mormorò qualcuno nella processione “... eppure è stato sconfitto…” Melisendra allora si voltò di nuovo verso la statua del santo, ma, incredibilmente, non c’era più l’immagine di Sant’Antonio. Al suo posto, adagiata su un carro, vi era una bara. Il lieve chiarore penetrò nella stanza, sfiorando il viso di Melisendra. La ragazza si svegliò dolcemente, senza sussulti. Ma un attimo dopo l’inquietudine per quel misterioso sogno cominciò a farsi strada dentro di sé.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
14-06-2011, 06.16.20 | #1295 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Aperta la porta, Talia si ritrovò davanti ad un lungo corridoio.
Dall’altra parte, ad attenderla, c’era Shezan. Questi salutò con un inchino la Granduchessa di Capomazda e la invitò a seguirlo. Scesero una lunga e larga rampa di scale, ritrovandosi così in una vasta sala illuminata da ampie vetrata che salivano fino al soffitto a volta. Shezan condusse poi Talia fuori dal palazzo, verso il verziere. Qui, al centro, si trovava un ampio padiglione costruito tra quattro robusti olmi, sotto il quale si trovava, intenta a leggere un libro, una donna di straordinaria bellezza. L’eunuco accompagnò Talia a quel padiglione, mentre varie persone, fanciulli ed adulti, apparivano tra gli alberi e le piante di quel giardino. Ovunque nell’aria vi era una dolce e sognante melodia, accompagnata da diverse voci che recitavano ed interpretavano versi e rime di gusto amoroso. “Milady, lady Talia è qui…” disse Shezan alla donna del padiglione. “Benvenuta al Palazzo dell’Amorosa Gioia, milady.” Voltandosi lady Layla. “Spero che la stanza sia stata di vostro gradimento.”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
14-06-2011, 06.19.48 | #1296 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Finiwell e Cavaliere25 avevano visto il potente esercito di Gouf accampato ai margini del bosco.
“Lasciamo perdere quella donna” disse Finiwell “e fiondiamoci a Capomazda ad avvertire gli altri su ciò che abbiamo appena visto!” E dopo una rapida cavalcata i due giunsero a Capomazda. Era ormai giorno ma, arrivati in caserma, non trovarono il capitano Monteguard. “Ora si trova al palazzo ducale.” Spiegò un soldato. “Credo sia stato ricevuto da sua signoria.” “Allora ci recheremo anche noi là!” Fece Finiwell. “Andiamo, ragazzo!” Rivolgendosi a Cavaliere25.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
14-06-2011, 12.37.36 | #1297 | |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
|
Seguii Shezan giù per la rampa di scale e poi attraverso quella sala, dalla quale uscimmo in giardino... tutto lì era sorprendentemente candido, luminoso, arioso...
Quando giungemmo in prossimità di quel padiglione iniziai a vedere molte persone affacciarsi e fare capolino tra la vegetazione, mi parve che tutti guardassero me e Shezan con curiosità, ma evitai di ricambiare i loro sguardi, tenendo il mio fermamente fisso sulla donna che stava seduta sotto l’ampio pergolato. Citazione:
“La vostra accoglienza, mia signora, è deliziosa e impeccabile!” dissi gentilmente “Shezan si è, molto cortesemente, messo a mia disposizione e mi ha offerto abiti e gioielli degni delle corti dei più grandi Imperatori...” Feci una piccola pausa, restando per un momento a studiare la donna di fronte a me... “Tuttavia...” soggiunsi poi, mentre il mio sguardo si faceva più scuro e profondo “Egli mi ha invece negato ciò che più desidero. L’unica cosa che desidero, anzi. Egli dice, cioè, di non potermi fornire nessun tipo di risposta. Perciò sono a chiedere a voi, milady, ciò che già, invano, domandai a lui: notizie di mio marito!”
__________________
** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
|
14-06-2011, 17.47.52 | #1298 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 10-01-2010
Residenza: milano
Messaggi: 1,396
|
Va bene dissi a Finiwell speriamo che resti li il capitano non dobbiamo perdere tempo dobbiamo avvertirlo subito di cio che sta accadendo e dobbiamo prepararci alla battaglia
__________________
fabrizio |
14-06-2011, 18.52.46 | #1299 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 23-08-2010
Residenza: Nord
Messaggi: 498
|
Approfittando della confusione provocata dalle risa dei cavalieri ed essendosi allontanati i cani, scattai su veloce dal nascondiglio e corsi via più veloce che potevo. Mentre fuggivo pregavo Dio di risparmiare il buon Zimail dalle fauci di quei terribili cani. Sapevo di non essere troppo lontana dal paesino che avevo lasciato poche ore prima.
Vi arrivai all'ora del tramonto, stanca e senza fiato ma sana e salva. Non pensai a riposarmi, corsi subito a casa di Zimail dove c'era Hubert, ma non entrai. Lasciai il sacchetto con le erbe medicinali sulla siglia e diedi due colpi alla porta. Non aspettai che aprissero, speravo che la vecchia fantesca sapesse come preparare la medicina per il bambino. Corsi via verso l'unica persona che avrebbe potuto salvare il vecchio, ero diretta a casa di Pasuan. Trovai la porta aperta, non ebbi tempo per meravigliarmi di ciò, pensai solo ad entrare. Mi diressi subito in camera del cavaliere, lui era lì pallido e smunto. "Vieni presto! Alzati! Non c'è tempo da perdere! Mi devi seguire subito nel bosco, Zimail è in pericolo... Dio non voglia che sia già morto. Mi aveva accompagnato nel bosco per prendere delle erbe mediche per curare Hubert che è molto malato. Siamo stati sorpresi da quattro cavalieri malvagi, avevano dei cani, Zimail per salvare me si è fatto scoprire da loro. I cani l'hanno inseguito.... Dio! Io... io... non so se è ancora vivo, sono dovuta fuggire e sono appena arrivata in paese". Mi lanciai in ginocchio sul letto, mi allungai e riuscii a prendere la pesante spada che era stata appesa sul muro di testa. Mi avvicinai a Pasuan e senza che potesse dire nulla gli legai il fodero intorno alla vita poi gli presi il viso tra le mani: "Vieni Pasuan, torna ad essere quello che eri! Io sarò i tuoi occhi, tu devi essere il braccio, il coraggio e la destrezza... io e te, assieme, ce la possiamo fare! Dobbiamo salvare Zimail! Lui ti ama come un figlio, ho visto come parlava di te, comportati ora come se lui fosse tuo padre!"
__________________
"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire |
14-06-2011, 19.36.07 | #1300 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 21-08-2010
Messaggi: 596
|
Morrigan fu sbalzata fuori da quella visione con una violenza inusuale. Stringeva tra le mani il suo medaglione, e allora comprese perchè la testa aveva cominciato a pulsarle così dolorosamente. Stava cercando di spingere al massimo i poteri di quell'amuleto, anche oltre i comuni incantesimi che le erano stati insegnati. E quello strumento sembrava aver chiesto in cambio qualcosa, come compenso per quell'abuso. Si portò una mano alla tempia, e con l'altra si appoggiò ad un tavolo. La testa le girava. Cercò una sedia, vi si abbandonò. E lì, in quel silenzio perfetto della stanza, Morrigan chiuse gli occhi e cominciò a ragionare...
... quella donna... quella donna della visione... io l'ho già vista... Lancillotto... un bambino che sia come Lancillotto... ma è Guisgard! I suoi occhi si spalancarono nel buio, facendosi di colpo attenti... ... si, adesso rammento! E' la visione che ho rubato a Guisgard, ecco dove ho visto quella donna! Rasyel, si chiama Rasyel... ed è la stessa Rasyel di cui abbiamo cercato notizie al convento... e... e... Morrigan trattenne il fiato. Il resto del suo ragionamento aveva quasi bloccato la sua mente, come se il suo stesso intelletto avesse deciso di censurarsi... perchè quell'idea che stava per formulare era troppo grave e terribile per essere trasformata in coscienza e fatto... ...e Ardross... è il duca di cui ho visto il ritratto.. ed è... è il padre di Icarius! Oh, mio Dio! Si nascose il volto tra le mani... non voleva nemmeno pensarci... "Per te non sarà mai come l’altro tuo figlio, vero?"... la voce di Rasyel le risuonava nella mente come se l'avesse udita davvero in quella stanza... Oh, mio Dio! Allora... Icarius e Guisgard... e il ducato... In quel momento fu colta da un profondo sgomento... Che sto facendo? Che sto facendo? E soprattutto... perchè? La testa cominciò a girarle, il petto a farle male... Guisgard era uno dei Taddei... ne aveva già avuto il sospetto, ma non ne aveva la certezza... gli occhi... i loro occhi... qualcosa che aveva notato e che l'aveva già fatta sobbalzare... ma poi aveva scacciato quell'idea dalla sua mente, bollandola come assurda e bizzarra... adesso non poteva più sfuggire a quelle domande: che cosa voleva Guisgard? E cosa cercava davvero lì, a Capomazda? "Mio Dio... moriremo... moriremo tutti!" mormorò, mentre il fiato le veniva meno. E con quel pensiero, gettò il capo indietro, chiuse gli occhi e decise di non pensare più a nulla. Avrebbe aspettato... se solo Ravus avesse fatto più in fretta!
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
Strumenti discussione | |
|
|
Discussioni simili | ||||
Discussione | Autore discussione | Forum | Risposte | Ultimo messaggio |
Eventi II° Edizione Festa Federiciana - Gioia del Colle - 24–25 luglio 2010 | KingArthur | Medioevo | 6 | 30-06-2011 11.07.35 |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 14.39.56.