05-04-2014, 03.02.56 | #1321 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Tranquilla...” disse Jack ad Eilonwy che faceva una linguaccia “... le sirene non sono il mio tipo!” E rise. “Prima, al pian terreno, ho udito parlottare tra i tavoli... non credo di aver capito bene, ma mi sembra di aver udito frasi molto strane... parlavano di un enigma, di un tributo e di qualcosa che sembrava preoccuparli non poco...”
“Si...” annuì il merlo “... anche io ho sentito qualcosa del genere, ma in tutta sincerità non vi ho prestato molta attenzione, pensando che si trattasse di qualche tradizione o superstizione locale. Solitamente in queste regioni più interne e lontane dalla capitale è facile che circolino cose del genere.”
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05-04-2014, 03.10.33 | #1322 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Si, meglio che andiate...” disse Guisgard con aria sarcastica, senza però voltarsi a guardare Clio ed i suoi compagni “... il viaggio sarà lungo ed i vostri begli occhi tradiscono ancora una volta quel vostro segreto... come quella notte...” e riprese a canticchiare, sempre intento a portare il suo cavallo fuori dallo steccato “... ah...” fermandosi all'improvviso “... ho idea che questo potrebbe esservi utile... a me non serve più...” lanciando a Borel un pugnale di pregevole fattura.
“E' molto bello...” osservandolo il soldato “... ma non comprendo perchè...” “Giratelo dall'altra parte.” Lo interruppe Guisgard. “Lo stemma dei Gufi...” guardando l'altro lato del pugnale Borel. “Esatto.” Annuì il cavaliere. “L'ho sottratto ad uno di loro la notte in cui... beh...” sorrise “... la notte in cui ho fatto una bravata per far colpo su una bella ragazza.” Ridendo appena. “Lo userete come lascia passare. Questo genere di gingilli circola solo fra Gufo ed i suoi uomini. ” “Si, sarà utile al nostro stratagemma.” Annuendo il soldato. “Non vi dirò grazie, perchè non basterebbe, messere.” Guisgard rispose con un cenno del capo. “E vi rammento” continuò Borel “che la proposta di unirvi a noi è sempre valida.” “Vi ringrazio, ma non fa per me.” Rispose Guisgard. “Non conoscete nemmeno la paga che percepirete.” Mormorò il soldato. “Oltre all'onore di partecipare alla liberazione di Sua Maestà, naturalmente.” “Già, rammento che secondo qualcuno ogni mia azione è finalizzata ad un guadagno...” guardando per un momento Clio “... ma quelli come me, pare, non badino molto all'onore... dunque declinerò ancora una volta questa proposta... e poi” con tono quasi sprezzante “non ho molta dimestichezza nel seguire gli ordini... e finirei col rompere le uova nel paniere al vostro capitano...” Mostrò un lieve inchino e si allontanò.
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05-04-2014, 12.44.01 | #1323 | |
Cittadino di Camelot
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Citazione:
(Sir Jack Frost e la Principessa Rachel di Azarath) Ritornai seria ed affermai: “Comunque, è vero!....Anche io prima ho sentito qualcosa del genere da basso. Speriamo che non siano superstizioni di quelle serie e speriamo che non ci sia di nuovo lo zampino della Strega Nera Isolde. Chissà perché le piace tanto scagliare incantesimi a caso?......Ad ogni modo, Jack, prova a sentire se sanno qualcosa….tipo delle leggende che circolano intorno al Fiore Azzurro da queste parti. Oh…..e sii prudente a non invernare qualcuno con i tuoi poteri e il tuo bastone magico!.......Ah giusto……e copriti la tua candida chioma, non sia mai che ci mettano al rogo per così poco!”.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy Ultima modifica di Eilonwy : 05-04-2014 alle ore 12.57.33. |
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06-04-2014, 17.56.53 | #1324 |
Cittadino di Camelot
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Alle parole del cavaliere mi voltai istintivamente..non volevo sentire altro, un rivolo di lacrime scese dal mio volto e mi incamminai..Tyssen..io e lui avevamo svolto tante missioni, avevamo viaggiato molto e poi eravamo stati in Terra Santa, nel deserto, egli mi consolò dopo il fatto del cavaliere a Petra..e ora? Così giovane e bello, caparbio e ancora la voglia di avere altre avventure se fosse rimasto vivo, sarebbe rimasto invalido in un letto.
Estrassi la mia spada e con rabbia mi misi a colpire tanti scudi appesi urlando..."Isolde...tu sia dannata..avrai ciò che meriti..lo giuro". Mi fermai ansimando...era buio attorno, tutto era rischiarato solo dalle torce appese che ardevano e non vi era nessuno. Ad un tratto, però, vidi una ragazza che mi osservava e si avvicinò a me, aveva vesti orientali e mi sorrise dandomi una pergamena e si allontanò leggermente. Aprii la pergamena e strabuzzai gli occhi mentre leggevo... "Altea, chi vi manda questa missiva è Shalazam, la Gransacerdotessa dell' Antico Tempio di Petra che più volte vi è apparsa e vi ha dato dei consigli. Dopo l'ultima angheria perpetrata da Isolde ho preso la mia decisione, ricordo quel cavaliere, vostro amico, era a Petra con Voi quando vi apparvi la prima volta. Isolde è nostra nemica da secoli e non siamo mai riuscite a sconfiggerla, essa fu qui in Oriente e apprese molta della sua magia nera da uno stregone chiamato Shamin, e per addestrarsi nella sua perfidia ha ucciso innocenti come sta facendo da Voi..solo ora è diventata più potente. Probabilmente ha appreso altre forme di magia da altri stregoni. Noi non possiamo operare nelle vostre zone, ma dobbiamo coalizzarci per sconfiggerla..quando vi ho vista, Altea, ho visto il vostro animo puro e nobile, avete dimostrato fino ora i vostri valori e il coraggio e quindi siete la prescelta della nostra Congrega e sarete nominata nostra sacerdotessa per poter agire nelle vostre Terre, dove noi non possiamo agire...sempre restando voi rimarrete fedele al vostro Dio, noi non operiamo per la Religione. Affidatevi alla mia ancella che vi ha consegnato tutto questo..e recatevi da noi..per il rituale e la Iniziazione per diventare Sacerdotessa dell'Antico Tempio di Petra..per sconfiggere il Male e i Demoni". Piegai nervosamente la pergamena e fissavo la ragazza davanti a me..."Sono pronta..sono stata chiamata...è ora di sconfiggere quella donna". La ragazza si avvicinò a me alzando le mani e improvvisamente vidi davanti a me una Luce e mi trovai in un Tempio...tutto di pietra..capii subito mi trovavo a Petra. Vi era un via vai di donne vestite in modo diverso, probabilmente secondo il rango posseduto nella Congrega e alcune ancelle vennero a me facendomi moto di seguirle. Attorno vi era una atmosfera calda..vi erano profumi di varie essenze orientali miste all'incenso e il fuoco ardeva nei bracieri. Fui invitata a immergermi in una vasca piena di petali di rosa e fior di loto, una ancella mi spiegò quello era un rituale di purificazione. Dopodichè mi vestirono e acconciarono...ero pronta e mi portarono davanti a un altare, le sacerdotesse erano vicino a Shalazam, la quale era magnifica con i lunghi capelli neri, gli occhi smeraldo e la pelle di ebano, e osservandomi annuivano in segno di consenso sorridendomi. Mi inchinai..."Eccomi a Voi, Gransacerdotessa Shalazam, sono pronta a servirvi ed aiutarvi perchè il Male deve essere sconfitto, ma Voi sapete già tutto...oltre non vi è da aggiungere, sono onorata di essere stata prescelta, ma a un patto...come avete detto Voi nella missiva, non intendo rinnegare il mio Dio".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
06-04-2014, 19.57.32 | #1325 |
Cittadino di Camelot
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Daizer era un uomo che aveva dovuto dimostrare il suo coraggio parecchie volte....anche questa volta.....non fu da meno, fu un uomo falsamente innamorato...che conosceva le donne e in quel momento sapeva che avo bisogno di sostegno......alzai i capelli e lasciai che ogni perla si posasse sul mio collo scendendo sulla scollatura del vestito.....sentii le sue mani chiudere la preziosa dote....mi sentii emozionata....la collana era momentanea..ma il matrimonio no.....quello era vero........lasciai scendere i capelli e toccai le perle....." Siete un dono del cielo....."...guardai Elly...sembrava soddisfatta....avrei voluto chiederle il perchè ma non c'era tempo..presi la sua mano e andammo in chiesa......era una piccola chiesa gotica all' interno c'erano persone di un certo rango e preti e i nostri Frati........Saverius e Favelius in un angolo accanto una colonna.........erano increduli....ma silenti anche loro.....davanti all' altare Don Auster....sembrava così soddisfatto che pensavo scoppiasse dalla gioia.......ma scoppiasse veramente,nel senso letterale ed immaginai che ogni suo pezzo finisse su braci ardenti........ma intanto io e Daizer attraversammo la navata sino a quando non ci trovammo difronte a lui........mi voltai verso Daizer e gli sorrisi.......stavo piangendo....Dio mio che stava succedendo, piangevo........ero emozionata.....ma cosa voleva dire Amore, Emozione.......cosa poteva saperne una come me, a differenza di Isolde......avevo fatto qualche passo in più......strinsi la sua mano e spavalda guardai negli occhi Don Auster
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07-04-2014, 00.29.14 | #1326 |
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Restai a guardarlo allontanarsi, e poi sospirai: esasperata.
Porsi la mano rivolta verso l'alto a Borel perché mi consegnasse il pugnale. "Ha ragione.. ha seri problemi con l'autorità, specie se si tratta della mia.. e mi auguro che la cosa non sia contagiosa... non voglio problemi di disciplina, la missione è troppo importante.." lanciando un'occhiata a Borel "altrimenti tanto vale non partire proprio... già non ho potuto salutare molti dei miei soldati per colpa sua, e potrei non rivederli più... Se perdessi anche uno solo di voi, nulla avrebbe più senso.. siete la mia famiglia..." sospirai "..non capisco perché ce l'abbia tanto con me.. non perde occasione per tormentarmi, per ricordarmi che non sono che una donna... per poi magari aiutarci, come ora..." scossi la testa "E poi.. perché darci le informazioni, il pugnale? Perché salvarmi dai ribelli la notte scorsa? Va bene, non ci guadagna niente ma.. perché? Non ha il minimo senso.. io non vado a genio a lui, né lui a me.. deve dimostrare che io sono l'arpia e lui l'eroe? Che non saprei cavarmela da sola? Ah.. sono stufa... E' da dopo la guerra che nessuno si permette di mettere in dubbio il mio valore, di discutere sulla mia posizione.. non sono più abituata.." sorrisi "Ricordi quanto ero intrattabile con gli altri quando eravamo ragazzi, non avevo un attimo di tregua.." risi appena "Non mi mancavano quei tempi, neanche un po'...". Diedi una pacca sulla spalla a Borel e mi voltai verso gli altri che aspettavano. "Andiamo, non lo ripeterò un'altra volta... abbiamo un regno da salvare, non possiamo poltrire!". |
07-04-2014, 01.41.06 | #1327 |
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Tutto era pronto per quella strana cerimonia.
Don Auster era davanti a loro e li fissava soddisfatto. Fin dove voleva spingersi? O forse davvero credeva a ciò che i due gli avevano raccontato? Elisabeth appariva emozionata e commossa, mentre Daizer teso ed agitato. Molto probabilmente mai in vita sua aveva pensato al matrimonio prima di quel momento. E anche i due monaci, tra coloro che assistevano alla cerimonia, tradivano stupore ed incredulità. Solo Elly, invece, si mostrava serena e vagamente sorridente. Forse per la prima volta da quando si era unita a loro. Poi il tutto cominciò. Don Auster recitò ogni formula che il rituale tradizionale romano richiedeva, fino a giungere, dopo aver detto a ciascuno di loro <<uomo, ecco tua moglie>> e <<donna, ecco tuo marito>>, alla domanda di rito. “Ed ora...” disse il chierico “... se qualcuno è a conoscenza di un motivo che possa impedire a quest'uomo e a questa donna di unirsi in matrimonio, parli ora o taccia per sempre...” e guardò prima i presenti, poi Elisabeth e Daizer.
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07-04-2014, 02.02.41 | #1328 |
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Shalazam sorrise nel vedere Altea abbigliata come il rango di sacerdotessa imponeva.
Si avvicinò allora alla donna e la baciò sulla fronte e poi sulle gote. Allora sulla fronte di Altea apparve una luce verde luminosissima. “Ti è stato conferito” disse Shalazam “il sigillo di smeraldo, che solo le maghe possono vedere e dunque riconoscerti come sorella della congrega. Questo poi ti donerà una protezione particolare contro ogni forma di magia nera, purchè tu possa avere sempre con te il sacro Libro Ancestrale. In esso infatti troverai risposte e formule di protezione contro le Forze Occulte. Ma bada di non approfittarne. Il libro infatti è consultabile solo durante il giorno. E rammenta che la nostra missione è quella di cercare e distruggere Isolde.” La sacerdotessa sorrise ancora e poi una luce avvolse Altea, fino a farle perdere per un momento i sensi. Si destò qualche istante dopo, ritrovandosi ancora davanti ai padiglioni. La ragazza era svanita e Altea non aveva più in mano la pergamena, ma un grosso libro dall'aspetto venerabile. Era il Libro Ancestrale.
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07-04-2014, 02.32.47 | #1329 |
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Jack tornò in camera da Eilonwy dopo circa una mezz'ora.
“Ho girato un po' per i tavoli della locanda” disse “e in effetti circolano strani discorsi fra questa gente... parlano di un misterioso ponte, dove accadono cose strane che sembrano spaventare non poco la popolazione locale... accennavano ad un essere occulto e ad un enigma impenetrabile...” “Si...” annuì il merlo “... ma poi quando messer Jack ha cercato di fare domande, tutti sono stati vaghi e qualcuno persino scortese. Come se volessero nascondere ciò che si cela in queste terre...”
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07-04-2014, 02.40.46 | #1330 |
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“In verità” disse Borel a Clio “io non credo affatto che quel tipo ce l'abbia con voi o che voi non gli andiate a genio...” guardando Guisgard andare via “... ma comunque non è affar mio questa cosa, anche se, in tutta sincerità, avrei preferito averlo dalla nostra parte in quest'avventura... e sia...” annuendo e sorridendo alla ragazza “... ma prendiamo quanto di buono quel cavaliere ci ha portato... l'idea del nome per la compagnia e questo pugnale.”
“Direi di tornare al Palazzo Reale e partire subito.” Avvicinandosi a loro Porturos. Così, la compagnia lasciò la locanda e tornò al Palazzo Reale. Qui tutto era pronto per la partenza. E Clio ed i suoi uomini trovarono ad attenderli, oltre a Nestos, il senatore Gheorgis ed il suo uomo. “Capitano...” andando incontro alla ragazza “... come detto, eccovi uno dei miei più leali e validi collaboratori... un uomo in cui ripongo la mia più totale fiducia... messer Issan, gran Giardiniere di Corte ed esperto di luoghi, genti e tradizioni del nostro reame... sono certo che il suo aiuto sarà importante durante questa difficile missione.” Issan appariva come un uomo dall'aspetto comune, quasi insignificante, con occhi scuri ed anonimi e l'espressione pacata e modesta. E nel salutare Clio ed i suoi uomini, tradì una flemma quasi irritante. Parlava infatti con una cadenza estremamente calma, lenta, enfatizzata da un gesticolare quasi nullo. E sul volto continuava ad ostentare un sorriso bonario, quasi di circostanza. “Capitano...” rivolgendosi Borel a Clio “... direi che è ora ormai. Al vostro segnale lasceremo la città, diretti a Gioia Antiqua.” “Si, meglio che partiate al più presto.” Disse Gheorgis. “Il viaggio non sarà né breve, né facile temo.” E Issan, che era accanto a lui, annuì.
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