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09-05-2018, 18.08.43 | #1451 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Quel tormento, meraviglioso ed insopportabile, con Lys maestra assoluta di giochi così eroticamente perversi.
“Ohhhhhhh...” disse in un gemito sommesso Aegos, cercando di resistere. Si era sempre ritenuto e dimostrato un gran maschio, forte, resistente e non voleva certo sfigurare davanti alla sua padrona. Erano di fronte allo specchio, lui in piedi a godere, lei inginocchiata di spalle. Vedeva la scena riflessa in tutta la sua perversione. Lys allora accolse tutta la mascolinità di Aegos nella sua bocca calda e generosa, cominciando ad assaporare quella maestosa virilità con tutta la sua disinibita maestria. Lo stalliere mise la mano sulla testa di lei, cominciando ad assecondare i suoi movimenti, dandole quasi il ritmo dei suoi gemiti e del suo godimento. “Madama, vi piace?” Lui cercando, a fatica, di riprendere la recita, la farsa, ma con una voce ormai alterata da un'eccitazione folle. “Per tutto...” disse il contadino bevendo “... perchè è un rudere, cade a pezzi e poi è isolato... molti dicono che passando in quella zona di notte si sentano le voci di un uomo e di diverse donne... mah, è un luogo da cui preferisco tenermi alla larga... ma se a voi interessa, beh, fatti vostri...” finendo finalmente di mangiare “... ecco, ho finito...” guardando Altea con un sorriso “... comunque potreste pagare il conto, così da essere pari, no? Una mano lava l'altra.” Ridendo e mostrando quanto fosse avido. “Ma mi chiedo...” pensieroso Elv dopo aver ascoltato Gwen “... chi mai lo avrà imprigionato, al punto da spingerlo a questi sotterfugi?” “Sicuramente qualcuno che ne conosce la natura...” Ivan. “Queste terre sono piene di Credenti” intervenne Nikolaj “che vedono spettri e demoni ovunque... anche noi siamo sempre in fuga, no? Magari qualche Domenicano, o forse un esorcista. Non dimenticate che quel dottore... quel Vanbelv era stato inviato dalla gente per scoprire la verità su noi vampiri...” “Di sicuro” fece Ivan “il barone non è un vampiro comune... o forse non è soltanto un vampiro...” con tono inquieto. “Se facessi così, se lo mandassi via” disse il Maresciallo a Dacey “chi poi organizzerebbe lo spettacolo da mostrare durante la cena? Ormai fra un'ora saremo tutti a tavola ed io non voglio togliere al barone un vago momento di svago. Dopotutto gli artisti da strada sono tutti pezzenti, uno vale l'altro.” Deciso. “Ora vado, ho molte cose da fare... tu fatti bella, mi raccomando.” Ed andò via. Arrivò allora Silvia. “Madama, sono qui per aiutarvi.” Sorridendo e col viso più disteso dopo la brutta esperienza della prigione.
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09-05-2018, 18.13.55 | #1452 |
Cittadino di Camelot
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Avevano tutti ragione, sulla faccenda.
"Anche il Barone stesso la seconda volta ha chiesto ospitalità da noi perché era braccato da alcuni monaci, sicuramente gli stessi che hanno mandato Vanbelv a controllare, ormai i mortali sanno più di quanto vogliano far credere. Comunque è di certo una situazione strana e ambigua. E anche io credo che non sia un vampiro comune come tutti gli altri." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
09-05-2018, 18.14.25 | #1453 |
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Voci di notte di un uomo e di donne...che stranezza.
La sua impudenza mi fece sorridere, alla fine questa storia mi sarebbe costata un bel po'. Pagai il conto e senza dire nulla uscii col contadino, celando il mio volto con il cappuccio e legando bene la spada e salii su Cruz.."Possiamo andare..messere" senza mostrare amicizia né altro.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
09-05-2018, 18.19.42 | #1454 |
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Lo ascoltai passiva perché le sue parole non mi importavano. Non mi importava la sua voce.
“ Si.. a più tardi...” Replicai solo, senza neanche degnare di uno sguardo mio fratello che usciva. E non provai particolare interesse nel veder arrivare Silvia. “ Devi fare in modo di esaltare ogni mio miglior dettaglio. È importante Silvia, importante per me ma potrebbe esserlo per tutti. So che Lui mi vedrà...” La voce decisa e leggermente stridula mentre scartavo nervosamente un abito dopo l’altro. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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It is saying that if you really desire something from the heart ... then the whole universe will work towards getting you that Dacey "Karishma" Starklan |
09-05-2018, 18.26.50 | #1455 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Un buon motivo dunque per restarne fuori.” Disse Nikolaj a Gwen. “In questa torre siamo al sicuro, lontani dal mondo e dalle sue miserie.”
“Credi?” Elv. “Eppure lui ha già ucciso i vostri succubi e le vostre compagne. Nessuno è al sicuro... nessuno.” Così Altea ed il contadino lasciarono la taverna, addentrandosi in un bosco ormai fitto di un imbrunire cupo e misterioso. Il crepuscolo stava ormai per svanire, liberando ombre antiche su quei luoghi che parevano vivere una doppia vita: dolci e luminosi di giorno, sinistri e remoti di notte. Il contadino non disse nulla durante il tragitto, limitandosi a canticchiare. Dopo un po' imboccarono uno stretto sentiero che ad un certo punto prese a salire su un poggio. Cominciarono ad intravedersi delle mura in gran parte crollate. “Ecco...” disse il contadino “... io mi fermo qui, oltre non vado. Vedete quella porta nelle mura? Attraversatela e sarete davanti al palazzo. Buona fortuna, madama.” Silvia sorrise. “Madama è rimasta molto colpita da sua eccellenza il barone.” Disse aiutando Dacey a prepararsi. “Ma potete stare tranquilla... di donne belle come voi è raro vederne qui a Chanty.” Spazzolandole i lunghi capelli scuri. “Avete già scelto l'abito, madama?” L'ora della cena era sempre più vicina e la sera, misteriosa e sognante, era calata su Monsperone.
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09-05-2018, 18.31.27 | #1456 |
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Ormai il sole stava morendo, donando al bosco e al paesaggio una atmosfera cupa e misteriosa.
Il contadino non parlava ma neppure io, persa nei miei pensieri con una certa irrequietezza. Arrivati su un poggio si videro dei ruderi, il contadino mi mostrò una porta per entrare, forse era l' antico ingresso e se ne andò. Rimasi sola, uno strano vento si era levato...fosse stato il Canto della Rosa Nera? Spronai Cruz e attraversai quella porta ma cautamente guardandomi attorno.
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09-05-2018, 18.33.44 | #1457 |
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Alzai appena le sopracciglia, non sapendo bene dove schierarmi.
"Beh, è anche vero che non abbiamo più avuto problemi da quando siamo qui, dunque penso che dovremmo godercela fin quando il problema non si ripresenterà, se lo farà" dissi a quel punto. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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09-05-2018, 18.41.19 | #1458 |
Cittadino di Camelot
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La leggenda della Pieve di Monsperone
“ Il Barone?”
Mi voltai verso Silvia, con aria interrogativa. “ Ma certo, certo, il Barone... chi altri?” Scossi la testa, che ne poteva capire lei, lei non aveva conosciuto quella figura così vicina al mio animo. “ Voglio mettere questo, e prendimi i gioielli che stanno nella scatola dipinta, sulla mia scrivania.” La scelta era ricaduta su un morbido abito acqua marina, con una imponente e provocante scollatura , maniche ampie e una gonna con un lungo strascico. Lasciai che Silvia mi aiutasse a stringere il bustino mentre le ordinavo come aggiustare i miei capelli, sorrisi allo specchio mentre coloravo le mie gote di rosa e indossavo i gioielli che la ragazza mi porgeva. Una luce nella notte. Questo pensai quando fui pronta per andare. L’ultima luce prima del buio inesorabile. https://www.25cineframes.com/images/...-HD-Photos.jpg Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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09-05-2018, 18.44.03 | #1459 |
Disattivato
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Il suo sapore era così intenso, inebriante, da spingermi a volerne di più, sempre di più, sempre di più.
Ero in ginocchio davanti a lui, eppure quella posizione mi dava un senso di potere inimmaginabile. Vedevo che cercava di resistere, vedevo che impazziva, che andava fuori di testa, e la cosa mi esaltava in un modo incredibile. Perché sapevo che se mi fossi fermata in quel momento lui sarebbe impazzito ancora di più, sapevo di avere in pugno ogni fibra del suo essere, accogliendo quel membro sempre più in fondo nelle mie calde labbra. Era meraviglioso vederlo così, vederlo così perso, preso, eccitato e folle. Quando poi iniziò a spingere sulla mia testa con la mano, persi definitivamente il controllo, andai fuori di testa. Seguii quel ritmo forsennato, ancora e ancora, sempre più in fondo, sempre più intensamente. Lo sentivo farsi strada nella mia gola, togliermi il respiro, scivolare sulle pareti umide e calde che lo accoglievano senza ritegno. Poi quella recita, quel sentire che nonostante l'eccitazione folle Aegos restava fermo nella sua sceneggiata mi mandò letteralmente fuori di testa. "Oh sì, piccolo..." prendendolo in mano e iniziando a lambirlo nuovamente con la lingua sull'estremità per farlo impazzire e farmi respirare e parlare. "Il pasticcino più buono del mondo!" con voce roca, calda e sensuale, per poi riprendere quel gioco. Chiusi gli occhi e lo lasciai ancora scendere nella mia bocca, ancora più a fondo, ancora più giù. Poi mi ricordai di quello specchio dietro di me, del fatto che il mio signore poteva essere lì a guardarmi, Allora mi alzai un poco, prima un ginocchio poi un altro, restando così a quattro zampe davanti a lui, come fossi davvero la cavallina delle nostre allusioni lascive. Ma non era tanto perché volessi sgranchirmi... ooh no. Quello era un invito, nemmeno troppo velato al mio signore, un modo per fargli comprendere come ci fosse posto per lui, come lo bramassi disperatamente. Infatti muovevo il bacino in un gesto sensuale e lento ma insieme frenetico e voglioso che doveva funzionare da richiamo per lui che, ero certa, ci stava osservando da quello specchio. |
09-05-2018, 18.52.33 | #1460 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Altea attraversò la porta diroccata nelle mura, ritrovandosi come in una sorta di mondo parallelo, fuori dal Tempo.
O forse era solo suggestione. Davanti a lei apparve un grosso blocco di pietre nere, malfatto e ridotto ad un rudere. Un tempo il palazzo doveva essere stato molto grande. Era sola in quel luogo silenzioso, desolato ed inquietante. Ad un tratto però, incredibilmente le parve di scorgere qualcosa. Un bagliore da una delle finestre. Era reale? “Ben detto, capo.” Disse divertito Nikolaj a Gwen. “Sei tu che comandi, dunque faremo come vuoi.” Ivan. “Dopotutto hai sempre avuto intuito e saggezza.” Sorridendo alla vampira. “E non solo intuito e saggezza...” con tono malizioso Elv. L'abito scendeva elegante ma anche provocante, in un intreccio di seta sospesa tra la meraviglia di un pallido verde e lo splendore di un delicato azzurro dai riflessi celesti. Il colore della pelle di Dacey poi sembrava legarsi alla perfezione con quello sfarzo cromatico ed i suoi capelli neri come pendagli d'ebano scivolavano sulle spalle nude, lambendo quell'audace scollatura. I gioielli erano preziosi, scintillanti, di un cangiante ed inebriante esotico, mostrando la ragazza simile a quelle principesse di terre moresche, dove la magia e l'incanto d'Oriente giocava con la bellezza antica descritta da sapienti poeti. “Siete meravigliosa, madama.” Disse sinceramente ammirata Silvia. Così la ragazza accompagnò Dacey verso la sala grande, dove si sarebbe tenuta la cena. Quanto entrò nella sala tutti si voltarono a guardarla, rapiti dalla sua bellezza. C'erano il Maresciallo, Fagianus ed alcuni soldati, oltre ai paggi, ai servi ed ai garzoni intenti a preparare le sedie attorno al lungo tavolo rettangolare. Persino i musici quasi si interruppero nel vederla entrare. “Sei incantevole, Dacey.” Il Maresciallo soddisfatto. “Uno splendore, madama.” Fece Fagiuanus. Mancava solo il barone.
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