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15-09-2014, 01.18.29 | #1531 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Ben detto” disse Barbaleone a Clio “ed io ho una voglia matta di divertirmi un po'. Dopotutto non siamo mica in esilio su questa nave!” Rise forte.
Yanos invece sorrise tiepidamente a quelle parole del suo capitano. Ma lui era fatto così ed anche Clio aveva imparato a conoscerlo. Era un tipo serioso, molto razionale e poco incline a mostrare i suoi stati d'animo. Vivas allora andò a prendere Yolanda, che dopo la morte della sua dama di compagnia passava molto tempo da sola nella cabina che gli era stata data. Il primo gruppo così annoverava, oltre Clio, Yanos, Barbaleone ed il suo fido Taborn, anche Yolanda e Cid. Ma presto a terra li avrebbero raggiunti anche Emas, Vivas e Luis. Samoa invece era rimasto a bordo, impegnato com'era nell'elencare i viveri e le scorte per l'imminente partenza dell'Hydra. E appena scesi a terra, Clio ed i suoi furono subito travolti dall'atmosfera di festa dell'isolotto. La piazzetta detta Degli Aragonesi, subito fuori al porto, era una baldoria folle e rumorosa. Una moltitudine di gente, che rideva, cantava, sbraitava e gridava, correva in ogni dove, uscendo dalle porte sulla strada, saltando dalle finestre, persino scendendo giù dai tetti delle case. Al centro della piazza poi vi era un carro pieno di fieno e foglie secche con alcuni suonatori tutt'intorno che strimpellavano i loro strumenti a corda, mentre altri invece soffiavano con ardore in una sorta di lunghi flauti. E proprio sul carro era portata in processione una statua della Vergine Maria col Bambino, per festeggiare il giorno di Santa Maria. La festività era iniziata tre giorni prima ed ora si celebrava il ritorno nella chiesetta del porto della Statua della Madonna con Gesù Bambino. “Tutti sembrano divertirsi un mondo!” Esclamò Barbaleone. “Io però ho fame! Cerchiamo qualcosa da mettere sotto i denti!” “Queste feste di paese” guardandosi intorno divertita Yolanda “sono invero molto semplici e ruspanti ma anche divertenti e coinvolgenti. Forse per questa loro genuinità.” Anche Cid appariva gaio. Ad un tratto qualcuno si avvicinò loro. “Salute a voi, bel capitano!” Strimpellando una sorta di mandolino Pepe. “Finalmente siete uscita dal vostro guscio!” Ridendo. “Tra un po' qui si ballerà fino a notte fonda... spero mi concederete un ballo, almeno per i nostri trascorsi di quasi soci in affari!” Facendo l'occhiolino a Clio. Ma proprio in quel momento Cid si accorse di qualcosa. Vide scendere su un ponticello del porto un uccello. E non uno qualunque. Era infatti Matiz, la gabbianella Blu. Ed il ragazzo istintivamente sorrise.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 25-09-2014 alle ore 17.12.03. |
15-09-2014, 01.34.17 | #1532 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Forse” disse Nettuno alla falsa Symoin “dovresti evitare di fare il bagno indossando quella sorta di velo fatto sottana.” Indicando il vestito che ormai era diventato aderentissimo e trasparente attorno al corpo di Elisabeth. “O forse è un nuovo modo per provocare il prossimo?” Sarcastico lui, per poi ridere. “Beh, fossi in te mi coprirei, non tutti sono gentiluomini come me e Pileo.” La fissò ancora. “Anche se, devo ammettere, così sai fare un certo effetto...”
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15-09-2014, 01.49.35 | #1533 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Per esperienza” disse Guisgard ad Altea “so che le persone non cambiano.”
“Piacere, milady.” Sorridendo Irko alla dama. “Si, è un piacere avere a bordo una bella e nobile dama come voi, milady.” Avvicinandosi anche Miseria. “Non avevo mai visto da così vicino una nobildonna...” fece Afiel “... e devo dire che hanno un profumo davvero irresistibile.” “Guarda che non si mangiano mica.” Ridendo Palos. “Ovvio che non hai mai visto da vicino una nobile dama...” sarcastico Lainos “... loro non si avvicinerebbero mai a te!” “Non sottovento almeno!” Sorridendo Champenuan. E tutti risero forte. “Si, ridete pure!” Scuotendo il capo Afiel. “Comunque...” fissandoli Guisgard “... milady non verrà con noi. La lasceremo al primo luogo adatto per un suo soggiorno. Che sia una corte, un palazzo o un monastero.” “Lei però vuol restare.” Disse Afiel. “Non stiamo andando in gita.” Rispose il capitano. “Ed una dama di corte a bordo ci sarà solo d'impaccio. E poi non sapete che i veri marinai non vogliono donne a bordo? Pare portino male.” “Noi non siamo marinai però.” Replicò Miseria. “Già...” annuendo Irko “... e tecnicamente la Santa Caterina non è una nave come le altre.” “Giusto!” Esclamò Afiel. “Io direi di mettere ai voti la decisione!” “Davvero?” Incrociando le braccia Guisgard. “E ditemi... da quando qui vige la democrazia?” “Vuoi fare come tuo zio, forse?” Strizzandogli l'occhio Irko. “E fare il tiranno?” “Ascoltatemi...” facendosi serio il presunto Taddeide “... il viaggio che stiamo per intraprendere ci porterà verso l'ignoto ed io non ho intenzione di renderlo ancor più complicato. Dunque la decisione è presa. Lasceremo lady Altea nel primo luogo sicuro che troveremo.” Sentenziò. “Tornando al Fiore Azzurro... io credo che qui nessuno di noi possa comprendere cosa sia davvero... io per primo... per questo cercheremo informazioni tra i nostri libri e poi tra quelli della biblioteca sull'isolotto... sono conservati là dei testi molti antichi, alcuni dei quali provenienti da Capomazda... forse saremo fortunati e troveremo qualcosa...” per dirigersi poi a prua e restare a fissare l'orizzonte in attesa di veder spuntare l'isolotto.
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15-09-2014, 16.28.32 | #1534 |
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Il presunto taddeide non lasciava trapelare emozioni, ma il suo seguito si mostrava dalla mia parte e sorrisi a quella idea..era come se mi avessero accolta benevolmente, come una di loro a differenza del loro capitano che detestava la mia presenza..non avrei mai immaginato in quel vascello volante fossero così cordiali e ironici..ma non ti devi affezionare Altea, lui ti butterà nel primo posto sicuro...ha detto pure porto sfortuna.
Rimasi in silenzio mentre tra di loro vi era la discussione se portarmi con loro o meno e da quel che capii dovevano dirigersi verso una isola, poi Guisgard si allontanò e si diresse verso la prua guardando lo spazio e l'orizzonte pensieroso e mi voltai di nuovo verso i suoi uomini. "Vi ringrazio" dissi sorridendo "per la fiducia che riponete in me. In effetti non ho nessun posto dove andare e vorrei tanto essere vicino a voi in questa avventura ma il vostro milord non sopporta la mia presenza e non lo capisco..ma capisco il suo modo di essere, i tipici repentini cambi di umore della sua famiglia..dei Taddei, ci sono abituata" dissi sarcastica "comunque io non mi arrendo e conto su di voi per fargli cambiare idea..non sarà facile, lo so benissimo, trovare quel Fiore ma io non mi spavento..e forse per questo ero la pupilla del Duca..perchè il coraggio e temperamento non mi manca". Li lasciai ai loro lavori, ero curiosa di vedere quel libro sul Fiore Azzurro, sempre lui me lo avesse permesso. Scesi sul ponte e camminavo a ridosso del parapetto, guardando la profondità tra il Cielo e la Terra e mi fermai a guardare le nuvole e poi la distesa del mare, mi sedetti su una cassa di legno e rimasi così, appoggiata sul parapetto mentre il vento mi accarezzava leggero quasi tra le nuvole..forse, arrivata in quella isola me ne sarei dovuta andare da sola, senza dire nulla nemmeno a loro..scomparire come la amata sorella Costanza..o forse era vero ciò che diceva Guisgard..si ero stata sciocca...io e i miei ideali per la quale lottavo molto. Cosa avevi ricevuto in cambio?Lo hai difeso, hai tenuto testa alla tua idea di sempre che il trono spettasse al vero erede, per questa breve vita hai tenuto fede alle promesse di Taddeo l'Austero e ai suoi ideali, a quelli di tuo nonno...e ora, Altea, sei sola contro tutti e nessuno ti vuole..già e non per il tuo cattivo carattere o forse si..avrei dovuto fingere e non prendere le sue difese, ora sarei ancora la pupilla di Dominus, la padrona del Palazzo e la reginetta..in fondo sei solo una dama di corte, lo ha detto Guisgard..sei solo di impiccio.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
15-09-2014, 17.02.55 | #1535 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Non dite così, milady.” Disse Irko ad Altea. “Lui non pensa affatto siate di troppo o addirittura che portiate sfortuna.” Sorrise. “Assolutamente. Ma egli naturalmente si preoccupa per la situazione. Si sta imbarcando in un'impresa ignota, al limite dell'umana comprensione e logicamente vuole avere una possibilità di riuscita. Questo vascello e tutti noi siamo sotto la sua responsabilità e non vuole, c'è da capirlo, che anche voi rischiate la vita.”
“Si...” annuendo Palos “... non sono cambi di umore i suoi... egli ora deve affrontare qualcosa di cui nessuno, lui compreso, credo concepisca fino in fondo.” Poi Altea si allontanò da loro e restò a fissare il superbo spettacolo offerto da quell'incredibile volo. Poi, ad un tratto, la sentinella urlò qualcosa. Era stata avvistata la terra. L'isolotto col suo castello.
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15-09-2014, 17.12.27 | #1536 |
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L'atmosfera festosa era contagiosa, sorrisi a Yanos tenendogli posto al mio fianco. Era davvero orribile dover sospettare dei miei uomini, sapere che tra loro poteva esserci un traditore.
Sperai di riuscire a dimenticare tutto almeno per poco, anche se non potevo, perché in realtà dovevo controllare ogni loro mossa per tentare di scorgervi qualcosa di sospetto. L'arrivo di Pepe mi distrasse. "Oh.." Sorrisi "Vedo che siete ancora qui... Mi spiace deludervi, ma io non ballo.." Ma lo salutai con un cordiale cenno del capo, per poi voltarmi verso la gente in festa. "Ma maestro.." Protestai "Non posso lasciarti solo..". "Poche storie, figliola, vuoi farmi sentire un vecchio decrepito?" Bonariamente "Va a prendere quel dolce al miele che ti piace tanto... E cerca di divertiti, una volta tanto.. Io sono in buona compagnia.." Sorridendo. Gli altri uomini accanto a lui mi sorrisero, facendomi segno di andare, ma io esitai. Il maestro mi guardò torvo. "Dovevo farti diventare un guerriero, non una balia..." Poi rise "Anche se con quel vestito sembri così innocua e delicata.." Strizzandomi l'occhio. Alzai gli occhi al cielo, divertita. Una vicina, nota sarta, me lo aveva regalato apposta per la festa, il tessuto era semplice, ma era il più bello che avessi mai indossato. "Va bene, va bene... Vado.." Esclamai, esasperata. Attraversai la piazza festosa, lanciando una rapida occhiata alle coppie che ballavano su allegre note. Sorrisi appena, per poi voltare la testa verso la bancarella che vendeva il dolce al miele che adoravo. Lui volteggiava con una bellissima e leggiadra fanciulla dai capelli di un rosso vivace ed intrigante. Acquistai felice il mio tortino, e mi misi in un angolo a mangiarlo, mentre la mia mente vagava lontano. Era davvero buonissimo, uno dei pochi dolci che apprezzassi, ma a mangiarlo ero davvero un disastro. Mai una volta che riuscissi a non sporcarmi col ripieno di miele. Mentre lottavo con la piccola sfoglia, cercando se non di mangiare decentemente, almeno di non sporcare il vestito nuovo, quando una voce alle mie spalle mi fece sussultare. "Che ci fai qui tutta sola?" Dolcemente. Lo maledissi immediatamente, ma il boccone che avevo addentato mi impediva di parlare, così lo sentii girarmi attorno e sedersi sulla panca davanti a me. "Clio!" Esclamò, palesemente sorpreso, per poi sorridere, divertito, rendendosi conto che stavo litigando con il tortino che minacciava di sbriciolarsi e far colare il ripieno. Lo guardai torva, e finalmente riuscii a parlare. "Perché, chi ti aspettavi?" prendendo delicatamente (o provandoci, almeno) l'ultimo pezzettino. "Non ti facevo così golosa.." divertito "Diamine, quasi non ti riconoscevo vestita così...". Gli feci cenno di aspettare, mentre finivo il mio tortino, per poi pulirmi le mani col fazzoletto che, incredibilmente, non avevo dimenticato. "Non lo sai che non si fissa una ragazza mentre mangia? Specie se rischia costantemente di sbrodolarsi.. " sorrisi. Lui si limitò a scuotere la testa. "Non mi hai risposto" guardandomi negli occhi. "A che?" "Cosa ci fai qui tutta sola?" "Non si vede? Stavo gustando un ottimo tortino.." sorrisi "Tu piuttosto, hai lasciato sola la tua ballerina?". "Chi?" sorpreso. "La ragazza con cui ballavi prima.. chi se no?" scuotendo la testa. "Ah.. beh, quel ballo è finito.." poi mi guardò e sorrise "Tu non balli?". Sgranai gli occhi "Io? Ho davvero l'aria di una che balla? Andiamo.." divertita. "Vuoi dire che non hai mai ballato? Questa è bella.." ridendo appena. "No.. io.. ballare non fa per me, ecco..". Lui sorrise, si alzò e mi porse la mano. "Come puoi saperlo? Potresti darmi una possibilità.. Concedimi un ballo e magari riuscirò a farti cambiare idea..". Scossi la testa "Tu sei tutto matto.. io.. non so ballare... davvero..". "Non importa, ci sono io.." dolcemente "Fidati di me..". "Oh, allora sto fresca.." esclamai divertita. Sapevo di non poter andare, mi avrebbe vista goffa, impacciata, maldestra, come potevo competere con la ragazza dai capelli rossi? Avevo imparato ad essere marziale non leggiadra. Mi avrebbe tenuta tra le braccia, però, pensai, e probabilmente non avrei avuto un'altra occasione. Così, posai la mia mano sulla sua e mi alzai sebbene titubante. Lui sorrise e mi portò con sé. E ballando (in qualche modo) sulle note allegre della festa, lasciando che lui mi conducesse, dimenticai tutte le mie paure e sorrisi, felice sperando di poter rivivere quell'istante all'infinito. Sorrisi, mentre quel lontano ricordo si fece strada nei miei ricordi. Il mio unico ballo. Ah, Clio.. devi piantarla.. "Giusto.." rispondendo alle parole di Barbaleone di poco prima, andiamo a cercare qualcosa da mangiare. Poi mi voltai verso lady Yolanda. "Sono lieta che vi piaccia.. chissà, magari una volta tornata da vostro padre avrete anche qualche bel ricordo dei terribili pirati.." risi appena. |
15-09-2014, 17.13.33 | #1537 |
Cittadino di Camelot
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Fui destata da una voce, era la sentinella..Terra!!!
Ad un tratto vidi sotto di noi della terra prendere sempre più forma...era una isola e si notava un castello. Ma dove eravamo capitati? Scossi il capo...ero inquieta..i suoi uomini dicevano lui era preoccupato per la mia incolumità, mi voltai verso lui senza dire nulla..già..forse sarebbe stata la ultima volta lo avrei visto appena arrivata, non volevo dargli la preoccupazione di occuparsi di me..il fatto non sapeva che ero bravissima a badare a me stessa e non temevo nulla..avrei preferito una vita pericolosa e libera con loro che una vita in solitudine e tra quattro mura. Se era una isola abitata, visto vi era un castello, potevo trovare una nuova vita laggiù..senza dare disturbo a nessuno, avevo la mia sacca con me e avevo portato pure dei soldi..mi sarei pagata una locanda e avrei dimenticato le mie origini..per fortuna mi avevano insegnato pure i mestieri. "Dove siamo?" chiesi poi a uno dei uomini che stava passando.
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15-09-2014, 17.44.20 | #1538 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Tra le alte e grigie nuvole apparve l'isolotto.
Era fatto di granito, col suo castello che si ergeva come se volesse toccare il cielo ed il piccolo borgo arroccato ed addormentato ai suoi piedi. Il mare era ancora calmo, nonostante una tempesta sembrava farsi annunciare dai grandi ed inquieti banchi nuvolosi che si addensavano all'orizzonte. “E' il nostro covo...” disse Lainos ad Altea “... è casa...” sorridendole. Cominciarono allora le manovre per l'atterraggio della Santa Caterina. Lo straordinario vascello cominciò a scendere appena arrivato ad un paio di leghe dall'isolotto, in modo da potersi calare direttamente nel molo adiacente la fortezza. E nel vederlo arrivare sull'isolotto, dove tutti festeggiavano, scoppiò una felice baraonda. Tutti cominciarono ad indicare la Santa Caterina ed a chiamarla come fanno i bambini davanti ad un gioco atteso da tempo. Matiz, appollaiata su uno dei ponticelli, nel vedere la Santa Caterina si alzò rapida in volo, sotto lo sguardo sognante di Cid. “Ecco di ritorno il vascello...” fece Barbaleone che se ne stava accanto a Clio “... beh, magari ci offriranno loro da bere e da mangiare, no?” Fissando poi malizioso la ragazza. “Dopotutto, ho sentito dire, tu sei molto amica del suo capitano... oppure sbaglio?” Rise forte. “E' meraviglioso...” sospirando Yolanda nel vederlo arrivare “... oh, questo narrerò di questi giorni... anzi... questo sognerò quando sarò tornata a casa...”
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15-09-2014, 17.54.03 | #1539 |
Cittadino di Camelot
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Era la loro casa..in che senso? Rimasi sorpresa a quelle parole..e quel castello.
Il vascello iniziò a scendere lentamente e mi tenni forte al parapetto finchè approdammo ma ciò che più mi stupiva era la gente festante..come fosse tornato a casa un familiare atteso erano li a dargli il benvenuto. Era meglio non fare domande..la mia vita già era stata abbastanza scossa, ma ora dovevo pormi altri dubbi. Mi avvicinai agli uomini e andai verso Irko, non sapevo il motivo ma lo vedevo il mio punto di riferimento.."Siamo arrivati messer Irko? Uno degli uomini mi ha detto questa è la vostra roccaforte praticamente..". Non aggiunsi altro, avevo capito dovevo stare al mio posto..anzi nel posto che non era mio.
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15-09-2014, 18.02.21 | #1540 |
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Mi voltai e trattenni il fiato nel veder tornare il vascello.
Yolanda aveva ragione, era davvero maestoso e affascinante. "Allora ce l'hanno fatta.." mormorai appena. "Eh, milady.." ad alta voce "Non possiamo competere con quella nave nei vostri sogni, ahimè.." sorrisi. Alzai gli occhi su Barbaleone, con lo sguardo fermo, gelido e implacabile. "Attento a come parli, vecchio mio.." tagliente, con gli occhi nei suoi per un momento, ma poi tornai a sorridere. "Beh, in effetti potrebbero offrirci da bere coi nostri soldi.. sarebbero ben spesi.. ma ne dubito... anche se, beh, sono tornati... questo dovrebbe significare che hanno portato a termine la missione, qualunque essa fosse.. e chissà, magari sono di buon umore e offrono da bere a tutti.." sorrisi per poi guardare Cid. "Hai visto, sono tornati.." strizzando l'occhio al ragazzino. |
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