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03-01-2013, 19.39.33 | #1541 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 24-07-2011
Messaggi: 12,963
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Osservai il viso disperato di mio padre, ma mi voltai per non farmi influenzare e ribattei allo spagnolo.."Ostaggio ovvio, non posso accusarmi di un crimine che non ho commesso, come non ha commesso nessuno di questa gente..ma siete in errore" il mio sguardo fisso sul suo "nessun tributo di sangue qui a Las Baias..i patti erano chiari. Avete chiesto dei soldi, noi li abbiamo raccimolati, e voi avete detto che non bastavano ma avreste preso degli ostaggi eccomi qui..potete pure vendermi al mercato degli schiavi ma non poserete un dito su questa gente innocente...se siete uomo di parola!".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
03-01-2013, 20.34.38 | #1542 |
Disattivato
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Residenza: Mediolanvm
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Guardai il mare inorridita a quello spettacolo, e il cuore cominciò a battere forte pensando che tra quegli uomini poteva esserci Ankaru.
Scrutai il mare, Noel era stretta a me. Non potevo lasciarla, nemmeno per cercare la donna. Così, mi voltai. Davanti a me, degli uomini dal volto dipinto ci guardavano minacciosi. Noel si strinse a me, senza dire una parola. ".. Vi prego, cerchiamo solo un riparo..." Sussurrai timidamente. Chiusi gli occhi per un breve istante, quel tanto che bastava a ricacciare nel profondo le lacrime di stizza e disperazione. Dalla padella alla brace,Clio... Come al solito.. Presi in braccio Noel, lei non si oppose, la strinsi a me come se qualcuno potesse portarmela via da un momento all'altro. Stavo per dire qualcos'altro, senza sapere bene cosa, quando mi chiesi se quegli strani uomini conoscessero la mia lingua. Così mi limitai a guardarli con uno sguardo che chiedeva pietà e clemenza. Mi strinsi a Noel : "... Andrà tutto bene, Noel, sta tranquilla...". Ma, per tranquillizzare me stessa e i miei timori, non erano sufficienti quelle rassicuranti parole. |
03-01-2013, 21.49.04 | #1543 |
Cittadino di Camelot
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Il volto di Storm era teso e io ero disperata.....quando si dice che non puo' far piu' buio di mezzanotte......urla e schiamazzi gente che fuggiva arraffando tutto cio' che poteva, non mi sembrva ci fossero stati incendi o altro....eppure erano tutti impazziti, sino a quando gentilmente Storm fermo' qualcuno e anche noi avemmo la bella notizia....gli Spagnoli...avevano attaccato Las Baias, mi vennero in mente le parole del l'uomo che ci aveva accompagnato li' con la sua barca....noi eravamo su un'isola...che problemi avremmo avuto.......e mentre ero strattonata...." Storm, questa disgrazia e devo dire che in questi posti non si vive sogni leggeri....puo' esserci di aiuto, tutti scappano e dovremmo farlo anche noi...e Ingrid potremmo portarla via con noi, infondo lei sa' di essere stata acquistata dall' Oste, quindi e' un essere spregevole, e poi stara' correndo ai ripari anche lei....accidenti, ci travolgeranno se continueremo a stare fermi........Las Baias......mio padre era li'.....chissa' se almeno lui e' riuscito a trovare riparo..."....intanto vidi sulla scala che portava alle stanze Ingrid........" Storm che dite...rapirla e' l'unica cosa da fare ?..."....
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04-01-2013, 02.07.40 | #1544 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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L'aria del mattino era asciutta e le palme del giardino ondeggiavano, lente, al tenero soffio di un vento di mare.
Il Sole si sposava alla perfezione sul bianco che rivestiva i muri della villa, diffondendo ovunque un luminoso alone che sembrava quasi animare i vivi colori delle piante tropicali. Fhael si voltò verso Cheyenne ed un sorriso sfiorò il suo volto. “In verità” disse il portoghese “non stavo andando via. Non potrei farlo senza avervi salutata prima. Ho acquistato un battello e volevo controllare che tutto fosse in ordine a bordo. Ma sarei comunque tornato qui... per salutarvi.” Con un gesto delicato le accomodò una ciocca di capelli che ribelli scendevano lungo il volto. “Io sono molto felice di ciò che avete detto, ma ora dovete concedere la vostra fiducia anche al colonnello, visto che siete sua nipote.” Sorrise nuovamente. “Vi farebbe dunque così piacere se restassi ancora per una sera? Allora si, resterò.” Mostrò un lieve inchino. “A stasera allora.” E si recò verso il porto. Nel frattempo nella villa si preparava il tutto per la festa della sera. Il colonnello aveva fatto arrivare un magnifico abito rosso porpora, con mantellina di madreperla e ricami di seta greca. Uno scialle di pizzo tinto con un pallido lavanda, accompagnato con un ombrellino alla moda di Barcellona, completavano quel prezioso vestito. Una servitrice aiutò Cheyenne ad indossarlo e tutti gli invitati, vedendola scendere nel giardino illuminato a festa, restarono incantati dalla sua esotica bellezza. Alcuni musicista ingentilivano la festa con la loro musica. Si aprirono così le danze. C'erano molti invitati, tra cui militari, uomini politici e d'affari. Ma di Fhael nemmeno l'ombra. Il colonnello chiese a Cheyenne di ballare. “Sei bellissima...” fissandola “... sei la pietra più preziosa di questa festa. La più preziosa di questa terra.” L'abito di Cheyenne sfavillava tra le luci colorate, le note e le danze di quella festa. “Ora però” continuò il colonnello “dovrai perdonare questo vecchio che non può chiedere troppo al suo modo di ballare.” Rise. “E poi non vorrei attirarmi l'antipatia dei tanti giovanotti che bramano un ballo con te, mia cara.” Cominciò così un altro ballo e qualcuno sfiorò la mano di Cheyenne. “Siete uno splendore...” sussurrò Fhael “... posso avere l'onore di questo ballo?”
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04-01-2013, 02.17.58 | #1545 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Storm annuì.
“Avete ragione...” disse ad Elisabeth. La prese per mano e facendosi spazio tra la folla impazzita, a fatica riuscirono ad arrivare alle scale che davano sulla stanza di Ingrid. I due salirono e approfittando del clamore generale, entrarono nella stanza. Qui Ingrid era seduta sul letto. “Cosa volete?” Fissandoli impaurita. “Non sentite fuori?” Indicando l'esterno Storm. “Sta succedendo il finimondo e vogliamo portarvi in salvo.” “Dove?” Scossa Ingrid. “Io non vi conosco!” “In verità” sarcastico il contrabbandiere “voi non conoscete più nessuno... dunque uno vale l'altro.” E con energia prese la donna sulle spalle, incurante delle sue proteste e delle sue resistenze. “Presto, usciamo!” Disse poi ad Elisabeth. Così ritornarono in strada. Ma mentre attraversavano uno stretto vicoletto, da una casa in fiamme si staccarono alcune tegole ed una di queste colpì Ingrid alla testa, facendole perdere conoscenza. “Forse è meglio così...” mormorò Storm “... ora dormirà e non farà più tante storie. Presto, ora dobbiamo raggiungere il porto!” Fissando Elisabeth.
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04-01-2013, 02.25.06 | #1546 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Alvaro fissò Altea.
La ragazza appariva decisa e non tradiva alcuna debolezza. “E sia.” Disse il comandante spagnolo. “Faremo così. Prenderemo i Fiorini d'oro che avete raccolto e voi, in qualità di ostaggio, completerete la parte mancante del tributo.” “Noi non pagheremo il riscatto che chiedete aggiungendo la vita di questa ragazza!” Intervenne Philip. “Non vedo altre possibilità per voi.” Fissandolo il militare. “No, Altea!” Gridò il padre della ragazza. “Io non lo permetterò! Piuttosto mi farò uccidere!” “Un momento!” All'improvviso una voce. “Voi non prenderete altre vite qui a Las Baias!” Era Lin, il maestro di Altea. “Noi non lo permetteremo!” Avvicinandosi poi al comandante spagnolo con aria di sfida.
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04-01-2013, 02.36.17 | #1547 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Quegli indigeni dai volti dipinti fissavano con aria inquietante Clio e la piccola Noel.
La spiaggia era bianca, quasi immacolata, e i suoi granelli di sabbia sembravano confondersi con le spumose onde che giungevano a morire su quella riva. L'acqua era trasparente e solo tinta da un vago azzurro, leggero e luminoso, per effetto dell'alto Sole del mattino. Uno degli indigeni cominciò poi a dire qualcosa, ma erano dei suoni incomprensibili per la ragazza inglese. Altri allora presero a parlare in quell'oscuro idioma, senza che nulla potesse comprendersi. Poi, ad un tratto, uno di quelli che erano rimasti in silenzio fino a quel momento, fece qualche passo verso Clio e la bambina. “Tu conoscere lingua di Inokupetè...” disse alla ragazza “... tu avere suo stesso linguaggio... e poi tu assomigliare molto a donna dei suoi disegni.”
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04-01-2013, 15.04.13 | #1548 |
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Iniziò un tafferuglio..ovviamente, e me lo aspettavo, mio padre e sir Philip si ribellarono..quando una voce familiare si fece sentire alle mie spalle e mi voltai di scatto incredula..era il maestro Lin.
Era vivo, credevo fosse morto sotto le macerie delle prigioni, non lo avevo mai visto con quella espressione battagliera ma ricordai le parole di Wesl.. era irruento nelle parole, per una attimo temetti per lui. Il maestro era vicino al comandante Alvaro con tono di sfida e cercai di allontanarlo "Maestro Lin..cosa proponete, cosa dobbiamo fare per salvarci tutti? Ormai è tutto pattuito, e poi sono certa che riuscirete a liberarmi, è l'unica salvezza per Las Baias e il suo popolo".
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04-01-2013, 15.58.48 | #1549 |
Cittadino di Camelot
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Mi voltai e scoprii che a parlare era Fhael. Accettai il suo invito con un inchino.
"Per un momento ho temuto che non foste venuto, non vedendovi subito. Ma ora sono felice di ballare con voi. Dopo tutto quello che abbiamo passato direi che ce lo siamo meritato." Continuammo a parlare volteggiando tra gli altri ospiti. "Dunque domani é il giorno della vostra partenza, e del nostro addio...Promettetemi che tornerete, di tanto in tanto, tra un viaggio e l'altro, siete.."dissi dopo una lieve interruzione"..il mio unico amico..." Nel frattempo la musica era terminata e fui invitata a ballare da un giovane. Esitai sperando che Fhael si opponesse invitandomi nuovamente a ballare, ma non fu così. Il portoghese si allontanò dalla pista da ballo e lo persi di vista. Ero intenzionata a far passare il più in fretta possibile quel ballo e andare alla ricerca di Fhael ma il giovane si rivelò molto simpatico e fu un piacere danzare con lui. Ballai ancora con lui e poi con molti altri presenti senza mai intravedere Fhael. L'orchesta fece poi una pausa e tutti gli invitati si spostarono nella sala adiacente in cui erano posto numerose tavole imbandite di cibi e bevande. Il giovane col quale avevo ballato due volte mi si avvicinò porgendomi una coppa di vino. "Grazie" dissi con un sorriso avvicinando il bicchiere alle labbra. "Siete molto gentile signore, ma posso sapere il vostro nome?"
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[I][COLOR="Indigo"]Follow Your Heart But Don't Lose Your Head[/COLOR][/I] |
04-01-2013, 18.21.07 | #1550 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Mi chiamo Carlos Mendieta...” disse il giovane a Cheyenne “... sono un sottotenente a Minisclosa...” poi continuò a parlare ma in quel momento Cheyenne vide Fhael passeggiare da solo in giardino, fra le palme e allora la ragazza non sentì più nulla di quello che diceva il giovane Mendieta.
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