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15-05-2018, 04.13.56 | #1581 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 30-12-2014
Residenza: Messina
Messaggi: 19,832
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Scossi la testa con gli occhi al cielo, mentre letteralmente mi trascinava fuori.
Il cielo era meraviglioso, pieno di stelle scintillanti ed il bosco avvolto nell'ombra. "Sì, spero di sì..." sorridendogli felice alle sue parole. Suonava già bene così, a parole, una volta fatto sarebbe stato ancora più bello. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
15-05-2018, 04.26.00 | #1582 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Corsero nel buio, fra le ombre e sotto stelle mirabolanti tanto splendevano.
Fra faggi, olmi, querce secolari, cespugli di bacche selvatiche, platani ed eriche sbocciate. Corsero al pallore lunare e sospinti da una lieve brezza sognante. Corsero mano nella mano Gwen ed Elv, fino ad un piccolo villaggio, fatto di casupole addossate, un mulino cigolante ed una chiesetta al centro. Quel luogo pareva assopito, addormentato, quasi vittima di un incanto. “Qui troveremo qualcuno disposto a sposarci.” Disse entusiasta come un bambino Elv.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
15-05-2018, 04.26.27 | #1583 |
Disattivato
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I pensieri del ragazzo erano chiari e limpidi nella mia mente.
E più lì sentivo, più mi attraversavano, più rimbombavano in me, più mi eccitavano. Quegli occhioni erano così dolci, così innocenti e insieme così colmi di perversione. Oh potevo vederli i suoi pensieri immorali e sporchi, come solo quella stanza voluttuosa poteva essere. Lo guardavo con uno sguardo malizioso, determinato, quasi perfido. Era così eccitato il piccolo, così allo stremo. Lo avevo lasciato volutamente al limite, era troppo eccitante vederlo impazzire in quel modo. Eravamo tutti sul filo del rasoio. Io avevo Aegos che continuava a farmi impazzire, andare fuori di testa, gemere in modo incontrollato. Ero al limite, non capivo più niente. Ma non ebbi nemmeno il tempo di riprendermi che il mio signore bloccò il tempo, lo spazio, ed ogni cosa intorno a me. I due servi erano come immobilizzati, e lui mi chiamava dallo specchio. Allora mi voltai verso di lui, mi alzai, e raggiunsi lo specchio, nuda, calda e vogliosa com’ero. “Il mio signore ha gradito la vista?” con tono malizioso “Potrei fare di meglio con voi, sapete?” Con un lampo intenso e perverso nello sguardo. |
15-05-2018, 04.34.40 | #1584 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Un volto apparve tra i fumi scintillanti nello specchio, tra quei bagliori sinistri, dove si rifletteva l'immagine sensuale di Lys tutta nuda.
Vide quel volto, quegli occhi guardarla tutta, ovunque. Quello sguardo scivolò lascivo sul corpo sudato di lei, facendola sentire sporca, sudicia, sozza. E lo era davvero. “Ho visto...” disse la voce virile nello specchio “... sei brava... molto brava... dimmi... sono stato magnanimo? I tuoi servi stanno facendo il loro dovere? Stanno soddisfando la padrona?” Gettando uno sguardo sui due servitori nudi ed eccitati nel loro essere immobili.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 15-05-2018 alle ore 04.39.46. |
15-05-2018, 04.38.25 | #1585 |
Cittadino di Camelot
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Corremmo freneticamente nel bosco, con i profumi di erbe e piante che si mischiavano fra loro.
Ad un tratto arrivammo in un piccolo villaggio che sembrava uscito da una fiaba, pur in quella notte ombrosa e spettrale. Risi più che altro al suo entusiasmo, che sembrava quello di un ragazzino con un nuovo gioco. "Chissà dove siamo..." guardandomi intorno curiosa. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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15-05-2018, 05.03.16 | #1586 |
Disattivato
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Era lì, che mi guardava, tutta.
Oh come adoravo il suo sguardo su di me, così penetrante. Lui non aveva bisogno di essere lì davvero per eccitarmi, bastava il suo sguardo, la sua voce, e io andavo completamente fuori di testa, perdevo ogni controllo, ogni freno. Quello sguardo era come una lunga ed eterna carezza che faceva bollire il mio corpo, ne aumentava la temperatura a livelli impressionanti, lo faceva sentire sempre più voglioso, voluttuoso... sempre più suo. Oh si, perché i miei servi non erano che un regalo del mio padrone, un regalo per il mio piacere, perché il mio padrone ha molto a cuore il mio piacere. Come mi fa morire quando è lui stesso a darmelo, con quella maestria che nessun altro ha. La sua voce dall’accento straniero mi fa venire la pelle d’oca, era come se una melodia unica e solo nostra si fosse sprigionata nell’aria, rendendo ogni cosa più oscura e perversa. Perché non c’erano limiti per noi, non esisteva nessun vincolo che poteva legare i comuni mortali. Noi eravamo anime che bruciano nelle fiamme, giorno dopo giorno come fossero calde acque termali capaci di rinvigorire la mente. Nessuno era come lui, e io sapevo che il mio padrone poteva avere tutte le donne del mondo, perché nessuno avrebbe mai potuto resistergli, ma sapevo anche che nessuna l’avrebbe servito fedelmente come me, nessuna avrebbe potuto covare dentro di lei una tale perversione. Potevano provarci, certo, ma non ci sarebbero mai riuscite, perché io sola ero scevra da ogni limite imposto da questo mondo fatto di catene, io sola, che non ho nulla di buono, puro, luminoso o pulito in me. Io che sono l’oscurità pura, la lussuria senza freni, io che sono quella parte nascosta di se che ognuno di voi tiene nascosta. Lasciatela libera, e sarà come me, oh si.. Quello sguardo, oh come mi fa sentire quello sguardo, nient’altro al mondo mi fa sentire così, quel senso di possesso assoluto, di devozione infinita. Mi illuminai, aveva detto che ero brava, che ero davvero brava . Allora perché era ancora dentro lo specchio e non lì con le sue ma i addosso a me? Oh come mi mancavano le sue mani, mi mancavano da morire, nessun uomo poteva competere, nessun servo sarebbe mai stato all’altezza del mio padrone. Lo guardai con un sorrisetto malizioso a quelle parole. “Il mio signore è sempre magnanimo con me....” sussurrai, con. I è calda e voluttuosa, avvicinandomi ancora di più allo specchio, arrivando quasi a toccarlo. “I miei servi?” Sussurro, con aria di sufficienza “oh, loro fanno del loro meglio, dopotutto lì avete scelti incredibilmente bene, sapete?” Con un sorrisetto malizioso, sempre fissando quegli occhi intensi nello specchio. “E ottengono anche discreti risultati...” con voce calda e sensuale, portando una mano tra le mie gambe, dove ero più calda e decisamente bagnata, fradicia a dirla tutta in quel momento, considerando che ogni tipo di liquido si era riversato sul viso di Aegos poco prima, ancora gemevo al ricordo di quella perversione. ”Vedete?” Mostrandogli la mano fradicia con un sorriso compiaciuto. “Ma sono solo dei servi,....” guardandolo persa e vogliosa “Nulla a che vedere con il piacere immenso che potrebbe donarmi il mio signore, se mi ritenesse degna!” Con un sorriso voglioso e malizioso “Oh piacere che potrei contraccambiare con gli interessi...” ormai folle di desiderio. È lui lo sapeva, lo sapeva che nessun’altra avrebbe potuto soddisfarlo come me... |
15-05-2018, 16.45.14 | #1587 |
Cittadino di Camelot
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Sapevo che le mie nuove provocazioni non sarebbero cadute nel vuoto, erano i suoi occhi a dirmelo.
I suoi occhi che da una vita mi seguivano adesso mi parlavano ben più delle parole. Brillavano nel buio, mostrando la folle passione che alimentava il Barone, sempre più in difficoltà. Sapevo che non sarebbe rimasto fermo ancora a lungo, sapevo che mi avrebbe ascoltata e presa per il suo piacere. Questo mi aspettavo mentre mi portava tra sue le braccia fino al grande letto, mentre mi faceva stendere e io ancora più gli offrivo il mio corpo. Guardai la sua testa immergersi tra le mie gambe e chiusi gli occhi, deliziata. Mi assoggettai alle tenebre, la mancanza di luce che riusciva ad espandere ancora più le sensazioni che provavo, che mi faceva provare. Mi smarrii, perdendo il contatto con la realtà, in un mondo buio dove padroneggiava la lussuria. Inneggiai a Lui, alla delizia che mi dava, al suo ardore, alle sue labbra generose che non avevano pace. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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It is saying that if you really desire something from the heart ... then the whole universe will work towards getting you that Dacey "Karishma" Starklan |
15-05-2018, 17.04.59 | #1588 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il villaggio era isolato, silenzioso, addormentato, quasi incantato.
“Non ne ho idea...” disse Elv guardandosi intorno “... è un villaggio come tanti... forse neanche ha un nome,o magari non lo conosce nessuno...” sorridendo poi a Gwen “... che importa dove siamo? Siamo insieme e dopo stanotte lo saremo per sempre.” Baciandola piano. “Vieni, cerchiamo qualcuno che possa sposarci.” La prese per mano e si immersero nelle strette stradine di quel luogo. Ad un tratto udirono un rumore. Come se qualcuno camminasse a fatica, portandosi dietro qualcosa di pesante. Dacey era persa. Persa nella penombra della stanza, tra i giochi di chiaroscuro della candela e del buio penetrante dalla finestra. Tra le lenzuola calde, i suoi gemiti, la foga del barone nell'assaporare ciò che lei custodiva fra le gambe. Sentiva la bocca e la lingua di quell'uomo invaderla nell'intimo, nel profondo, in un abisso di piacere proibito, immorale, infimo, ma assolutamente meraviglioso. Allora lui alzò la testa, la guardò con una luce viva e sinistra in quegli occhi vermigli. Afferrò le sua gambe portandola brutalmente verso di lui, contro il suo bacino. Un attimo dopo la penetrò, invadendo non solo il suo corpo, ma anche la sua anima. Iniziò una danza fatta di istinti, di desiderio, di lussuria, primordiale, sfrenata, travolgente, infaticabile. Con passione, con impeto Minsk possedeva Dacey tenendola per le cosce divaricate, facendola sussultare, gemere, gridare. I loro corpi nudi ed ormai sudati, fra quelle lenzuola ardenti, in una notte maledetta e perduta.
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15-05-2018, 17.12.13 | #1589 |
Cittadino di Camelot
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Tutto era silenzio, incanto e mistero.
Sorrisi ad Elv,che era sempre più entusiasta a quella prospettiva. Poi risposi al suo bacio con una carezza sul suo viso, prima di aggirarci fra le stradine del villaggio. Poi mi voltai. "C'è qualcuno..." vagando con lo sguardo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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15-05-2018, 17.17.58 | #1590 |
Cittadino di Camelot
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Arrivai alla torre ma non vi era nessuno e guardai l'anziano.. Aveva detto sua moglie stava pulendo.. Era affollato quel Palazzo.. "Non vi è nessuno.. Forse mi sono sbagliata io.. Aspetterò ancora un po' la notte sta per finire.. Forse ho sbagliato posto?" perplessa.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
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