01-05-2014, 02.25.16 | #1601 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
“In tutta sincerità” disse Guisgard ad Altea “non capisco in che modo possano servire questi flauti contro quell'animale.”
“Te lo dico io come...” intervenne Aust divertito “... il nostro Mime vuol fare come il pifferaio magico di Hamelin... suonare il flauto e portarsi dietro la bestia come un docile animale addomesticato!” “Invece servirà e come il flauto!” Sbottò il beone. “Si, certo!” Sarcastico Aust. “Credo tu sia un po' confuso, amico mio.” Sorridendo Guisgard. “Vi farò ricredere!” Scuotendo il capo Mime. “Il flauto sarà decisivo per sconfiggere la bestia!” “Non vedo come.” Guardandolo Guisgard. “Perchè la bestia obbedisce proprio ad un suono simile al fischio di un flauto!” Esclamò il beone. “Questo è davvero suonato!” Rivolgendosi Aust a Guisgard e ridendo forte.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
01-05-2014, 02.33.37 | #1602 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 29-06-2013
Residenza: Zurigo
Messaggi: 450
|
A quelle parole il mio animo e il mio cuore ritrovarono leggerezza e coraggio.
L’ anziana ed indovina zingara ci salutò e si allontanò da noi. “Aspettate…..aspettate!” dissi ad alta voce raggiungendola. Gli diedi dieci Taddei d’ oro, la ringraziai, la benedissi e la salutai. “Allora?.....Cosa facciamo ora?.....Quali sono i vostri piani?” domandai a Sir Riccardo quando tornai da lui.
__________________
Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
01-05-2014, 12.12.14 | #1603 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 24-07-2011
Messaggi: 12,963
|
Riflettevo e riflettevo...i due cavalieri non credevano a ciò che Mime stesse dicendo ma io avevo dei dubbi ultimamente su questi fatti.Presi dalla sacca delle monete e le consegnai al rigattiere..."Va bene, io ne compero uno, d'altronde si è provato ogni sorta di trappola e ha non funzionato e magari i veri segreti si celano nelle piccole cose che sembrano inutili".
Misi il flauto nella sacca e mi rivolsi ai tre uomini..."Se la teoria di Mime fosse vera significherebbe che quell'animale opera si per mano di qualcuno e forse non di una strega...ma di un uomo e sia addestrato quindi in base a quel fischio a colpire dove decide lui, quando e chi vuole lui" guardai la foresta "Ed è un dubbio che, ultimamente, ho avuto, che quel animale non sia opera di un maleficio e forse ho pure avuto la prova". Infatti l'amuleto non lo aveva diminuito di forza e vigore..."Cavalieri, vi consiglio di munirvi di qualsiasi cosa per sconfiggere quella belva, ma non sono io ad obbligarvi a prendere quei flauti, ovvio." Salii in groppa a Cruz e mi ammorbidii leggermente, forse ero troppo dura..."Ditemi...volete soggiornare a Solpacus? Io fino ad ieri ero in una locanda ma per motivi molto lunghi da spiegare ora soggiorno in quel castello laggiù e presumo la mia camera sia libera.." e indicai l'austero maniero che svettava in mezzo alla foresta..."Oppure potrei chiedere a Lady Gertrude di ospitarvi visto siamo in una zona giusta, ovvero proprio in mezzo alla foresta, ma è molto rigida e molto cattolica e tiene un tenore di vita molto riservato...uno di voi due dovrebbe fingersi di essere un mio cugino proveniente da Capomazda e mandato da mio fratello Andrew, cosi spiegherei pure la mia fuga dal castello e mi risparmierei pure una bella romanzina" e questa volta sorrisi io.."A voi la decisione..in qualsiasi modo, il Signore vi benedica e vi porti alla vittoria su quell' essere diabolico". Il sole era alto, si era fatto tardi...che scusante avrei trovato a lady Gertrude? Qualcosa avrei inventato, anche se Andrew aveva detto ero libera di uscire, ma era ora di pranzo, non potevo trasgredire...guardai i due cavalieri di cui ancora ignoravo i nomi e aspettai risposta prima di andarmene.
__________________
"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea Ultima modifica di Altea : 01-05-2014 alle ore 15.26.56. |
01-05-2014, 19.06.45 | #1604 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 12-11-2008
Residenza: catania
Messaggi: 3,453
|
Flees e Daizer incominciarono a fare "amicizia" ...mentre io continuavo a stare seduta sul tronco con il viso tra le mani.....mi venne in mente che forse Isolde ci stava obbligando a portare con noi suo figlio ...per tenerlo lontano dal Bosco....forse..con lei era tutto un'imprevisto.....Mi alzai di scatto......" Basta ora basta......sembrate due ragazzini che si stanno contendendo il più grande pezzo di torta........Flees...sei il figlio di mia sorella, ma finchè stai con me ha nessun valore tranne quello di essere mio nipote.....quindi rigate dritto e fate meno il buffone...o vado a far visita a vostra madre in men che non si dica.......Daizer.....delle signorine hanno distolto la tua attenzione.....Sai io vedo e se posso provvedo...maritino caro......." Stava calando la sera......ma dovevamo fare strada....." So che non manterremo la promessa a Don Auster.....ma Isolde non credo che abbia voglia di incontrarlo......di contro mi ha ricordato che il Borgomastro.....mi ha chiesto di riunire delle ossa perchè si possa tornare alla luce.....e io sono ancora qui.....a girarmi i pollici....e a non concludere nulla.......e a sentire voi litigare..........Il Borgo di Leiman.....Daizer....dobbiamo raggiungerlo ed e' lì che troveremo il cimitero....spero di essere all'altezza di poter riuscire in questo.........".......Era uno di quei momenti in cui sai...di aver trovato l'oro.....ma che in realtà non sapevi dove lo avevi nascosto..........Guardai Daizer...per alcuni momenti e mi sembrò di aver trovato ciò che cercavo......"......Forse siamo tutti stanchi ci dobbiamo affidare al Bosco..per poter riposare alcune ore...
|
02-05-2014, 01.48.47 | #1605 |
Disattivato
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
|
Annuii mestamente a Nestos "Non è colpa tua, so che hai fatto il possibile.." dissi, con un filo di voce "E' mia.. è morto per proteggermi.." mentre le lacrime affioravano dai miei occhi, senza che le fermassi.
Raggiunsi Vortex e gli altri al capezzale, e restai in silenzio insieme a loro, osservando la sagoma avvolta nel sudario. "Saluta Kastor e gli altri, fratello.." mormorai, tra le lacrime "tienici un posto accanto a voi, perché vi raggiungeremo presto...". Sapevo che prima o poi sarebbe successo ma: accidenti che male! Io ero poco più che una bambina e anche quelli della mia età erano grandi il doppio di me. Ero una femmina, quello non era il mio posto, non facevano che ripeterlo o dimostrarlo con i loro atteggiamenti. Camminai mesta verso il campo di addestramento. Bella figura che avevo fatto, pensai. Fanrotter mi aveva preso in piena faccia, e io ero caduta lunga distesa in un sol colpo. Probabilmente avevo rotto il naso, ma una volta compreso che riuscivo a respirare senza dolore, la paura era scomparsa. Era solo un pugno, continuavo a pensare, la prossima volta vedi come stai chiusa. Giunsi così dove gli altri ragazzi continuavano il loro allenamento di atletica pesante, come sempre. Si voltarono verso di me, sembravano sorpresi. Avevo la tunica, i calzoni, perfino gli stivali sporchi di sangue. La fontana a cui mi ero lavata la faccia insanguinata non era vicinissima. Li osservai attentamente. Cosa pensavano, che sarei corsa strillando da mio padre come una femminuccia? Il mio corpo poteva anche essere più debole del loro, ma la mia volontà era salda come una roccia. Il maestro mi si avvicinò "Stai bene piccola?". Gli lanciai un'occhiataccia "Se non volevo farmi male, avrei scelto il ricamo non la spada.." tagliai corto. Cercai con lo sguardo Fanrotter: stava combattendo con Scotir: il terrore di tutti i ragazzi, rimediavano sempre qualche livido quando si allenavano con lui. Ma io no. Non aveva mai osato colpirmi con violenza, ma era fin troppo moderato. Mi trattava con sufficienza, fermava il colpo a venti centimetri, dimezzava la velocità, come se sprecasse il suo tempo con me, come se non fossi degna di combattere con lui. E mi faceva imbestialire! Era più grande di me e lo ammiravo, era imbattibile con le armi, ma anche buono e generoso assicuravano i suoi amici più fidati ai ragazzi che uscivano martoriati da un incontro anche amichevole con lui. Un colpo secco mi destò da quei pensieri. Scotir si girò verso di me e sorrise "Visto?" indicando il naso sanguinante di Fanotter "Ti ho vendicato!". Certo per lui, grande e grosso com'era, il colpo era stato una sciocchezza, un segnetto sul naso da bagnare, non era caduto a terra come me. Con il naso sanguinante, si dileguò per un momento, e Scotir rimase solo. Mi fece cenno di avvicinarsi. "Dai, vieni con me.." mi disse. Così, finii quel giorno di allenamento con lui, e la sufficienza con cui mi trattava svanì, per lasciare posto al rispetto. Sorrisi, triste, al ricordo di quel giorno lontano. Con gli anni, poi, divenimmo veri amici, e poi fratelli, sul campo. Ricordavo la sua espressione quando seppe che mi avevano nominato capitano. Ero più giovane di lui, ero una donna, eppure non aveva fiatato, ma solo sorriso. E fino all'ultimo mi aveva protetto. Oh, fratello mio... "Dobbiamo dargli giusto omaggio funebre, se lo merita..." sospirai "Scotir ha dato la sua vita per la mia... e io sarò in debito con lui ogni giorno, per ogni respiro, per ogni azione o pensiero.. non posso gettare via un dono pagato con un prezzo tanto alto... Chiedo perdono a tutti voi.. vi ho trascinati in un'avventura che non era nostro compito, che ci è costata troppo.... è difficile chiudere gli occhi difronte al dolore di questa gente, di cui ora siamo più che mai partecipi.. ma infondo non è la nostra missione, quella spada ci farebbe comodo per liberare il re, e questa città ha bisogno di pace, ma... non lo so.. da una parte vorrei rendergli giustizia, appendere la testa della bestia alla sua tomba, banchettare sulla carcassa dell'animale in suo nome... ma dall'altra non voglio perdere nessun altro di voi, non qui, non per una spada che probabilmente non impugnerò mai..." scossi la testa "Mi rimetto al vostro giudizio, fratelli..". |
02-05-2014, 19.09.04 | #1606 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Quelle parole di Clio echeggiarono nel cuore e nella mente di ognuno dei suoi compagni.
Fino a quando Porturos fece un passo in avanti. “Tutti noi” disse “siamo ormai come fratelli, avendo passato anni insieme ad allenarci ed a perfezionare le nostre abilità. Se oggi vi parliamo” fissando Clio “dandovi del voi è solo perchè siete diventata Capitano della Guardia Reale, dunque è la gerarchia che lo richiede. Siete la più giovane e siete una donna, ma il capo non è colui che indossa un'uniforme o mostra una medaglia. No, il capo è chi sa rappresentare un punto di riferimento per coloro che lo seguono. E voi siete il nostro capo perchè possedete doti paticolari. Non dovete dunque scusarvi mai per le vostre azioni e le vostre decisioni. Mai. E' vero, siamo partiti per liberare il re. L'ultimatum scadrà fra cinque giorni ormai. Ma essere soldati, guerrieri che si battono per il proprio re significa anche e forse soprattutto difendere il popolo del nostro sovrano. E noi questo stiamo facendo qui ora. Questo ci avete chiesto di fare... combattere per il popolo in nome del re. Dunque non chiedete mai più scusa, capitano.” “Scotir è morto per salvare il suo capitano” intervenne Dort “e ognuno di noi sarebbe morto in egual modo. Ed è questa la sola maniera che avete, capitano, per onorare la sua memoria... restare in vita e compiere il vostro dovere.” Tutti loro annuirono. “Ora spetta a voi, capitano, decidere cosa fare.” Aggiunse Dort. “Se restare o ripartire. A voi solo spetta deciderlo. Siete il nostro capitano e come tale obbediremo ad ogni vostra decisione.”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
02-05-2014, 19.15.18 | #1607 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Daizer scosse il capo a quelle parole di Elisabeth.
“Io non sono stato distratto da nessuno...” disse contrariato “... quelle due ancelle hanno detto di essere state mandate da tua sorella ed io ho solo scambiato qualche parola con loro...” “Ah, le scaramucce matrimoniali!” Divertito Flees. “Anche se in effetti le ancelle di mia madre sanno essere molto di compagnia! Io amo fare il bagno con loro!” Rise. “E magari poteva piacere anche a vostro marito!” Guardando Elisabeth. “Sta zitto, idiota!” Lo riprese il contrabbandiere. “Non mancatemi ancora di rispetto” con astio Flees “o me la pagherete!” “Che fai?” Con sarcasmo Daizer. “Lo dirai alla mammina?” Si voltò verso Elisabeth. “Direi di ripartire. Siamo qui fermi da troppo ormai ed abbiamo perso fin troppo tempo!”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
02-05-2014, 19.19.57 | #1608 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
“Forse avete dato troppo denaro a quella zingara...” disse Riccardo ad Eilonwy “... le monete potrebbero servirvi per il viaggio...” si guardò poi attorno “... il tempo è cupo... l'aria è attraversata dal lento sibilo del vento... chissà come starà il vostro amico Jack... forse dovremmo andare a vedere come si sente, così da capire quando poter ripartire... cosa ne dite?”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
02-05-2014, 19.37.42 | #1609 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Guisgard scosse il capo.
“In verità” disse perplesso “mi sembra tutto troppo fantasioso... qualcuno che controlla un animale così selvatico e feroce... no, troppo assurdo...” “Mai sentita una cosa simile!” Esclamò Aust. “Secondo me tu bevi davvero troppo, amico!” Guardando Mime. “Si, credo anche io...” fece Guisgard “... anzi, vi consiglierei di essere cauta, milady...” rivolgendosi poi ad Altea “... non credo proprio che un flauto possa essere efficace...” guardò poi il bosco “... beh, l'invito è molto allettante...” mormorò “... soggiornare in un castello è sempre cosa piacevole... tuttavia ora sono curioso riguardo a questa famigerata bestia e credo che solo arrivando in città si possano avere notizie importanti... tu cosa ne pensi?” Chiese ad Aust. “Io dico che sono in sella da un bel pò” rispose l'altro “e non vedo l'ora di poter scendere e riposare. E siccome quel castello è così vicino, beh, io ci farei un pensierino. Magari solo per trascorrerci la notte. Domattina poi ci rimetteremo in cammino verso Solpacus.” “Si, forse è meglio...” annuì Guisgard “... allora faremo così...” sorridendo ad Altea “... io sarò vostro cugino e lui” indicando Aust “sarà il mio scudiero. Così la vostra austera lady Gertrude sarà più tranquilla.” “Ed io, messere?” Chiese Mime. “Tu cosa?” Guardandolo il cavaliere. “Io... chi sono?” “Se non lo sai da te” ridendo Aust “allora temo tu sia più sbronzo di quel che sembra!” “Intendo...” fece il rigattiere “... chi impersonerò?” “Tu che c'entri con noi?” Ridendo Guisgard. “Beh...” mormorò Mime “... tra un po' sarà buio e non mi piace l'idea di restare da solo nella foresta...” “Ma aspetta...” ironico Aust “... tu non hai i tuoi flauti magici?” “Non ho mai detto che funzioneranno di certo...” replicò il rigattiere “... ma solo che potrebbero funzionare...” “Già come no.” Sarcastico Guisgard. “Allora tu sarai il nostro giullare.” “Cosa fa un giullare, messere?” “De far ridere.” Rispose il cavaliere. “Dite che ne sarò capace?” “All'occorrenza puoi sempre scolarti una bottiglia di vino, amico mio!” Lesto Aust. I due risero ancora e poi, insieme ad Altea ed al rigattiere, si diressero verso il palazzo di lady Gertrude.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
02-05-2014, 19.52.27 | #1610 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 29-06-2013
Residenza: Zurigo
Messaggi: 450
|
Sorrisi dolcemente alle parole di Riccardo. Gli spettinai amichevolmente i corvini capelli e lo guardai nei suoi chiari occhi.
“Non avete di cui preoccuparvi. Invece, penso di aver fatto bene a dare quelle monete d’ oro alla zingara, dato che saranno le ultime che avrà probabilmente nella sua triste vita. Vedete questa!?!” dissi facendogli vedere il sacchetto di velluto nero “Bene…..questa è come la Borsa delle Meraviglie di Peter Schlemihl o la Pietra Filosofale!....Da essa si può estrarre all'infinito monete d'oro zecchino. Era uno dei tanti doni fatti ai miei genitori al loro matrimonio. Quindi non c’ è nessun problema!” sussurrai a bassa voce. “Comunque avete ragione è meglio tornare da Sir Jack!.....Chissà se si è rimesso?” e detto questo ritornammo nel villaggio dallo spiritello invernale.
__________________
Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
Strumenti discussione | |
|
|
Discussioni simili | ||||
Discussione | Autore discussione | Forum | Risposte | Ultimo messaggio |
Romanzo I pilastri della terra (Ken Follett) | Hastatus77 | Libri | 24 | 19-03-2011 17.02.55 |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 15.27.58.