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10-01-2013, 01.06.51 | #1631 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Cheyenne riposò tranquilla.
Al mattino una delle servitrici giunse a svegliarla e a comunicarle che il colonnello la stava attendendo in giardino per la colazione. Scesa giù, la ragazza vide che l'anziano uomo era in giardino, circondato da fiori di vario tipo e preparati per bene. “Stamani” disse “sono stato svegliato dal profumo di questi fiori. Sembra che tu abbia un misterioso spasimante. O forse” sorrise “non tanto misterioso.” Erano fiori meravigliosi e tutti diversi fra loro. E recavano un biglietto. Il colonnello lo prese e lo passò a Cheyenne. E quel biglietto recitava così: “Il mondo è simile ad un giardino, colmo di fiori ed intriso del loro profumo. Ma siete voi il fiore più bello... Carlos.”
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10-01-2013, 01.12.06 | #1632 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Tutti fissarono in direzione di quell'isola.
“Non può essere lì...” disse turbato Austus “... le carte non indicano nulla... non può essere... non è segnata da nessuna carta...” e tornò a fissare le carte nautiche. “Smetti di cercare.” Fece Guisgard. “Non c'è. Ho controllato già io.” “Come può essere?” “Non lo so.” Scuotendo il capo Guisgard. “Torniamo indietro!” Esclamò Fulsin. “Torniamo indietro o lo rimpiangeremo amaramente!” “Capitano...” mormorò Rynos “... Fulsin è un dannato uccellaccio del malaugurio, lo sappiamo... ma stavolta forse ha ragione...” “Avete dunque perso il gusto per l'avventura?” Saltando sul ponte Guisgard. “O la fame di ricchezze? Sapete cosa si nasconde su quell'isola?” “La morte...” fissandolo Fulsin. “Un tesoro inestimabile.” Senza curarsi di lui Guisgard. “Volete abbandonarlo lì?” “Ma quell'isola è spuntata dal nulla!” Intimorito Emas. “E' apparsa come un fantasma!” “Lo credete davvero?” Fissandoli Guisgard. “Se è così, allora siete solo dei superstiziosi e sciocchi uomini di mare.” Saltò sul parapetto. “Guardatevi intorno!” Esclamò. “Il vento ha reso l'aria limpida! Pulita! Rendendo migliore la visibilità! Abbastanza da poter scorgere la sagoma di quell'isola anche da diverse miglia di distanza! Prima non la vedevamo perchè c'era la foschia!” Tutti lo ascoltavano in silenzio. “Sulle mappe non è segnata perchè queste sono acque sconosciute! Non per altro! E noi invece l'abbiamo trovata lo stesso! Andiamo dunque!” Guardò Talia e sorrise. “Avete udito il vostro bel capitano, no? Vuole raggiungerla! Possiamo forse disubbidire a questo suo ordine? Andiamo allora!” E la prua della Santa Rita venne puntata verso quella misteriosa isola, mentre il mare intorno a loro era sempre più agitato.
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10-01-2013, 08.30.11 | #1633 |
Cittadino di Camelot
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Al mattino ebbi una piacevole sorpresa.
Carlos aveva inviato una miriade di fiori alla villa. Risi, quel giovane era davvero deciso. Terminai la mia colazione in compagnia del colonnello e poi finii di prepararmi. Il colonnello mi attendeva sul viale all' interno della carrozza. Io però decisi di andare a cavallo, così andai a prendere Gulltoppr. Seguii il colonnello fino ad un edificio molto grande circondato da un ampio parco nel quale passeggiavano pavoni e cigni. Ad accoglierci arrivò un servitore in livrea che presi in carico cavalli e carrozza. Un secondo domestico ci accompagnò lungo la strada lastricata che portava dal cancello al portone. Allora ci si presentò davanti un terzo servitore, un maggiordomo, che ci invitò ad attendere nella sala d'ingresso il padrone di casa.
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10-01-2013, 10.09.49 | #1634 |
Cittadino di Camelot
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Si riprese ill viaggio al contrario sperando che per Ingrid tutto si risolvesse in una semplice botta in testa e che riprendesse la memoria....ma La Baias mi sembrava cosa peggiore, Ingrid si sarebbe potuta tranquillizzare, ma quello che avevo visto su l' isola di S. Martino, mi sembrava incredibile, la gente si accalcava per fuggire via, non avevo mai assistito ad un assediamento, ed ero piu' confusa che sicura di quello che stava per avvenire..." Storm, io non so cosa stia accadendo forse voi ne siete piu' sicuro, siete un contrabbandiere e siete ancora un ricercato.....se anche a La Baias c'e' lo stesso putiferio che ci stiamo lasciando alle spalle, non credo che qualcuno stia cercando voi..ma non e' mai detto e poi.....sapete bene come dovremo comportarci ?...gli Spagnoli sono cosi' davvero cosi' violenti come diceva la gente che scappava ?..."...ero nervosa molto nervosa..vedevo Storm remare, e io pensavo a mio padre.....che fine aveva fatto ?.......noi in quella situazione........non avevo avuto un momento di tregua da quando ero arrivata in quel posto......un attimo di riposo....un solo attimo per pensare....correvamo da un lato all'altro di quei piccoli luoghi come formiche impazzite....ma ad una cosa eravamo riusciti...stavamo riportando indietro Ingrid....una grande vittoria....sorrisi mio malgrado....sorrisi al mare ..sorrisi ad un futuro che sconoscevo...
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10-01-2013, 11.45.46 | #1635 |
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In verità signore non saprei cosa mangia questo pappagallo ma lui a detto patate patate e allora provo a dargliele voi sapete cosa mangiano questi animali? domandai tutto curioso e aspettai una sua risposta
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fabrizio |
10-01-2013, 16.44.29 | #1636 |
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Ascoltavo Guisgard, le sue parole, e sorridevo...
il modo in cui riuscì a motivare gli uomini e a cacciare dai loro cuori paure e preoccupazione, contribuì a rinfrancare anche il mio animo... dopotutto, mi dissi, io non avevo mai creduto alle maledizioni ed alle sciocche superstizioni, e non avrei certo iniziato in quel momento! Certo, c’era la storia della nave alla deriva... ma Guisgard aveva ragione: potevano esserci milioni di spiegazioni ragionevoli per ciò che avevamo visto là sopra... ed io avevo solo finito per esserne suggestionata. Ora però quell’isola era là, davanti a noi... potevamo vederla, potevano distinguerne i contorni e le coste... non era un miraggio, quello. Non c’era niente di misterioso in quel tratto di mare! La Santa Rita puntava in quella direzione, ora... e tutti gli uomini, con l’eccezione forse solo di Fulsin, sembravano determinati a raggiungere quelle coste... Lentamente i miei occhi si spostarono su Guisgard, allora... era in piedi vicino al parapetto, incurante del vento sferzante e delle prime gocce di pioggia che iniziarono a cedere, ed i suoi occhi scrutavano il mare, come fossero riusciti ad annullare la distanza tra noi e quell’isola misteriosa. Mi avvicinai a lui, dunque, ed infilai la mia mano nella sua... “Stavo pensando alle tue parole...” mormorai allora, al suo orecchio “Alle tue parole di poco fa... che cosa significa che ‘devi trovare un altro capitano per attuare la decisione che hai preso’?” I miei occhi incrociarono i suoi e li osservarono per qualche istante... c’era qualcosa in essi, qualcosa che non riuscivo a decifrare...
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
10-01-2013, 17.49.41 | #1637 |
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"Devo essere impazzita.." Pensai "..quale follia mi ha condotto in questa storia?".
Ma più mi guardavo intorno e più capivo che non sarei potuta essere in nessun altro posto. Sempre più mi rendevo conto di quanto Guerenaiz avesse bisogno di me. La voce di Giuff mi aveva turbato. Non era arrabbiato, furibondo, era sorpreso. Come dargli torto, infondo, mi aveva seppellita. Avanzai di un passo, poi di un altro. Finché non giunsi davanti alla porta della stanza da cui proveniva la voce. Era aperta. Sembrava che non ci fosse nessuno. Entrai titubante. "...capitano.." Dissi, titubante. I miei piedi urtarono qualcosa. Mi fermai di scatto. Era un vecchio ferro arrugginito, mi chiesi cosa ci facesse lì, ma lo raccolsi, tenendolo stretto nella mano destra. "..capitano.." Dissi ancora, con più convinzione. |
11-01-2013, 01.34.06 | #1638 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Cheyenne e il colonnello trascorsero così buona parte del giorno in quel palazzo, conoscendo il suo proprietario e tutto ciò che riguardava le sue attività.
Verso il tardo pomeriggio ritornarono a casa e qui un servitore annunciò loro la presenza di un ospite. Era il giovane Carlos. Il colonnello ricevette il ragazzo nella sua biblioteca e lì trascorsero circa una mezz'ora. Poi uscirono e tornarono da Cheyenne che li aveva attesi in giardino. “Beh...” disse il colonnello “... io credo che mi ritirerò. E voi avete molto da dirvi, immagino.” Sorrise e si ritirò. “Sono felice di rivedervi, Cheyenne.” Fece il giovane. “Ho parlato col colonnello e mi ha concesso il permesso di frequentarvi e corteggiarvi.”
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11-01-2013, 01.44.08 | #1639 |
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La barca avanzava verso Las Baias.
“Non ho le risposte alle vostre domande, milady...” disse Storm ad Elisabeth “... sinceramente ignoro ciò che è stato di Las Baias, ma solo arrivandoci lo scopriremo...” Finalmente avvistarono il porto. Si vedevano pennacchi di fumo alzarsi dalla costa e sul promontorio. Il palazzo del governatore era visibilmente danneggiato e alcune navi spagnole bloccavano l'ingresso del porto. “Gli spagnoli sembra che abbiano davvero assediando Las Baias” mormorò il contrabbandiere “e a giudicare dal fumo l'attacco che hanno portato non è stato affatto leggero.” Ma proprio in quel momento Ingrid cominciò a mormorare qualcosa e dopo alcuni istanti riaprì gli occhi. Si stava svegliando.
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11-01-2013, 02.00.52 | #1640 |
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Clio chiamò Giuff, ma nessuno rispose alla sua voce.
La stanza era semibuia, illuminata a stento solo dalla luce che proveniva dal corridoio. E non vi era nessuno al suo interno. La ragazza entrando aveva urtato qualcosa, per poi prenderlo in mano. Era un vecchio uncino arrugginito ed apparentemente senza valore. Ma osservandolo meglio la ragazza si accorse che era sporco. Sporco di sangue. Ed era sangue ancora fresco. “Clio...” disse una voce proveniente dal corridoio. Ma stavolta non era stata la voce di Giuff a chiamarla. Era la voce di John. “Clio...” udì ancora “... Clio...” Ma era una voce ancora diversa. Stavolta sconosciuta alla ragazza. Una voce bassa e rauca. Una voce con un accento che lei non conosceva. Più simile ad un mormorio quasi soffocato. Ad un tratto qualcosa fece sussultare Clio. Dei rumori. Rumori provenienti dal ponte della nave.
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