16-05-2015, 02.04.16 | #161 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Un colpo di vento e una finestra si aprì piano.
La suggestione del silenzio, la magia dei libri. Un attimo dopo, dal retro, arrivò qualcuno e si accorse di Elisabeth. “Oh, buongiorno, madama...” disse il vecchietto “... lavoro? Ah, si, certo... rammento... quel biglietto lo ha lasciato il contabile di una piccola compagnia di mercanti... in effetti cercano personale, ma in tutta sincerità non so se accettino pure le donne... però val la pena tentare, no?” Sorridendo. “Ecco l'indirizzo...” dando un foglietto ad Elisabeth “... qui troverete la sede della compagnia e potrete discutere sulla vostra assunzione.”
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16-05-2015, 02.06.02 | #162 |
Disattivato
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Guardai Gurez con disprezzo, e spostai la mano dai miei capelli torcendogli il polso.
"Te prova ad insultarmi un'altra volta con quella sudicia parola e giuro che sarò l'ultima donna con cui potrai fare il gradasso..." Con gli occhi di ghiaccio nei suoi "E non so quanto ti convenga visto che Maruania è piena di ragazze disponibili..." Lo squadrai "A volte mi domando cosa ci fai qui tra noi.." Scuotendo la testa. Gurez non mi era mai piaciuto. Noi eravamo idealisti, a lui non importava niente di tutto quello. Per fortuna arrivò Dort, che mi andava molto più a genio. Dort a tratti sembrava un uomo di altri tempi, retaggio di una stirpe e nobiltà ormai perduta. Era colto e saggio, nonostante avesse pochi anni più di me, ma sapeva essere anche incredibilmente pratico, organizzato e deciso. E a differenza di Gurez, era un idealista, come tutti noi. Gauio lo stimava molto, e anche Dort, come me, aveva avuto il privilegio di entrare nelle simpatie del saggio. I suoi insegnamenti non erano mai vuoti, perché intrisi di coerenza. Quella coerenza che ricercavamo nella nostra doppia vita a Maruania. Erano anni che combattevamo insieme, lui c'era già al mio arrivo, dieci anni fa. "Ehilà... Come stai?" Sorrisi a Dort, e lo raggiunsi "Hai sentito le ultime novità, fratello?". |
16-05-2015, 02.12.40 | #163 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Oh, sapevo che il mio maniero e la sua leggenda avrebbe suscitato interesse nel vostro animo artistico, mia bella ninfa danzante...” disse Ozion ad Altea, visibilmente compiaciuto del fascino della gitana e della sua amica Shaile “... in verità conosco ancora poco le sue leggende, ma conto di saperne di più quanto prima... quanto a voi, beh, ho bisogno di vivacizzare quell'ambiente e niente mi sembra più adatto di organizzarci dentro spettacoli e recite.”
“A me sembra una proposta interessante.” Fece Shaile. “A me pare comunque vantaggioso per noi.” Disse Shamon. “Decidete voi ed io vi asseconderò.” Mormorò Andro.
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16-05-2015, 02.21.43 | #164 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Ilamei mostrò l'intero palazzo e poi i giardini a Gwen.
Si trattava di una dimora principesca, abbellita dal sofisticato gusto della contessa ed in linea col suo stile di vita edonistico e sfarzoso. “Per essere una dama di compagnia” disse alla ragazza “dovrai ben figurare nei salotti aristocratici cittadini, saper intrattenere nobili ospiti ed avere affinità con le arti più importanti. Per questo ho già disposto il tutto per farti impartire lezioni di musica, di danza, oltre che affidarti ad un maestro che ti seguirà passo dopo passo. Così avrai un degno ingresso in società, mia cara.”
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16-05-2015, 02.26.20 | #165 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Dort sorrise a Clio.
“Si, ho sentito...” disse lui “... e ho anche altre novità...” “Di a questa ragazzina” avvicinandosi Gurez a Dort, visibilmente contrariato “che comando io e farebbe bene a non scordarlo.” Indicando Clio. “Comunque hai ragione...” voltandosi poi verso di lei “... le strade di questa città pullulano di prostitute e sgualdrine... attenta dunque che non preferisca avere una di loro tra noi, invece che una irriverente come te.” “Gurez, la cosa più stupida è generare divisioni tra noi...” fece Dort. “Tu resta al tuo posto.” Gli intimò Gurez. “Ho bisogno d'aria...” “Dove vai?” Chiese Dort. “Sono affari miei.” Rispose Gurez, per poi andare via.
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16-05-2015, 02.39.32 | #166 |
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La contessa mi mostro` il palazzo e i giardini, caratterizzati da uno sfarzo e un lusso inimmaginabili e poi mi disse tutto cio` che dovevo imparare per essere una buona dama di compagnia.
"Contessa, non sapete come mi senta in questo momento" dissi quasi in apnea, poiche` dall'euforia non riuscivo nemmeno a respirare "Vi ringrazio infinitamente. Nonostante mi abbiate appena conosciuta, state facendo moltissimo per me e non so come ringraziarvi. Vi prometto che diventero` una mirabile dama di compagnia" dissi, eccitata.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
16-05-2015, 11.53.05 | #167 |
Cittadino di Camelot
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Guardai il corpo del soldato cadere come un fuscello spinto dal vento. Ero impassibile.
"Questa è la vera natura di tutti noi, nessuno può sfuggire alla Belladonna...". Mossi i miei passi verso quel che sembrava esser il centro cittadino... la mia opera era appena cominciata... Naturalmente la folla era sempre più distante e disinteressata a quelli che son gli eventi del fato....a loro bastava che ci fosse un'esecuzione per esser felici, ma possono mai definirsi uomini? Non son meglio gli animali che vivono di istinti? "Siam perduti...." sospirai, " davvero, è così cambiato il mondo da quando son partito per terre ancor del tutto inesplorate?" Sentii, nuovamente, una voce che richiamava la mia attenzione....qualcun'altro che vuol morire... “Cavaliere...” disse all'improvviso qualcuno rincorrendomi “... aspettate, dico a voi...” raggiungendomi “... posso chiedervi dove siete diretto?” Era un vecchio. “Sono anziano e cercavo un compagno di viaggio per spostarmi in compagnia ed evitare pericoli. Ammesso che noi due si faccia la medesima strada.” Lento, mi voltai e cercai il meno possibile di render evidenti le mie fattezze esteriori. "Non saprei risponderle, Signore...." dissi pacatamente, "una cosa è certa....son diretto in capitale...e lì che deve proseguire il mio cammino di epurazione...", canzonai austero
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... Ultima modifica di Parsifal25 : 18-05-2015 alle ore 03.38.19. |
17-05-2015, 11.43.12 | #168 |
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Sobbalzai allo sbattere della finestra.....ma le parole della poesia erano in bella mostra sotto i miei occhi e quella voce......suadente come chi aveva scritto quelle parole erano volate via forse dalla finestra appena spalancata quando ad un tratto...un signore ...decisamente anziano dalla folta barba bianca ed un bizzarro cappello in testa....apparve dietro il bancone.....mi confermo' che il lavoro era ancora disponibile...certo non era forse adatto ad una Signora.....ma anche una Signora aveva la necessità di vivere da qualche parte....." Si Credo che ne valga la pena...anche perchè sono arrivata sino a qui senza vedere nessun' altro annuncio per cui credo proprio io debba andare a vedere di che si tratta il destino fa giochetti strani alle volte....."...stavo per uscire e mi accorsi di avere ancora il libro tra le mani....non avevo denaro con me....e anche se lo avessi avuto...non era per un libro che avrei potuto spenderlo....quindi lo rimisi dove lo avevo preso...Salutai il proprietario della bottega ....e cercai di raggiungere l'indirizzo che mi aveva dato ....Strada del Primo Cavaliere.......certo era un problema....non conoscevo quel posto...quindi andai chiedendo a qualche signora che incontravo lungo il cammino...sino a quando mi ritrovai nella strada giusta e nel luogo giusto.....lì c'erano alcuni uomini messi in fila fuori dalla porta di quello che sembrava essere l'edificio dei proprietari dei Battelli....e mettendomi in coda...chiesi all'uomo che era d' inanzi a me ....." Scusate...so che cercano del personale....siete in fila anche voi per questo motivo ?.....".......Credo che se avessero visto la donna o l'uomo piu' buffo del mondo avrebbero riso di meno.......avevo una gran voglia di tramutarli in cenere......ma la rabbia andava contenuta........" Bene...ora che avete appurato che almeno so far ridere...e' qui che stanno cercando del personale da imbarcare sui Battelli ?......".....Un uomo usci' in strada.....lasciando l'ufficio...aveva l'aria di saperne molto di piu'....
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17-05-2015, 16.36.01 | #169 |
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"Mia bella ninfa danzante" pensai tra me e me, non sapevo se avesse preso lui un abbaglio oppure io..mi aveva visto coi vestiti con cui mi esibivo ma non come ero nel quotidiano, a dire il vero Andro ci aveva detto di non indossarli mai se non negli spettacoli poichè attiravano..troppi pericoli..e sentivo gli occhi del marchese su di me..a dire il vero gli apprezzamenti e altro li volevo solo dal mio uomo..che per ora non esisteva...già..o forse era lontano.
Poi udii le parole di Ozion sul maniero, le opinioni di Shaile e Shamon mentre vidi Andro leggermente turbato e questo mi preoccupava..a dire il vero ebbi un senso di inquietudine pure io..quell' uomo aveva preso un castello dove si diceva vi fossero stati fatti misteriosi e non se ne era informato...ma non potevo ribattere, i miei compagni erano d' accordo e vidi Jaime la maga fare un cenno ma non capii esattamente, ma le avrei chiesto cosa sentisse in quel castello..lei era sensitiva. Jade non disse nulla, ma forse la cosa gli andava bene e mi avvicinai ad Andro "Sei perplesso..inizio ad esserlo pure io...il padrone non sa nemmeno cosa sia il suo castello...ma chiarirò io con questo uomo..e non dobbiamo temere nulla, siamo uniti no..e poi io e Shaile ci cambieremo d' abito" e gli feci l' occhiolino. Mi rivolsi ad Ozion "Ebbene milord Ozion, come vedete siamo tutti d' accordo..sembra..ma patti chiari..ovviamente noi rimarremo tali senza perdere la nostra identità, il nostro modo di essere ed esibirci...non vorrete mica mettermi a recitare Romeo e Giulietta mi auguro, non sarei capace" e risi assieme agli altri "ed, ovviamente, vogliamo la libertà di uscire pure..noi siamo girovaghi lo sapete..non siamo cortigiani e quando sarà il momento lasceremo il castello..per ora animeremo il vostro castello misterioso con la nostra cultura e balli...in cambio della vostra gentile ospitalità. Andiamo a cambiarci e a prendere le nostre poche cose, potete aspettarci qui". Io e Shaile salimmo nella camera e ci cambiammo.."Shaile, non farti prendere dal tuo romanticismo..mettiti i panni sai tu..non conosciamo quell' uomo...io sono istintiva ma anche attenta a non mettermi in pericolo". Misi i vestiti nella valigia e presi altri, indossai un cappello e mi legai il cinturone con la pistola attorno alla vita ed acconciai i capelli con una comoda treccia. Prendemmo i bagagli e scendemmo dove vi erano gli altri ad aspettarci, Shamon rise scuotendo la testa.."Smettila di ridere..ora vediamo se mi vede ancora una ninfa danzante, se vedendo me e Shaile vestite in modo non sensuale non ci vorrà più..allora capiremo le sue intenzioni..ma d' altronde questa sono io..penso ne rimarrà deluso..sara per questo nessuno si avvicina a me?" e ridemmo entrambi e battemmo il palmo delle nostre mani. Uscimmo e andammo vicino ad Ozion coi nostri due cavalli, portati per l' occorrenza e caricammo sopra alcuni bagagli.."Eccoci marchese Ozion, siamo pronti a venire con voi" e tenevo stretto tra le briglie il mio fidato cavallo nero Cruz.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
17-05-2015, 19.26.22 | #170 |
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Squadrai Gurez con disprezzo, alzando gli occhi al cielo.
"Ma per piacere.." scossi la testa "Goditi le sgualdrine di Maruania e lascia la lotta alle donne vere..". Se ne andò per fortuna e io sospirai, infastidita. "Non ti aspetterai che mi lasci insultare buona buona, vero?" alzai gli occhi su Dort prendendo un profondo respiro. Prima dell'arrivo di Gurez nessuno si era mai permesso di parlarmi in quel modo. Nessuno, mai. Tutti sapevano chi ero, e io non avevo mai fatto mistero delle mie idee, estreme persino per i ribelli. Ma io ero quella che ero, e certo non sarei mai cambiata. Sorrisi piano a Dort, e per un momento pensai a tutti i momenti vissuti insieme. Come quella sera. La vita di un ribelle non è fatta solo di sotterfugi, riunioni segrete, azioni eversive e tentativi disperati. No, nella vita di un ribelle, qui a Maruania, ci sono momenti speciali e unici, che restano scolpiti nei cuori. Momenti in cui dimenticare questa maledetta città, la sua orrenda libertà, le sue assurde leggi, il suo immenso vuoto. E quella sera, in un casolare di campagna, accanto al fuoco scoppiettante era proprio una di quei momenti. Guio parlava da ore, ormai, e noi lo ascoltavamo, rapiti. A volte raccontava, a volte leggeva, a volte ci faceva riflettere, ragionare, e lasciava che ci confrontassimo tra di noi. Non sempre avevamo opinioni simili, poiché ognuno ragionava con la sua testa, ma il rispetto reciproco e la sostanziale vicinanza di intenti e ideali, nonostante le differenze, rendeva il confronto costruttivo e non una rissa da bar. Eravamo tutti lì, così diversi per età, classe sociale ed aspirazioni eppure tutti uniti nella battaglia, tutti uniti dagli ideali che muovevano i nostri passi e le nostre azioni. Era da serate come quella che trovavamo la forza di resistere nell'inferno di tutti i giorni. Serate in cui poi cantavamo, le canzoni che ben pochi conoscevano a parte noi, che descrivevano il nostro mondo, la nostra lotta, il nostro Amore. In cui ridevamo, liberi dalla libertà tirannica di Maruania, in cui scoprivamo testi antichi e dimenticati, storie di ribelli, che come tali non hanno trovato il giusto posto nei libri di storia. Eppure, quella assurda catastrofe e distruzione che era stata la terza guerra mondiale, aveva stranamente salvato qualcosa su di loro, sui ribelli dimenticati. E forse non è un caso. Anche perché, come Guio ci ha sempre insegnato, e come ho imparato a notare nella mia vita e in quella degli altri: nulla avviene per caso. Così come non è stato un caso che incontrassi Guio alla Bottega della Fenice, tantissimi anni prima di quella sera, non è stato un caso che abbia perso il libro che avevo appena comprato e ciò mi abbia riportato lì, proprio nel momento in cui entrava lui. Lui che mi aveva visto di sfuggita, la sera prima, ad un concerto clandestino di cui avevo saputo proprio da Mark. No, niente accade per caso, e la lotta dava un senso a tutto quanto. C'eravamo ancora tutti quella sera. Erano passati anni da allora, e molti ragazzi si erano persi, erano scappati, erano stati catturati, o semplicemente avevano smesso di lottare. C'era ancor Frakie, che era scomparsa ormai da un paio d'anni e non ne avevamo più saputo nulla, Ily non aveva ancora conosciuto Poros, suo marito. Quante ne avevano passate quei due, ma ora erano felici, lontano da qui, almeno lo speravo. C'erano poi il simpaticissimo Nik, e Tamin dal cuore d'oro. Per non parlare di Ezio, pacato e silenzioso, ma capace di sorprenderti quando meno te l'aspettavi. Quante ne avevamo passate in quegli anni. Ora il tempo era passato, le cose a Maruania andavano di male in peggio e della vecchia compagnia eravamo rimasti in pochi. Pochi ma buoni. C'era Dort, naturalmente, Nik, Tamin ed Ezio. Ma anche Garis è rimasto, rinunciando al suo sogno di andare a vivere in montagna, lontano da tutto. E Milo, il gigante buono, che sembrava così temibile, anche per il suo passato da militare, ma che in realtà sapeva sacrificarsi per te come nessun altro. Ma c'erano anche nuove reclute. Un po' come Mari, così diversa da me nell'aspetto e nella classe sociale, ma non ci impedì di diventare ottime amiche. Lei e il suo Stain avrebbero sfidato Maruania per cercare di sposarsi. E tutti noi li avremmo aiutati. Ovviamente c'era anche Dari, brillante filosofo con la passione per il combattimento orientale, migliore amico di Stain. E da qualche tempo c'era anche il mio piccolo Luke, era la mascotte. Aveva circa l'età che avevo io quando arrivai in questo piccolo e segreto mondo. Mi faceva tenerezza, e cercavo di passargli tutti gli insegnamenti che avevo imparato in questi anni. Ma naturalmente noi non siamo la prima generazione a combattere Maruania, basti pesare, oltre che a Guio, a Dani ed Elly che hanno pressappoco l'età di mia madre, ma che consideravo ottime amiche. Erano persone splendide, persone che non avevo mai ceduto, nonostante le lusinghe nella città. Inutile dire che non erano molte. Per un momento rividi i loro sorrisi, gli amici vecchi e nuovi, con cui avevo comunque condiviso un pezzo di strada. E Gurez mi parve d'improvviso insignificante. Sorrisi a Dort. "Allora?" chiesi, gaiamente "Di che novità parlavi?". |
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