16-01-2018, 02.23.02 | #1741 |
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Ecco, appunto.
Figurarsi se si affidava ad una simile spiegazione. Anche se nel suo tono sentivo un'incertezza che non si sposava bene con le sue parole, ma non lo dissi a voce alta. Poi sorrisi alle sue parole e guardai un attimo la vestaglia aderente al mio corpo. "Tu dici?" chiesi, con tono più basso e caldo, continuando ad accarezzare il suo viso e sentendo la barba appena incolta sotto le dita che punteggiava il suo viso pulito e bellissimo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
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16-01-2018, 02.24.18 | #1742 |
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Fin dal primo momento in cui li avevo visti avevo compreso che in loro c'era qualcosa, qualcosa di unico che li legava a me in un modo così netto e chiaro, che mi chiedevo se persino i mortali non potessero vederlo.
Era come se quegli uomini non fossero nati che per quel momento e che la mia lunga e infinita vita avesse avuto senso unicamente in virtù di quell'incontro. Il Destino aveva fatto il suo corso e aveva plasmato l'intero universo solo per permetterci di incontrarci, di legarci, di fonderci l'un l'altra. Per quello che l'idea di dover rinunciare a uno dei due mi appariva estremamente limitante e quasi un sacrilegio. Li vedevo come due parti di un tutto, e quel tutto era ciò che poteva completarmi, comprendermi, avermi. Io volevo tutto, tutto di loro, in un'estasi così intensa che ogni altra cosa provata nella mia lunga vita immortale mi appariva insignificante a confronto. Quando si staccarono da me per poco non urlai, fu terribile dovermi ritrovare nuovamente senza il tocco delle loro mani, delle loro labbra. Mi mancava l'aria, il respiro. L'avevano rubato loro il mio respiro. Ma quando poi si alzarono, uno davanti all'altro, compresi e restai ipnotizzata da quello che vidi. Due corpi meravigliosi, perfetti, incredibilmente virili e scolpiti. Restai immobile per un lunghissimo istante a guardarli, incapace di proferire parola, incapace persino di respirare tanto ero presa in quell'estasi. Non mi sfuggirono i loro sguardi di sfida, ma ebbero il potere di eccitarmi ancora di più. Sapevo che quella loro competizione, sfida, contesa mi avrebbe portato sensazioni ancora più intense, forti e travolgenti. Dopo quei lunghi istanti mi alzai, con movimenti sinuosi e leggeri li raggiunsi. Guardavo quei corpi così perfetti con occhi famelici ma anche curiosi e luminosi. Non potevo fare a meno di venire ipnotizzata da quella virilità che si presentava a me così eretta e fiera, così turgida e vogliosa, così peccaminosa ed invitante. Li guardavo e mi avvicinavo sempre di più. Ora ero in mezzo a loro, e potevo sentire il calore dei loro corpi vicino al mio. Allora porto le mani dietro la nuca, dove si trova l'allacciatura del vestito, la faccio scattare e lascio poi che quell'impalpabile velo d'oro cada a terra rivelandovi ogni forma del mio corpo. |
16-01-2018, 02.49.45 | #1743 |
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Quella carezza di Gwen, il suo tono ed il suo sguardo.
Un attimo dopo Elv la prese fra le braccia e la strinse a sé, baciandola con passione. Erano entrambi con vestiti umidi, appiccicosi, l'uno contro l'altra. E lui non smise di baciarla e di stringerla, mentre il vapore saliva ancora in tutta la stanza. Clio si alzò, giungendo in mezzo a loro. Un attimo ed il suo abitino scivolò via, a terra, sui suoi piedi. I due avventurieri la guardarono tutta. In quel salottino c'era l'occorrente per un massaggio, infatti qui la dea giungeva con le sue ancelle per le varie cure di bellezza. Taddeon, affine ai modi di corte delle più importanti cortigiane, prese l'olio e tornò da lei. Allora cominciò a far colare l'olio sulla pelle della dea e lei sentì subito brividi freddi e di piacere. L'olio colava lento, denso, su tutta la sua pelle. Taddeon allora prese a spalmarlo ed a massaggiare il corpo di Clio. Le sue mani morbide sul corpo di lei, alternando movimenti energici, poi più morbidi, quasi languidi. Capitan Fiore guardò tutto questo, eccitandosi ancora di più, ammesso fosse stato possibile. Prese anche lui l'olio e lo spalmò sul corpo della divina Clio. Ora erano in due, virili ed eccitati, a massaggiarla, a toccarla, portando l'olio e quelle carezze in ogni piega della sua pelle. Le loro mani la toccavano calde e fluide, sui seni turgidi, sui capezzoli duri e gonfi, con movimenti ampi e circolari, insistenti, lascivi. Continuarono così a lungo, strappando sospiri e gemiti alla dea. Poi si chinarono con i volti su di lei, lasciando che le loro lingue la portassero all'estasi.
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16-01-2018, 02.56.41 | #1744 |
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Impiegò un istante a stringermi a sè e baciarmi con passione.
Fu come se infiniti fuochi d'artificio avessero circondato la nave. Non c'erano, ma io li sentivo, erano assordanti e mai con nessuno era successo tutto questo. Ma lui non era nessuno. Lui... era lui. E tanto bastava. Salii a cavalcioni su di lui ancora stringendo il suo volto, mentre la barba pungeva dolcemente la mia pelle durante quel bacio che negli ultimi minuti avevo desiderato più di qualsiasi altra cosa al mondo. E restammo lì, a terra vicino la vasca, avvolti dai profumi e dal vapore, a baciarci. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
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16-01-2018, 03.04.52 | #1745 |
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Un bacio intenso, umido di quel vapore ed ardente dei loro sospiri.
E nel baciarla Elv cominciò a sfilarle quella vestaglia ormai bagnata. La fece scivolare lenta fin sulla schiena di Gwen, liberando così tutto il suo petto nudo. Lo guardò. Guardò quei seni. Prima uno, poi l'altro. La loro rotondità, la loro perfezione, la loro freschezza. “Sei bellissima, Gwen...” disse, baciandola ancora. Un bacio ancora più lungo. Un bacio profondo, penetrante, ammaliante. Poi staccò le sue labbra da quelle di lei, portandole sull'incavo dei suoi seni. Cominciò così a baciarla, succhiando ogni lembo di quella pelle con dolcezza.
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16-01-2018, 03.14.15 | #1746 |
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Mentre ancora mi baciava, fece scivolare la vestaglia lungo la mia schiena e mi fecero sorridere le sue parole, prima che mi baciasse ancora, a lungo.
Un bacio meraviglioso, profondo, intimo e ammaliante, che aveva portato via ogni briciolo di lucidità. Poi le sue labbra lasciarono le mie ed iniziarono ad assaporare la mia pelle, provocandomi un piacere così dolce che sorrisi teneramente fra i sospiri, mentre affondavo le mani nei suoi lunghi capelli neri e lo stringevo a me. Quasi arrivavo a pensare di non riconoscermi, era una situazione così diversa, di un'intensità, una profondità e un'intimità che mai avevo provato e sperimentato in vita mia e alla fine pensai solo che dovevo semplicemente godermela e assaporarla fino alla fine. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
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16-01-2018, 03.20.47 | #1747 |
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Ero completamente nuda in mezzo a loro, eppure la cosa non mi creava il minimo imbarazzo.
Mi sembrava la cosa più normale del mondo, e probabilmente lo era. Dopotutto quegli uomini mi appartenevano da sempre, e nulla ci avrebbe potuto tenere lontani, nemmeno la galassia più infinita, o il destino più avverso. Eravamo noi, un tutt'uno di anime che si cercavano e trovavano da sempre, cuori che battevano all'unisono, respiri che si rubavano a vicenda, corpi che si mischiavano sempre di più. Era un'intesa unica, mi chiedevo se anche loro da comuni mortali potessero provarlo. Quando poi Taddeon prese l'olio, dimostrando che anche lui poteva leggermi nel pensiero, perchè giusto poco prima avevo fantasticato proprio su quello. Eppure non era così, non poteva leggere nel pensiero come facevo io con loro. Era molto di più, era la connessione mistica che c'era tra di noi, era come se lui conoscesse da sempre ogni mio desiderio, sogno. Infondo tutti parlavano di loro. Lo guardai come rapita mentre prendeva l'olio e cominciava ad ungere il mio corpo, gustandomi ogni goccia di liquido che accarezzava tutta la mia pelle. Ma se l'olio mi aveva eccitata a dismisura, le sue mani su di me mi fecero perdere totalmente ogni controllo. "Oh taddeon.." sussurrai, anche se dovevo ammettere che in quella situazione avrei voluto conoscere i loro veri nomi, e gridarli al mondo nell'estasi più assoluta. Poi anche Capitan Fiore prese una boccetta e iniziò a spalmarmela su tutto il corpo. Il tocco delle sue mani, le sue stesse mani, mi facevano morire, sempre di più. "Capitano.." gemetti, a quelle carezze. Eccola, la mia fantasia, quell'immagine che mi tormentava dal primo momento in cui li avevo visti: io in mezzo a loro, un olio profumato e quelle mani, bocca e lingua pronti a farmi perdere ogni controllo e raggiungere l'estasi più completa e il profumo inebriante dell'olio che si spargeva tutto intorno. Ero in balia della loro passione, devozione, ed era meraviglioso. Quando poi le loro labbra iniziarono a scoprire il mio corpo, non ne potei più. Gemevo senza ritegno, sempre più forte, completamente annegata in quel mare infuocato. Ormai ero fuori di me, esistevano solo quelle mani che mi accarezzavano, la bocca che mi baciava ovunque, e nient'altro. Solo noi... Gemevo, gemevo sempre più forte, sempre di più. "Come vorrei poter gridare i vostri nomi..." mormorai, nel delirio dell'estasi più completa che mi avvolgeva tutta. |
16-01-2018, 03.35.32 | #1748 |
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I due giovani si stringevano, sospiravano e gemevano per quei giochi sensuali e delicati.
Elv continuava ad assaporare i giovani seni di Gwen, sempre con più passione. Ad un tratto però accadde qualcosa. Di nuovo la vedetta diede l'allarme. “Nave in vista...” disse dall'albero maestro “... nave in vista!” Quelle mani, quelle labbra, quelle lingue. Tutto si muoveva sul corpo di Clio, all'unisono. Carezze, baci, languide carezze umide ungevano ancora di più la sua pelle bianca. Si sentiva toccata ovunque, baciata, leccata oltre ogni piega della sua pelle. Non poteva più controllarsi, ma solo gemere e godere. I due uomini si muovevano attorno a lei, eccitati e virili. La loro mascolinità sfiorava più volte la pelle di Clio, facendole sentire quanto erano forti, potenti. Era unta, umida, eccitata, in balia di quei due uomini la dea. Chiese i loro nomi e per tutta risposta i due si inginocchiarono ai suoi piedi, raggiungendo con le labbra entrambi il fiore più prezioso ed ambito di Brazzen. Quello più sensibile, che poteva rendere Clio da dea a schiava. Un attimo dopo quel fiore fu accarezzato dalla brina più calda.
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16-01-2018, 03.40.54 | #1749 |
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Quel momento era ricco di dolce sensualità, un connubio che genericamente si tenderebbe a considerare impossibile, ma non lo era affatto ed io lo stavo vivendo adesso sulla mia pelle, letteralmente.
Erano istanti solo nostri, dolci, sospirati ed ammalianti. Ma qualcuno non era d'accordo. Sentimmo l'avviso di una nave in vista. Sospirai e affondai il viso nei suoi capelli corvini. "Mi sa che abbiamo scelto il giorno ed il momento sbagliati..." sussurrai, con un sorriso amaro. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
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16-01-2018, 03.56.57 | #1750 |
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Gwen era ancora stretta ad Elv, con la vestaglia tutta abbassata sui fianchi.
“Al diavolo...” disse lui, scuotendo il capo “... vogliono farmi impazzire oggi...” baciando entrambi i seni di lei “... sarà meglio vada a vedere, piccola...” sorridendole e baciandola sulla bocca. Si rivestì. “Puoi venire anche tu se vuoi...” mormorò “... magari vedrai un arrembaggio dal vivo.” Divertito.
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