24-04-2012, 20.17.06 | #1801 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Elisabeth fu condotta così da Goz.
L'uomo la stava attendendo nella sua stanza ed era preso da alcuni suoi disegni. Erano schizzi di armature ed armi. “Sto già mettendo mano al nostro patto...” mormorò “... presto la corazza del vostro amico Guxyo sarà pronta per essere battezzata in battaglia...” alzò lo sguardo e fissò la maga “... ora sta a voi rispettare i patti... e siete fortunata... qualcuno può aiutarvi a cercare i miei cigni...” In quel momento, da dietro una tenda, qualcuno avanzò. Era la donna che Elisabeth aveva visto affacciarsi dalla torre. “Milady...” mormorò Goz “... questa è lady Calunda... è anch'ella ospite di questa città... ha perduto la memoria e l'unica cosa che ricorda è di aver visto i miei cigni...”
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24-04-2012, 20.22.28 | #1802 |
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Daniel, così, esausto e sfiduciato, decise di fuggire via.
Si addentrò allora fin nel cuore della selva, che con l'avanzare dell'imbrunire, mutava le sue forme e le sue fattezze. E quando tutto intorno a lui cominciò a farsi incerto, come se gli spiriti del crepuscolo alterassero i sensi, Daniel cominciò a vedere un bagliore lontano che si faceve strada tra la folta vegetazione. Era un fuoco acceso.
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24-04-2012, 20.26.39 | #1803 |
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Aberico restò per un momento a fissare Cavaliere25, poi si decise e volò verso i tre falsi monaci.
“Alberico, aiutaci...” mormorò Tieste “... ti prego, toglici da questo guaio...” “E questo voi l chiamate guaio?” Disse il falco. “Un matrimonio ed un ricco banchetto nuziale? No, amici miei... i veri guai sono altri... come quelli...” indicando all'improvviso il sentiero che correva verso la campagna. E infatti, stavano arrivando alcuni cavalieri a cavallo.
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24-04-2012, 20.47.32 | #1804 |
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Isengrid fissò stupito Altea.
“Voi innamorata... di me?” Meravigliato. “Oh... sono sincero... mi prendete alla sprovvista... una bella dama come voi, chissà quanti cavalieri è riuscita ad incantare...” arrossì per un lieve imbarazzo “... beh... se volete posso mostrarvi diverse spade... ho forgiato tante e tante lame... gote, longobarde, franche, sassoni... ma anche saracene, bulgare, mongole...” Altea poi aveva cominciato a parlare della corazza. “Splendida, vero?” Sorridendo il fabbro. “Quella corazza è unica... fu un mio antenato a forgiarla e da allora ognuno della mia famiglia si occupa di custodirla... ora sono diversi secoli che non è indossata... il prescelto potrà definirsi invincibile...” si avvicinò all'armatura “... i vostri baci sono di certo inestimabili, milady... ma purtroppo non posso farvi indossare la corazza... vedete, essa è fissata al muro da queste borchie e non mi è concesso liberarla fino a quando qualcuno non riuscirà a superare l'Avvilente Costumanza... io stesso custodisco la chiave per rimuovere il sistema di borchie...” mostrando alla ragazza un ciondolo che aveva al collo e dal quale pendeva una chiave esagonale “... perdonatemi, dunque, ma non posso esaudire la vostra richiesta...” Isengrid però cominciò a guardare in modo strano la ragazza. “Però se volete...” iniziando ad accarezzarla “... posso mostrarvi altre mie opere... lance macedoni, alabarde elvetiche, scimitarre ottomane e poi elmi vichinghi, archi inglesi, scudi persiani...” il suo sguardo si accese di lussuria “... basterà solo che voi siate un po' carina con me...” e tentò di abbracciarla.
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24-04-2012, 21.25.52 | #1805 |
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Ad un tratto la bambina si voltò ed indicò il letto a sua madre.
Questa allora si alzò e con la piccola fra le braccia si avvicinò al letto in cui riposava Chantal. “Come state, milady?” Domandò la donna. “Vi fa ancora male quella ferita?” “Morirà, mamma?” Chiese ingenuamente la piccola. “No, cosa dici!” Rispose la mamma. “Guarirà presto, invece!” Fissò poi di nuovo Chantal. “Perdonatela, vi prego... è solo una bambina... ditemi, volete da bere? Magari un po' d'acqua fresca vi farà sentire meglio...” “Chi è mamma?” “Una bella ragazza che si è perduta tra i boschi, bambina mia.” Sorridendo la mamma.
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24-04-2012, 21.30.48 | #1806 |
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Parsifal, così, seguito da Lilith, decise di raggiungere quella luce in fondo al cunicolo.
L'aria odorava di chiuso e l'umidità era molto forte in questo punto del labirinto. Giunti presso quella luce, i due si accorsero che proveniva da una piccola stanza. Al suo interno vi era un vecchio che accomodava un'infinità di oggetti caratteristici che riempivano l'ambiente. Questi, all'improvviso, si voltò di scatto verso i due e mostrò un largo sorriso. “Oh, ma che sorpresa!” Esclamò nel vederli. “Entrate pure... il mio negozio è a vostra disposizione, miei giovani amici! In che cosa posso servirvi?”
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24-04-2012, 21.40.59 | #1807 |
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accidenti dissi dobbiamo stare attenti potrebbero scoprirci nascondiamoci ho troviamo un posto dove non ci vedano quei cavalieri
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fabrizio |
24-04-2012, 21.41.49 | #1808 |
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Il vecchio restò a fissare gli occhi di Talia, mentre le parole della ragazza tentavano di ammansire la tensione che era sorta nella grotta.
Lo sguardo del vecchio, così, da severo e sospettoso, divenne pian piano più disteso. Guardò poi di nuovo Guisgard, che era accanto a Talia. “I vostri occhi...” mormorò rivolgendosi alla ragazza “... non possono ospitare la luce, a quanto vedo... allora dovete aprire la vostra anima alla verità, altrimenti, temo, resterete cieca per sempre...” fece un cenno ed i suoi cani smisero di ringhiare. Sheylon seguiva ogni loro movimento, senza allontanarsi mai da Talia, fedele com'era gli ordini del suo padrone, impostigli sin dalla loro partenza dal Casale degli Aceri. Il vecchio gettò allora un sacco ai piedi del fuoco e si sedette su una pietra sporgente dalle pareti rocciose. Estrasse poi dal sacco alcuni rami secchi e con questi ravvivò il fuoco. “Sedetevi o prenderete freddo...” disse il vecchio “... voi però non mi piacete affatto!” Alzando gli occhi su Guisgard, che rispose scuotendo il capo. “Non temete, appena il tempo migliorerà” mormorò il cavaliere mentre si sedeva accanto a Talia “andremo via...” “Carbonchio...” disse il vecchio fissando il ciondolo al collo di Talia “... è molto raro... rarissimo... al punto che moltissimi non ne hanno mai visto e ne ignorano l'esistenza... è di sicuro un pegno d'amore di vostro marito...” guardando poi Guisgard.
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24-04-2012, 21.52.02 | #1809 |
Cittadino di Camelot
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Il fabbro dapprima mostrò stupore, poi cambiò espressione...e notai il suo Ego rissollevarsi alle mie parole...l'avevo convinto, egli mi portò dapprima verso le spade, ne ammiravo una a una...erano di fattezze meravigliose, guardavo le else..alcune cesellate, altre impreziosite da qualche pietra.
Insegrid iniziò poi a parlare della corazza...allora Fyellon aveva ragione, quella corazza era davvero invincibile, sussultai quasi di gioia ma subito svanì nel sentire che solo quando qualcuno avesse sconfitto l' Avvilente Costumanza quell'armatura poteva essere aperta. Egli mi mostrò un ciondolo con una chiave, la chiave per aprire quella armatura...dovevo prenderla, ma come?? Ad un tratto sentii il suo abbraccio, deglutii, la situazione stava diventando pesante...."E una spada...mi fareste vedere una spada, ad esempio...quella...è stupenda, cesellata in oro con un bel rubino al centro noto...non vorreste regalarmela?" mi avvicinai lentamente a lui, il cuore batteva forte ma non di emozione bensì di disgusto..."Eppure questo ciondolo con la chiave è stupendo" dissi afferrandola nelle mani "è ha un valore unico, quello di aprire quella armatura vero messere"...cercai di avvicinarmi al bancale, ivi vi stava un pugnale affilato. Io e Insegrid oramai eravamo vicini, presi coraggio, con una mano tenevo ferma la collana guardandolo negli occhi e lo baciai, e repentinamente misi la mano sopra al pugnale e afferrandolo tagliai la collana. Mi scostai da lui con la collana e la chiave in mano...."ecco la chiave messer Insegrid....un mio bacio vale più di ogni tesoro unico al mondo"...e mi voltai cercando Fyellon.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
24-04-2012, 22.26.38 | #1810 |
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Io e Parsifal seguimmo quella misteriosa ombra e raggiungemmo la luce.
La mia sorpresa fu immensa quando realizzai che la luce proveniva da un negozio dove lavorava un anziano signore. Egli ci chiese che cosa desideravamo. Io guardai Parsifal e gli domandai: "Come mai avete un negozio al'interno di un labirinto? Chi mai potrebbe venire ad acquistare qualcosa?" Mi guardai attorno e vidi centinaia di oggetti stranissimi; mi chiesi se tra essi ci fossero stati anche degli oggetti magici che avremmo potuto utilizzare per superare la prova.
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"Basta un individuo o un semplice gesto per mettere sottosopra l'ordine del mondo." Mago Merlino |
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