25-04-2012, 02.04.51 | #1811 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: Nibelin
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L'aria diveniva pesante..... la muffa poteva essere pericolosa se inalate per molto tempo, ma potevo resistervi.
Continuaì il cammino e finalmente giungemmo nel bagliore..... Non potevo credere ai miei occhi.....vi era un negozietto di magia in un posto così pericoloso, in più gestito da un anziano. La situazione era suggestiva. Varcammo la soglia ed il vecchietto accortosi della nostra presenza ci invitò ad entrare, non tanto per acquistare ma per qualche chiacchiera...... Era strano non sembrava così terribile questa prova..... ma non bisognava perdere la concentrazione, cercaì di osservare i suoi movimenti, l'ambiente e tutto ciò che esso conteneva.....ovviamente, cercando di non destare sospetti. "Milord, che ci fate in questo luogo così pericoloso? Si narra che questo labirinto sia la casa dell' Avvilente Costumanza..... perchè vivete qui?"
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
25-04-2012, 12.09.16 | #1812 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: Dove il sole è più cocente, e il mare più limpido..
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Mi avvicinai con passo felpato al fuoco.. Mi nascosi dietro un cespuglio e vidi un piccolo accampamento.. Le figure erano la Lacrima di Cristo ma come mai erano li e non a Tylesia?
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"And all i want is the taste that your lips allow, my my my , Give me love" |
25-04-2012, 13.25.20 | #1813 |
Cittadino di Camelot
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Goz era chino su disegni e prototipi....carboncini e rudimentali compassi....squadre di legno e una foga che sembravano farlo diventare matto.....lumi di candela illuminavano quella stanza......incuriosita seguivo ogni sua spiegazione..." Goz....se non volete essere incenerito all'istante...tenete a mente poche cose se volete, ma Guxio non e' amico mio e per quanto ne so neanche vostro.........sono ricattata quanto voi....io non finiro' allo spiedo e voi troverete i vostri cigni..." Entro' una donna, sembrava avere la mia stessa eta', il suo sguardo era spaesato.....io l'avevo vista..gia'... appariva sempre quando ero con Reas......" Finalmente...riesco a darvi sembianze umane Lady Calunda, ho pensato che voi foste uno spettro.....e quando non si ha memoria non si e' lontani dall'esserlo.......Mi chiedo Goz se lei ha veduto i vostri Cigni e sa quindi dove si trovano........Perche' avete bisogno di me...lei stessa puo' portaverli sino a qui.........non trovo un nesso logico..anche se per dire il vero, non risesco a trovarlo in tutta questa situazione, perche' vedete....bastava che Guxio vi avesse promesso i vostri cigni, voi avreste comunque lavorato per lui...........Perdonate la mia stoltezza....ma non comprendo, quindi in totale ignoranza se volete spiegarmi senza indovinelli e discorsi strani...cosa succede.....io forse mi sentiro' anche piu' partecipe........staro' qui buona buona alla vostra presenza e quella di Lady Calunda e come un bimbo beve dalle labbra del proprio Maestro io ascoletro' ogni cosa.......".......Spostai una sedia posta accanto al tavolo dove lavorava Goz...incrociai le braccia ed attesi guardandoli....una sorta di speigazione a quello strano movimento che stava percorrendo la mia vita........il mio essere maga era totalmente annullato...ero la Regina dei boschi e mi sentivo l'ultima delle serve...avevo gia' passato il mio cammino iniziatico, ripercorrerlo mi andava bene...ma non ne comprendevo l' utilita'...
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26-04-2012, 12.47.19 | #1814 | |
Cittadino di Camelot
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Mi sorpresi alle parole del vecchio circa la mia impossibilità di vedere... mi sorpresi perché mi parve di riconoscere in esse qualche cosa di conosciuto.
Egli, tuttavia, non mi dette il tempo per rispondere poiché aveva già spostato la sua attenzione su qualcos’altro... Guisgard non gli piaceva, aveva detto... e lo aveva detto tanto direttamente e con un candore tale da farmi sorridere... e tuttavia non dissi niente. Mi sedetti di nuovo vicino al fuoco, come il vecchio mi aveva suggerito, e poco dopo anche il cavaliere si accomodò accanto a me. Il vento, intanto, continuava ad insinuarsi tra le fronde in quella grotta e la rendeva fredda, tanto che persino la fiamma scoppiettante di quell’improvvisato falò non riusciva a riscaldarla che in piccola parte. Citazione:
“Oh...” esitai solo un attimo, ma subito la curiosità intorno a quel ciondolo e a quell’ultima visione che avevo avuto tornò a farsi viva... “Oh, si... sì, avete indovinato!” risposi quindi di getto. La mia mano scivolò verso quella di Guisgard e la strinse appena, in un gesto rassicurante... sperando che non intendesse contraddirmi. “Sapete, però...” mormorai dopo un istante, tornando a sollevare gli occhi sul vecchio “Sfortunatamente non ho mai potuto vederla. Sì, è così... più e più volte le mie dita l’hanno sfiorata, indagandone la perfezione... e sovente me ne è stato parlato... ma non ho mai potuto vederla con i miei occhi, poiché la ricevetti soltanto in seguito a quell’incidente che mi privò della vista.” Feci una breve pausa... continuando a stringere appena la mano di Guisgard... “Così...” mormorai poi, la voce bassa e morbida, suadente “Così, mi chiedevo... voi che sembrate conoscere questa pietra e le sue proprietà meglio di chiunque altro io abbia mai incontrato... mi chiedevo se, magari, non voleste parlarmene un poco. Oh, vi prego, signore... vi prego, sarebbe per me un così grande piacere ascoltarvi...”
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26-04-2012, 17.14.40 | #1815 |
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Cavaliere25, Tieste e Polidor, subito si nascosero, per non essere visti da quei cavalieri.
Quelli allora raggiunsero gli invitati ed un cupo silenzio scese sulla festa nuziale. “Oklyo...” chiamò il capo di quei cavalieri “... volevi far festa senza il tuo signore?” “No, certo che no, milord...” a capo chino Oklyo. “Dove si trova la tua bella moglie?” Oklyo non rispose. “Voglio fare gli auguri alla sposa!” Ridendo il cavaliere. “Portatela a me!” E si sedette a tavola. Allora, spinta dagli altri invitati, la giovane sposa avanzò verso i cavalieri. Tremava e alcune lacrime cominciavano ad arrossire i suoi occhi.
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26-04-2012, 17.19.09 | #1816 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Daniel si avvicinò e guardò vicino al fuoco.
In principio gli apparvero diverse figure, ma poi, abituatosi a bagliori della fiamma, si accorse che vi era un solo uomo ed era un cavaliere. Questi sbatteva con forza la propria spada su una roccia, inveendo contro se stesso e contro tutti i mali del mondo. “Che io sia dannato!” Urlava quel cavaliere. “Dannato e maledetto! Mille volte maledetto!”
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26-04-2012, 17.22.15 | #1817 |
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guardai quella scena e dissi agli altri quei cavalieri non mi piacciono manco un po si vede che questa gente a paura di loro che facciamo ora se usciamo ci scoprono e ci risbattono in gattabuia avete qualche idea dissi guardandoli
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fabrizio |
26-04-2012, 17.28.48 | #1818 |
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“Meglio restare qui e pensare ai fatti nostri...” mormorò Tieste “... abbiamo già troppi problemi noi, per occuparci anche dei guai di questa gente...”
“Temo di aver compreso...” fece Polidor, per poi fissare Cavaliere25 e Tieste. “E cosa avete compreso?” Chiese Quest'ultimo. Nel cortile, intanto, i cavalieri avevano cominciato a mangiare e a bere, consumando gran parte delle pietanze che erano state preparate per la festa di nozze. “E' davvero molto carina la tua sposa, sai?” Disse il capo dei cavalieri ad Oklyo. “E tu conosci la nota consuetudine della Prima notte, vero?” Oklyo, a quelle parole, sbiancò.
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26-04-2012, 17.36.39 | #1819 |
Cittadino di Camelot
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se non se ne andranno presto mi sa tanto che dovremo stare qui nascosti finchè non ci sarà la tranquillità se usciamo adesso rischieremo di far saltare la nostra copertura da finti monaci però iniziano a prudermi le mani quel capo dei cavalieri non lo digerisco gli darei volentieri una lezione che non si dimenticherà facilmente
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fabrizio |
26-04-2012, 18.13.33 | #1820 |
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Con grande stupore, Parsifal e Lilith si ritrovarono in quella strana bottega.
Il vecchio venditore li fissò e sorrise. “Eh, ragazzi miei...” disse “... il segreto di un buon commerciante è quello di aprire la sua attività dove la concorrenza e minima e la clientela ottima!” Rise di gusto. “E in questo luogo, posso ben dire, entrambe le cose soddisfano le mie esigenze! Qui giungono spesso molti cavalieri, attratti dalla dura prova ed è per questo che io mi trovo qui... ognuno di essi si ferma ed acquista qualcosa... guardatevi pure intorno, sono certo troverete qualcosa che farà al caso vostro... io, intanto, finisco di aggiornare il mio registro merci... prego, guardate pure...” In quella singolare bottega vi era un'infinità di oggetti, tutti particolari e caratteristici. Astucci cinesi di varie dimensioni ed ornati secondo il gusto dominante durante le varie dinastie imperiali; un portagioie di madreperla ed onice, intarsiato alla maniera degli straordinari artigiani della Valle dell'Indo; astrolabi e mappe nautiche della marina turca; una serie di spadini gallici di varie lunghezze e rifiniti con sorprendente maestria; un giavellotto usato dai mercenari elvetici; tre katane giapponesi di superba meraviglia; una scimitarra damascata persiana; una clessidra con sabbia rossa; una piccola meridiana; un libro di poesie greche; uno scarabeo in pietra egiziano ed un unguento per imbalsamare i morti. Sopra una mensoletta, poi, poco distante, vi erano tre piccoli scrigni. Il primo, in ebano, recava questa scritta: “Dentro me troverai ciò che cerchi. Purchè tu stia cercando nella giusta direzione” Il secondo, in sandalo, portava inciso: “Dentro me troverai ciò che può aiutarti. Ma attento a come lo userai, o sarà inutile.” Il terzo, infine, in ciliegio, presentava queste parole: “Dentro me troverai quello che non si trova altrove. Ma starà a te decidere quando usarlo.”
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