09-07-2013, 21.47.38 | #1821 |
Cittadino di Camelot
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Cosi fui accomodata al centro della tribuna in mezzo a due uomini..e riconobbi subito colui che quella sera non fu cordiale con me al castello di Yrko..."Sir Giacomo il Nero, se non erro? Avete visto sono la madrina di sir Yrko, avete visto che non mi ha cacciata dal castello" dissi con sorriso ironico.."e potete presentarmi l'altro signore qui accanto a me...visto che siete un gentiluomo ovviamente".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
10-07-2013, 01.57.49 | #1822 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Si vede, milady, che siete riuscita a toccare le corde giuste con messer Yrko...” disse Giacomo ad Altea “... e la cosa infondo non mi stupisce più di tanto, conoscendo i gusti e le tendenze del nostro amico...”
“Chi è questa deliziosa dama?” Chiese Guidox vedendo Giacomo con Altea. “Non volete presentarmela?” “E' ciò che avrei fatto, messere...” fece il Nero “... la nostra dama, il cui nome, mi perdonerà, ora non rammento, è amica, diciamo personale, di messer Yrko di Bumin.” “Non mi meraviglia affatto.” Sorridendole Guidox. “Conoscendo il buon gusto di messer Yrko in fatto di bellezza femminile.” “Ma vi meraviglierà sapere” replicò Giacomo “che ella dimora al castello... ospite del nostro buon Yrko...” A quelle parole del Nero, ad Altea non sfuggì lo sguardo enigmatico che i due uomini si scambiarono.
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10-07-2013, 02.13.23 | #1823 |
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Solder fissò Elisabeth.
“E' impossibile ritornare a quella chiesa.” Disse poi. “E' come se segnasse il limite di quella sorta di passaggio temporale che ci ha condotti qui. Come se la chiesa fosse rimasta nella nostra epoca e ritornarci è inattuabile. Comunque una cosa mi ha colpita... sia noi che voi siamo stati risucchiati qui quando eravamo a Sant'Agata di Gothia o nei suoi pressi... si... credo che sia quella città la chiave di questo enigma... come se rappresentasse un crocevia fra il passato e il futuro, fra il nostro mondo e queste terre... forse dobbiamo concentrare le nostre ricerche su Sant'Agata di Gothia...” chiamò allora uno dei servitori di Oriana e fece portare del cibo per Gem. “Fallo mangiare e rimettilo in forma” tornando Solder a rivolgersi ad Elisabeth “... prima si riprenderà e prima cominceremo le nostre ricerche...”
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10-07-2013, 02.47.42 | #1824 |
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“Certo che non mi dispiace.” Disse Oriana a Clio. “Del resto non dobbiamo lasciare nulla di intentato. Io però resterò qui. Essere in troppi magari potrebbe insospettire quel cappellano Fiorentino... vai, con loro, Clio... al tuo ritorno mi racconterai tutto.”
Così, la ragazza, insieme a Ippio e ad un ragazzino di nome Marzio che faceva da valletto per la contrada al Palio, lasciarono il padiglione e si diressero verso la zona in cui abitava l'anziano che stavano cercando. Giunti presso il Ponte Antico, chiesero a dei passanti per l'abitazione del Fiorentino. Riuscirono così a trovarla. Si trattava di una piccola casa addossata ad un vecchio barbacane, in una zona stretta e concentrata, fatta di casupole e botteghe. La casa appariva arredata in maniera semplice, con diverse Immagini Sante alle pareti, mobili di legno ed un vecchio camino al centro di una stanza che rappresentava il corpo principale di quella abitazione, che vedeva poi un piccolo vestibolo laterale adoperato come camera da letto. Entrando, i tre videro un'austera figura intenta a sfogliare un grosso libro. Era un uomo anziano, magro, con i capelli incanutiti e fattezze che concedevano al suo viso un'espressione pacata ma arguta. Una barba incolta gli scendeva ingrigita. “Cerchiamo Bene da Scandicci...” fissandolo Ippio. “Siete dei Rossi?” Chiese l'anziano. “No, li detestiamo.” Rispose Ippio. “Allora l'avete trovato...” fissandoli il vecchio.
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10-07-2013, 14.53.54 | #1825 |
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A quelle parole del vecchio, scambiai con Ippio un'occhiata divertita.
"A quanto pare siamo partiti col piede giusto, messere.." Dissi sorridendo. "Il mio nome è Clio, loro sono Ippio e Marzio... Siamo qui per chiedere il vostro aiuto... E direi che, considerate le vostre ultime parole, siamo nel posto giusto..". Spiegai così all'arzillo signore come stavano le cose, i nostri sospetti e il piano che lo riguardava. "Cosa dite, messere..." Dissi guardandolo negli occhi con uno sguardo acceso e vivo "...credete di poterci aiutare in questa folle impresa? Ci è stato detto che nessuno conosce quel castello come voi.." Sorridendo. |
10-07-2013, 15.22.19 | #1826 |
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Guardai i due uomini scambiarsi delle strane occhiate..mi chiesi il motivo di quel silenzio improvviso e pure il fatto che Giacomo il Nero non voleva rimanessi nel castello.
"Il mio nome è Altea Trevor..comunque..sir Giacomo o messer Giacomo..come preferite essere chiamato. Ma vi rammento che sono...sposata" e a quella parola alzai gli occhi al Cielo per quella bugia che Daiz aveva inventato "e quindi...sir Yrko sicuramente non può fare nulla per conquistarmi." Mi voltai e vidi i cavalieri sui loro destrieri..."Chissà se Pestifero ha deciso di combattere" pensai e ad un tratto mi balenò una idea..dovevo parlare con il prigioniero..prima che sir Yrko tornasse. "Sir Giacomo...io non mi sento molto bene..sarà tutta questa folla..vorrei tornare al castello anche se mi spiace per sir Yrko." e finsi un perfetto svenimento.
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10-07-2013, 17.46.19 | #1827 |
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" Fatemi un favore Solder, quando vi rivolgete a noi.....siate meno imperiosa, la vita e' molto strana, oggi la pistola la portate voi...domani può darsi che la porti io........".......la vidi scivolare via...come una serpe e rimasi sola con Gem..mentre ci veniva offerto del cibo.......sembrava buono dall'odore, era cacciagione il pane che avevamo mangiato la mattina e vino........sistemai il tutto perché Gem..potesse mangiare ...e lo feci in silenzio, per carattere non amavo gli ordini....dati poi da una persona che non riconoscevo all'altezza, e fiutavo in lei il pericolo....era nervosa ed istintiva......mi sedetti su una sedia vicino al letto ed osservai Gem....." Mangia Gem.....devi rimetterti in forze, questa donna vuole tornare indietro e vuole farlo da sola......c'e' un motivo in tutto questo......non ha un buon legame con chi e' arrivato insieme a lei....e noi siamo la sua ciliegina sulla torta, siamo la sua forza nella ricerca del luogo che a quanto pare fa da ponte......sai cose' il mio pensiero più grande ?.......lei potrebbe,una volta scoperto il passaggio, portare qui......le persone che io conobbi .....oppure ha il terrore di questa strana epoca......"...mi girai intorno, non mi era mai venuta in mente la possibilità di rimanerci in quel posto......sorrisi come se in mente mi fosse balzata fuori una barzelletta........." Milord avrà pensato che eravamo ladri di cavalli......bene Gem...proviamo a tornare a casa.....".....la porta si apri' di colpo....
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10-07-2013, 19.46.38 | #1828 |
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“Quel castello” disse Bene a Clio e agli altri due contradaioli “è come uno scrigno. Può cioè contenere gemme preziose, ma anche serpenti velenosi. Mettetevi subito l'anima in pace, amici miei... non è possibile penetrare in quel maniero con la forza. E' sorvegliato notte e giorno da arcieri e balestrieri. Inoltre nel cortile si aggirano molossi che vengono lasciati liberi.”
“Non vi sono pozzi o corsi d'acqua per approvvigionare il castello durante attacchi o assedi?” Chiese Ippio. “No.” Rispose l'anziano cappellano. “Per scongiurare avvelenamenti o assalti, il castello è stato costruito per rifornirsi di acqua piovana, grazie a cinque cisterne con scoli scavati nelle murature.” “Allora è davvero imprendibile quel luogo!” Esclamò Ippio. “Se vi aggrappate solo alla forza si...” fissandoli Bene “... lo è...” “Dalle vostre parole, tuttavia, sembra esserci un altro modo...” mormorò il contradaiolo. “Si...” annuì il cappellano “... quello dettato dall'ingegno... Ulisse prese Troia facendo leva sulla vanagloria dei Troiani... Cesare fece capitolare Alesia portando allo stremo i galli di Vercingetorige... ogni fortezza ha un suo punto debole... un punto debole che va riconosciuto nei suoi signori...” “Cosa intendete dire?” Domandò Ippio. “Yrko di Bumin e Giacomo il Nero” fece Bene “hanno molti vizi e debolezze... se fossi in voi farei leva su una di quelle mancanze per penetrare nel maniero...” “Voi ci state dicendo di corrompere o ingannare il demonio!” Turbato Ippio. “Si, amico mio.” Sentenziò Bene. “Per penetrare nell'Inferno, Enea addolcì il feroce Cerbero con focacce e miele...”
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10-07-2013, 19.59.56 | #1829 |
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Ascoltai attentamente le parole del vecchio fiorentino.
"Nessuno di noi ha intenzione di prendere il castello con la forza, non lo abbiamo mai preso in considerazione... Se siamo qui da voi è perché ci aiutiate a trovare il modo migliore per penetrare in quel maniero..." Lo guardai e sorrisi "ciò che dite è giustissimo... E immagino che voi sapreste anche dirci quali sono le debolezze dei due uomini... E come potremmo sfruttarle a nostro vantaggio...". |
10-07-2013, 20.00.30 | #1830 |
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La porta si aprì e uno dei servi portò delle camicie pulite.
Era stata Solder a farle portare per Gem. Il pilota mangiò un po' di quel cibo e poi chiese ad Elisabeth di aiutarlo ad indossare una camicia pulita. “Prima hai detto una cosa che mi ha colpito...” disse alla donna “... perchè credi che Solder non abbia un buon rapporto con gli altri che sono giunti qui con lei? Cosa ti fa credere questo?”
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