25-02-2013, 01.20.26 | #181 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il locandiere gettò uno sguardo nella direzione indicata da Parsifal, dove si trovava il tavolo di quei quattro uomini.
“Credo siano contadini, cavaliere.” Disse. “Lo si vede dai loro abiti. Probabilmente vengono dal fondovalle. Ma non temete, non vi daranno alcun problema. Sono un po' rozzi, ma brava gente infondo.” Diede allora ordine al suo figliolo di accompagnare Parsifal al piano di sopra, dove si trovava la sua stanza. Lì il cavaliere avrebbe potuto riposare. Ma appena il figlio del locandiere uscì, qualcun altro apparve sulla soglia. Erano i quattro uomini che Parsifal aveva visto giù. “Perdonate, messere...” fece uno di quelli “... abbiamo notato il vostro portamento e poi la corazza che indossate... siete di certo un nobile cavaliere...” “Noi non vogliamo recarvi noie, messere...” intervenne un altro dei quattro “... ma in giro si dice che i cavalieri sono al servizio dei più deboli e così noi...” “Siamo intenzionati a pagare i vostri servigi, sia ben chiaro...” prese a dire un altro ancora di loro.
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25-02-2013, 01.30.02 | #182 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Anche Vivian, seguendo l'esempio di Altea, si preparò al meglio per quell'incontro.
Finalmente il misterioso Arconte Meccanico era giunto al castello. Passarono alcuni lunghi minuti, durante i quali le due ragazze avvertirono l'ansia crescente per quell'incontro. “Secondo te” disse all'improvviso Vivian “quell'Arconte Meccanico è una specie di mago? Voglio dire... come fa a conoscere cose di persone di cui ignorava persino l'esistenza? E poi cosa davvero può donare a coloro che ha chiamato in questo luogo? Tu, per esempio... tu cosa ti aspetti di avere da tutta questa storia, Altea?”
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25-02-2013, 01.40.24 | #183 |
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Ad un tratto quella domanda di Vivian che mi tartassava la testa da tempo..."Mago??" risi benevolmente per la domanda di Vivian.."no, non lo è, forse ha mandato qualcuno a Camelot per sapere qualcosa di noi, chissà forse tuo padre saprebbe darci la risposta a questo quesito, visto ha ospitato i suoi uomini no?..certo è Vivian che qui succedono cose alquanto strane e secondo me è una persona che ha potere sugli uomini, questi servi sembrano come in stato di trance al suo servizio, ma ancora non sono riuscita a capire come".
Pensai a quella allucinazione...o al fatto veramente avvenuto..e se fosse veramente presente una specie di strana confraternita che guida il Principato di Sygma? Mi rabbuiai un attimo poi presi la mano di Vivian...."Cosa sogno di trovare in questo viaggio?...la perduta felicità, volevo solo svagarmi e allontarnarmi dai posti che mi hanno fatto cosi male...qualunque cosa possa accadere voglio che la mia vita abbia una svolta e sia finalmente serena e priva dei fantasmi del passato."
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
25-02-2013, 01.43.52 | #184 |
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Restai ammutolita a guardare Fornò che si allontanava, e mi lasciai condurre da Lucius nelle nostre stanze.
Il ghiaccio nella voce e negli occhi del misterioso re era ricomparso immediatamente, ma non potevo fare a meno di ricordare il tono con cui mi aveva parlato, un tono completamente diverso. Mi chiesi cosa si celasse dietro quella coltre di arroganza e disprezzo. Le sue parole mi risonavano nella mente, mentre varcammo la porta dei nostri alloggi. "..Già.. ma guarda un po'.." dissi pensierosa. D'un tratto, scoppiai a ridere fragorosamente e guardai Lucius, poco distante da me. "..Non hai sentito quello strano tipo? A me ha detto di pensare al mio nome, al mio ragazzo e alla mia casa, a te di riportare la tua ragazza in camera..." risi di nuovo ".. ci ha preso per due innamorati... chissà magari in fuga dalle nostre famiglie contrarie al nostro amore..". Mi abbandonai ridendo sul grande letto, nella stanza che avevo scelto, ero stanchissima. Non solo non avevamo chiuso occhio per tutta la notte ma non riuscivo a ricordare l'ultima volta in cui avevo mangiato qualcosa. Ma poi, un suono mi destò. Corsi alla finestra e vidi una carrozza irrompere nel giardino. L'arconte meccanico era arrivato. "..Oh, caro.. guarda un po'... a quanto pare il nostro soggiorno qui non durerà poi molto.." con un sorriso. Mi guardai, la corsa e l'esplorazione avevano reso il mio bell'abito decisamente impresentabile. "...Dammi cinque minuti e sono pronta..." dissi chiudendo la porta della mia stanza. Mi preparai in fretta, indossando un abito di velluto rosso con inserti bianchi e oro. Scelsi un gioiello non troppo vistoso, mi acconciai i capelli con cura, e mi buttai sulle spalle un prezioso mantello che ben si intonava col vestito. "..Eccomi.." dissi a Lucius, varcando la soglia ".. sono pronta, possiamo andare.. vediamo un po' che cosa ha da dirci questo misterioso arconte.. voglio proprio sapere che ne sa lui di Leonard, della storia del manoscritto, e di me, soprattutto...". |
25-02-2013, 01.49.26 | #185 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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E mentre Altea parlava a Vivian, si avvicinò alle due una servitrice.
“Sua signoria chiede di vedervi, mie signore.” Disse. “Vi prego di seguirmi. Vi condurrò da lui.” Così accompagnò le due ragazze attraverso l'ala del castello, fino a condurle in una vasto salone. Era pieno di statue di legno, ciascuna incisa con valente maestria. Raffiguravano strane ed inquietanti figure sconosciute alle due ospiti del castello. Ad un tratto si aprì una porta laterale ed entrò una donna. Aveva lunghi capelli scuri ed indossava un abito formato da vari veli intrecciati e legati attorno al corpo, stretti con spille e diademi. In mano aveva una coppa di porcellana. Dentro vi era un liquido rosso e vischioso. “Salute a voi, mie signore.” Sorridendo ad Altea e a Vivian.
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25-02-2013, 02.01.05 | #186 |
Cittadino di Camelot
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E fu cosi che l'atteso momento arrivò...seguimmo la servitrice lanciandoci sorrisi che significavano speranza di poterci riappropiare delle nostre vite.
Entrammo in un grande salone, ci guardammo attorno, osservai con cura quelle statue di legno pregiato ma non ne capivo il significato quando d'un tratto, una donna di una bellezza disarmante entrò da una porta laterale e alzò il calice in segno di saluto..lanciai una occhiata a Vivian facendole capire di non dire nulla.."I miei omaggi a voi milady" con un leggero inchino "io sono la contessa Altea Trevor e la mia amica è la baronessa Vivian Mc Lanchester, ma forse sua Signoria, l'Arconte Meccanico, ci conosce già visto ci ha dato...questa gradita ospitalità". Scrutai quella donna, chi mai poteva essere...non certo la consorte, un uomo del suo rango non avrebbe mai potuto farsi precedere dalla moglie. Sfoderai un fasullo sorriso...era come dissi a Vivian, tutto doveva sembrare il più naturale possibile eppure mi sentivo sotto pressione.
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25-02-2013, 02.03.00 | #187 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Ad un tratto, qualcuno bussò alla porta della stanza di Clio e di Lucius.
“Salute a voi...” entrando una servitrice “... sua signoria è giunto al castello e chiede di vedervi. Prego, seguitemi... vi condurrò da lui.” E li accompagnò attraverso i gradini che davano alla corte principale. Da qui arrivarono ad una grande sala. In essa vi erano molti specchi, di varie forme e dimensioni. Alcuni erano deformati, altri addirittura rotti. La luce che penetrava dalle bifore si rifletteva su di essi e per via della loro irregolarità generava strani effetti. Ad un tratto una porta laterale si aprì ed entrò una ragazza. Aveva capelli ricci e nerissimi ed indossava una lunga tunica di un blu cobalto, stretta in vita da un nastro bianco. In mano recava due lunghe fasce colorate. “Salute a voi.” Fissandoli con un sorriso.
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25-02-2013, 02.11.59 | #188 |
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La donna sorrise a quelle parole di Altea.
“I nomi qui” disse “non contano nulla. E neanche i luoghi da dove arriviamo. Ad essere importante è il luogo che invece ci attende. E la ragione che ci spinge a raggiungerlo.” Vivian la fissò sorpresa. “Non è forse una degna metafora per descrivere la vita?” Aggiunse, per poi ridere. “Ma ditemi... cosa cercate? Perchè siete giunte qui a Sant'Agata di Gothia?”
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25-02-2013, 02.15.37 | #189 |
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Seguimmo la servitrice per scale e corridoi del maniero che ci ospitava.
I miei pensieri cominciarono a vagare, inquieti, alla ricerca di speranze, aspettative, timori. Giunti nella sala mi guardai attorno, e un brivido leggero mi attraversò la schiena, c'era qualcosa, qualcosa di inquietante in quella stanza, ma probabilmente era solo la strana atmosfera generata dagli specchi. D'un tratto però una donna ci venne incontro e ci salutò. Mi soffermai, scioccamente, ad osservare la raffinata semplicità del suo abito. Ma poi la mia attenzione fu catturata dalle due lunghe fasce che teneva in mano, mi chiesi a cosa potessero mai servire. "..Salute a voi, Milady.." dissi con una riverenza formale. Di norma, mi sarei presentata, ma considerando il fatto che l'Arconte Meccanico si vantava di conoscere il mio nome e i miei segreti, decisi di non farlo. "..Ci è stato riferito che sua signoria desiderava incontrarci.." non sapevo se stavo formulando una domanda, o una timida affermazione, ma i miei occhi, cordiali e gentili erano fermi e decisi. In quel momento, sentendo il respiro e la presenza di Lucius accanto a me, ringraziai di non essermi imbarcata in quell'avventura da sola. |
25-02-2013, 02.22.47 | #190 |
Cittadino di Camelot
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Fissai lo sguardo pure stupito di Vivian..."Milady, forse avete ragione ma se noi dimenticassimo il nostro nome e il luogo da dove proveniamo non avremmo nemmeno più una nostra identità, non pensate?" continuando con un sorriso cortese...chiedendomi chi si celasse dietro quella figura misteriosa "Ma avete pure le vostre ragioni, anche ciò che ci riserva il futuro o il luogo che ci attende nel futuro ha una sua importanza..e questo può essere solo il fato a deciderlo penso non noi. Personalmente mi trovo qui a Sant'Agata di Gothia" facendomi seria "proprio per dimenticare il passato..certo la morte di una sorella non si può dimenticare ma si può lenire e accettarla con consapevolezza e poi per dimenticare..una persona che mi ha tradita e avere più fiducia nelle persone. Mentre la mia amica Vivian...ella cerca la felicità e forse pure un cavaliere."
Osservai quelle statue, ma forse era meglio non chiedere nulla..solo rispondere e basta.
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