12-09-2013, 16.55.01 | #181 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Quando Eilonwy raggiunse suo zio Nicolò, l'uomo era affaccendato nel suo studio con alcuni documenti.
Ma nel vedere arrivare sua nipote, mise tutto da parte e accolse la fanciulla con un ampio sorriso. “Beh...” disse “... si, è uno straniero... in verità non conosco ancora la sua terra d'origine ed il suo accento, come il modo di parlare, sono alquanto vaghi... in certi momenti sembra avere qualcosa di greco, in altri invece la cadenza pare scivolare sul francese... in altri ancora poi mi sembra abbia quasi cadenza spagnola... naturalmente non posso conoscere la sua età, avendolo incontrato una sola volta... sicuramente è giovane... anzi, proprio questo mi spinge a credere che la sua fortuna debba in qualche modo derivare da un'eredità ricevuta, perchè altrimenti non si spiegherebbe come si possa guadagnare tanta ricchezza a quell'età...” sorrise ancora “... ma potrai soddisfare la tua curiosità sul nostro eccentrico Cavaliere di Altafonte molto presto... alla festa.”
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12-09-2013, 17.07.09 | #182 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Altea, così, seguì quella carrozza e quegli uomini dagli esotici vestiti.
Tornarono in città, fino a raggiungere uno splendido palazzo nobiliare, tra i più sontuosi che si potevano ammirare in quella terra di rinascimentale bellezza. Il capo di quei guerrieri orientali fece un cenno all'uomo che stava di guardia al cancello e quello aprì subito per farli entrare, per poi richiudere un attimo dopo. E una volta giunti nel maestoso giardino interno, il capo dei guerrieri vide andargli incontro un altro individuo. Era un uomo magro, dai capelli cortissimi ed il volto semplice. “Siete giunti...” disse ai nuovi arrivati. “Il padrone è in casa?” Chiese il capo dei guerrieri. “Si, ti stava aspettando.” Ed entrarono nel grande palazzo.
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12-09-2013, 17.12.18 | #183 |
Cittadino di Camelot
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Quelle ultime parole di Jacopo mi sorpresero...
mi voltai a guardarlo. Mi sentivo strana... e qualche cosa dentro di me scalpitava... la mia famiglia era sempre stata liberale, fedele al Re, forte del suo laicismo... ma era dalla coscienza di ognuno che dipendevano queste scelte e nessuno si era mai sognato di dirmi ciò che Jacopo mi aveva appena detto... Lo fissai per lunghi istanti, restando davanti alla finestra... quasi cercassi di capacitarmi di ciò che avevo appena udito... infine, lentamente, mi avvicinai a lui... “Jacopo...” dissi in tono dolce e pericolosamente moderato “Io credo che... sì, credo che la scelta di confessarmi o meno debba dipendere dalla mia coscienza e non dalla tua. E, nel caso, anche la persona cui rivolgermi dipenderà da quella medesima coscienza... questo è ciò che mi è stato insegnato, almeno! Inoltre... beh, se avessi avuto intenzione di farmi dare ordini da te mi sarei arruolata nella Guardia Reale! Ora, con il tuo permesso, credo che andrò a farmi preparare un bagno!” Lo oltrepassai e, senza voltarmi né aggiungere altro, uscii dalla sala.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
12-09-2013, 17.25.57 | #184 |
Cittadino di Camelot
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Davanti a me si stagliò un palazzo di una indescrivibile sontuosità, forse nemmeno a Camelot avevo visto un Palazzo di tale bellezza.
Mi avvicinai di più fino quasi all'ingresso del grande portone ad ammirarlo, avevo capito dalle loro parole che il padrone era a casa...ma ero sicura che erano proprio a casa di questo Cavaliere di Altafonte? Non avevano fatto nomi...era un rischio cercare di entrare, mi sarei solo messa o in una situazione imbarazzante o pericolosa dovendo raccontare chi fossi davvero e che mi fosse successo. Mi guardai attorno, eravamo di nuovo in città ma il cuore iniziò a battere forte, non riuscivo più a capire dove fossi, era inutile cercare di tornare indietro verso i colli e cercare il laghetto..avrei aggravato la situazione. E dovevo tornare in albergo...si...e dovevo prepararmi per il ballo e vedere di un vestito adeguato poichè quelli ordinati erano eleganti ma semplici e non adatti alla situazione. Per fortuna, vidi alcune persone vicino al Palazzo e mi avvicinai a loro.."Scusatemi, non sono di Sygma, ero andata a cavallo fino ai colli..e penso di essermi persa. Dovrei tornare..alla Locanda del Giglio Dorato, uno degli alberghi più lussuosi della città" e sorrisi certa che mi avrebbero indicato la strada mentre pensavo se i biglietti per la festa erano stati procurati...dovevo fare in fretta o avrei fatto saltare il piano di Azable
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
12-09-2013, 18.01.38 | #185 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Jacopo si voltò e fissò Talia.
“Nell'antica Grecia” disse piano “la falange era l'arma più potente... con essa Alessandro conquistò la Persia e prima ancora suo padre Filippo, con quella stessa arma, unificò quasi tutte le cittadelle greche in un unico regno... e il cuore della falange erano gli opliti, i fanti pesantemente armati... ognuno doveva difendere col proprio scudo non se stesso, ma il compagno accanto... dunque il singolo errore, lo sbaglio di uno poteva costare la morte al suo compagno o addirittura la distruzione della falange... per questo gli opliti venivano scelti ed addestrati con cura...” sorrise in modo enigmatico “... non saresti potuta entrare nella Guardia Reale, poiché i miei uomini devono mettere il bene collettivo davanti ad ogni sciocca e frivola debolezza... Talia, diciamolo ora, tra noi, così da non doverlo ripetere in pubblico... la tua famiglia, così lungimirante, saggia, liberale, non è un modello di perfezione... ha fatto comodo ai tuoi l'essere imparentati col Capitano della Guardia Reale... quando il re vedeva di cattivo occhio il vostro ruolo di mediatori tra monarchici e clericali... e poi non dimentichiamo che anche il patrimonio di famiglia scarseggiava... ora però non più, grazie al nome dei de' Gufoni... ed è un vero peccato che la superbia, l'arroganza e l'insolenza non possano essere tramutate in denaro, vero? Sennò sareste ricchissimi.” Di nuovo quel sorriso che ora però sembrava un ghigno. “Scegli pure il sacerdote che più ti aggrada per confessarti... ma bada che non tollererò problemi a causa di qualche tua sciocchezza...” E dopo qualche istante uscì dalla stanza, per poi raggiungere il suo studio.
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12-09-2013, 18.05.13 | #186 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Elisabeth si sedette così accanto a Monty e a Ioga, davanti a quel fuoco.
“Un'avventura...” disse Monty “... vediamo un po'... vuoi raccontarla tu, Ioga?” “Io?” Ridendo l'altro. “No, sei tu lo specialista.” “Si, ne avrei diverse...” fece Monty “... magari posso raccontare di quando incontrammo quella popolana, rammenti? Sembrava così ingenua, invece poi...” “Già, ricordo eccome!” Divertito Ioga. “O quando” mormorò Monty “ci divertimmo a farci sollazzare da quella zingara... aveva il fuoco dentro...” “Si, una gran bagascia!” Esclamò Ioga. “E voi invece...” Monty fissando Elisabeth “... che tipo di donna siete?” Sfiorandole i capelli. “Vi piace dominare o essere dominata?” “Oh oh...” con espressione da ebete Ioga “... eccolo in azione...” e rise forte.
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12-09-2013, 18.18.05 | #187 |
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Così nessuno sapeva di questo Cavaliere di Altafonte.
Era sbucato dal nulla come uno spettro. Dalle due popolane avevo sentito dire che aveva affittato un certo Palazzo Lorena. Comunque la cosa non mi convinceva. Forse era solo una coincidenza, ma come mai quel Cavaliere di Altafonte era arrivato dal nulla nello stesso periodo di tempo del ladro Mirabole?
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
12-09-2013, 18.23.20 | #188 |
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Il fuoco mandava dei strani bagliori......il caldo si incominciava a sentire....e avrei voluto addormentarmi......incominciavo a non avere piu' tanto freddo......ma alla mia richiesta di un racconto sulle loro storie...la cosa diventò pericolosa Monty si era avvicinato piu' del dovuto...mi accarezzo i capelli e caccia la sua mano con rabbia......." Io non sono così ingenua Monty....in caso di pericolo uccido....e voi non avrete un lascia passare sino a Sygma....."...alla risata ebete di Ioga....." Stupido uomo il tuo Capo non sarà così sorridente......"......la cosa non era messa veramente bene.......e sentivo il loro Capo russare.....così misi la mano al pugnale.....avevo detto che non si uccideva per motivi inutili...ma quello era un motivo piu' che utile......non lo avevo mai fatto.....c'era sempre una prima volta.....ero guardinga, non volevo uscire il coltello se la cosa si fosse fermata lì......era pur sempre la mia arma nascosta........" E allora......cosa facciamo....raccontate qualcosa di decente o comincio ad urlare in modo che mi sentano fino a Camelot....".
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12-09-2013, 18.23.57 | #189 |
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A quelle parole di Jacopo mi bloccai...
mi bloccai già quasi sulla porta e di nuovo mi voltai a guardarlo... quel ghigno e quelle parole quasi di disprezzo... lentamente feci di nuovo qualche passo attraverso la stanza, fino a giungergli di fronte. Lo fissavo. Jacopo era più alto di me, ma io sollevai il mento fino a poterlo guadare bene negli occhi senza dover alzare i miei... Ed i miei occhi nei suoi rimasero impassibili... nonostante quel modo d’ira che mi colse, nonostante la voglia di schiaffeggiarlo che riuscii a dominare solo stringendo le mani a pugno, nonostante tutto, non un sentimento trapelò dal mio sguardo. “La tua tracotanza, Jacopo, è rivoltante!” sibilai “E’ pari solo alla tua presunzione!” Un istante dopo uscì dalla stanze ed io feci altrettanto.
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12-09-2013, 19.40.59 | #190 |
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Gli andai incontro sorridendo.
"Cos'è quel tono sorpreso?" Dissi in tono canzonatorio ".. Non faccio mica l'amazzone a tempo pieno.." Risi e gli feci l'occhiolino. Abbassai lo sguardo "..credevo saresti rimasto sconvolto dai miei poveri capelli..." Aggiunsi, sedendomi accanto a lui. "Diciamo solo che l'ultimo anno è stato un inferno.. Non abbiamo avuto nemmeno un attimo di pace.." Alzai lo sguardo verso di lui "..tu.." Dissi titubante "...non hai notizie fresche, vero? Voglio dire.. Se Diomede e mio padre sono ancora vivi..." Sussurrai con gli occhi tristi. Non sapere era terribile. Il rumore di passi mi distolse da quei pensieri. Quando il domestico arrivò con il tè, lo guardai estasiata. Non mi era mai parso tanto buono, e i pasticcini mi sembrarono la miglior delizia del mondo. Ascoltai Roberto mentre mangiavo, rispondendo al suo sguardo con un sorriso. "Si si, lo vedo che te la cavi bene.. Sono davvero felice per te.. Uhm.." Dissi posando la tazza "...non pensare di scappare sai, mi devi presentare la Contessa.." Con un risolino divertito. Bevvi un sorso di tè, e lo guardai con aria interrogativa, con la tazza ancora a mezz'aria. "Aspetta.. Cosa vuol dire che sono arrivata appena in tempo?". |
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