08-05-2012, 09.14.23 | #1951 |
Cittadino di Camelot
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Se avessi potuto avere la possibilita' di descrivere ad alta voce le miei impressioni......sul luogo in cui eravamo e sullo stesso Reas...le mie parole sarebbero state un misto di fuoco ed acqua.
Una selva e un vecchio monastero un connobio di passato e presente in cui si apriva una porta nel mondo invisibile........Il ponte era andato, ma cio' di cui non mi preoccupavo in quel momento era propio il passaggio tra la nostra sponda e l'altra, quello invece che non riuscivo a comprendere era Reas.....se a Tylesia ero pienamente convinta che lui conosceva perfettamente il luogo dove recarci, in quel preciso momento mi sembrava smarrito quanto lo ero io.......Ma lui aveva bisogno del suo ponte " Vedete...Reas c'e' sempre una via di uscita, basta crederci ed ogni cosa diventa possibile......."....Mi staccai da lui ed entrai nella selva c'erano quattro magnifici alberi...mi misi al centro e cominciai a fare richiesta in una muta preghiera.....stavo cantilenando l'ordine allo spostamento.......Le fronde dei due alberi piu' alti incominciarono a squotersi, come se una tempesta di vento li avesse risvegliati da un lingo sonno......quando potei sentire che la loro forza era in sintonia con il mio animo......alzai le braccia in cielo e ringraziai il mio popolo all'obbedienza......mi misi in cammino verso la sponda dove si ergeva parte del ponte e dietro di me fui seguita da due alberi, quelli piu' grandi ed anziani....che ad un mio gesto si lasciarono cadere formando un ponte tra le due sponde......." Vedete Reas....ora avete il vostro ponte.....possiamo passare, la natura almeno e' dalla nostra parte ".....attesi quindi che Reas fosse il primo a passare |
08-05-2012, 09.46.10 | #1952 |
Cittadino di Camelot
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Sorrisi appena alle parole del cavaliere...
“No...” sussurrai, inclinando la testa “A me è stato insegnato a fare del cuore il mio punto di forza, mi è stato insegnato ad essere sempre sincera ed onesta con gli altri e con me stessa, mi è stato insegnato a vivere secondo un’etica e ciò in cui più si crede, non permettendo a nessuno di imporre a quell’etica le proprie insane leggi... e dunque... credetemi, se ho mai fatto una cosa veramente giusta e onesta in vita mia, è questa!” Poi io e Sheylon, ci voltammo e lasciammo la grotta. Galoppai per qualche tempo il più velocemente possibile... il vento mi fischiava nelle orecchie e mi faceva volare i capelli... ed una mortale, insostenibile preoccupazione mi schiacciava il cuore, tanto che quasi non riuscivo più a respirare. Così, infine, tirai con forza le briglie e mi fermai... Colsi Sheylon di sorpresa, probabilmente... ma lo sentii tornare indietro, verso di me, brontolando scontento per quella pericolosa sosta. Ma non gli detti retta... eravamo in fuga, era vero, ma avevamo certo più di qualche minuto di vantaggio sui nostri inseguitori... vantaggio che era precisamente ciò che mi occorreva. Smontai in fretta da cavallo e mi avvicinai a Sheylon, inginocchiandomi di fronte a lui e prendendo la grossa testa del felino tra le mani... “Sheylon...” sussurrai quindi, il volto vicino a quello della tigre “Sheylon, ascolta... so ciò che Guisgard ti ha chiesto... posso immaginarlo... non sono sciocca, credimi! Lui ti ha chiesto di stare con me e di non lasciarmi per nessuna ragione, vero? Ti ha chiesto di badare a me... ma ora... Sheylon, ora è lui ad essere più in pericolo, lo capisci? Tornerà in quella grotta da un momento all’altro e troverà ad attenderlo solo quei cavalieri... lui non sa che loro sono lì e non può immaginare che io e te siamo fuggiti... rischia di essere preso di sorpresa, catturato e messo a morte... perciò ti prego, Sheylon... ti imploro, torna indietro! Va’ da lui, trovalo, accertati che stia bene... e riportalo da me! Sheylon, ti prego... ti prego, se dovesse accadere qualcosa a Guisgard, io ne morirei, lo capisci? Ed anche tu, lo so! So che tieni a lui più che a qualsiasi altra cosa! Vai, dunque! Io...” sorrisi appena “Io, nel frattempo, ti prometto che non mi farò prendere, va bene?” In fretta, quindi, mi slegai la fascia di stoffa morbida e leggera che avevo intorno alla vita e la legai stretta alla zampa della tigre... “Portagli questa!” dissi “Capirà che sto bene! Ascolta... proseguirò sempre in questa direzione, il più velocemente possibile, senza fermarmi mai... seguite anche voi questa direzione e mi ritroverete. So che farai di tutto per riportarlo da me... e so che lui mi ritroverebbe anche in capo al mondo! Ora vai, ti prego! Ti supplico, Sheylon, non farmi discutere... non c’è tempo!” Di nuovo mi abbassai e poggiai un bacio sulla testa della tigre poi, trovate le briglie di Luthien, salii in sella... “A presto, Sheylon!” dissi “E... vi prego... non fatemi attendere troppo!” Infine voltai la cavallina e ripresi il galoppo nella direzione concordata.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
08-05-2012, 10.13.07 | #1953 |
Cittadino di Camelot
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Entrammo nella locanda ma subito mi accorsi che l'anziano non era molto accomodante, presagivo qualcosa di non positivo. Infatti, improvvisamente, iniziò a camminare nervosamente e Fyellon sbigottito gli chiese cosa stesse succedendo ma egli non era molto disponibile a parlare, io apparivo quasi invisibile ai suoi occhi...quando entrò una ragazza stupenda..Renya...cosi la chiamò il vecchio, chiedendole di una persona la quale non doveva essere gradevole. Renya si avvicinò a Fyellon, sembrava ella avesse un certo fascino sul cavaliere, mi misi in disparte a guardare ed ascoltare. Chi sarebbe dovuto arrivare??
Ad un tratto sentii una donna parlare a bassa voce e notai che Fyellon fu pure incuriosito da questo fatto, aprì una porta e una donna anziana evocava i Santi Misteri del Rosario...ebbi un sussulto. Mi voltai di scatto verso Fyellon, ma vidi Renya avvicinarsi a lui...e quelle parole mi innervosirono...Tylesia era lontana, molto lontana...e il vecchio annuì confermando la mia ipotesi...si doveva andare a Levante! Con un gesto di stizza mi sedetti al tavolo....non era possibile, sapevo dovevo fidarmi del mio istinto, ma ricordai quella donna che stava pregando, come mai pregava di nascosto? A Tylesia era vietato pregare e amare..e se il vecchio stesse mentendo? Presi finalmente la parola...."Scusate dame e messeri, vorrei chiedere alla donna qui nascosta" e aprii la porta dove l'anziana stava pregando " di accomodarsi qui con tutti noi e pregare tutti per la Nostra Regina dei Cieli....se siamo lontani da Tylesia..lo possiamo fare visto laggiù ci sono certe leggi che lo vietano...prego milady accomodatevi con noi col rosario, non abbiate timore".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea Ultima modifica di Altea : 08-05-2012 alle ore 10.19.32. |
08-05-2012, 11.27.03 | #1954 |
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Perchè siamo scappati dalle prigioni e per nasconderci ci siamo travestiti da monaci non abbiamo niente contro di voi o contro qualcuno ci hanno arrestati per un errore ma ora è passato non cerchiamo guai anzi vogliamo aiutare chi è in difficoltà e lo guardai in faccia
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fabrizio |
08-05-2012, 20.16.57 | #1955 |
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Elisabeth con un incantesimo aveva destato le forze della Natura, che si erano dimostrate ancora una volta benigne con lei.
I due alberi sostituirono così il ponte ormai inservibile. Reas però, convinto da sempre che nulla del genere potesse mai realizzarsi, restò turbato e stravolto da quella scena. Davanti al suo scosso intelletto ed alla sua acerba esperienza, quell'immagine gli apparve come un sogno, forse un incubo. Si voltò allora verso Elisabeth e restò a fissarla senza dire nulla. In quel momento però, la dama dei boschi, a causa del profondo sforzo attuato per quell'incantesimo, avvertì un profondo capogiro, per poi perdere i sensi. Il fuoco consumava lentamente la legna e nella stanza un soffuso chiarore tentava, a fatica, di squarciare il buio che tutto avvolgeva. Il vecchio monaco fissava la fiamma con in mano il suo boccale. Elisabeth lo guardava in silenzio. Ad un tratto alcuni cavalieri entrarono nella stanza. “Avete dunque deciso?” Domandò loro il monaco. Uno di quelli annuì. “Prenderemo il Fiore” disse un altro di quei cavalieri “e distruggeremo la città.” In quel momento Elisabeth riprese i sensi. Accanto a lei vi era Reas. “Come vi sentire?” Chiese alla donna. “Va meglio ora?”
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08-05-2012, 20.29.07 | #1956 |
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La vecchia donna in preghiera, però, non sembrò dar retta alle parole di Altea.
“Sta pregando per suo figlio...” disse Renya “... non vi ascolterà... sembra non sappia fare altro che pregare...” In quel momento si sentirono dei passi di cavallo. Poco dopo, alcuni soldati entrarono nella locanda. “Dio sia lodato!” Andando verso di loro il vecchio locandiere. “Renya vi ha raccontato...” “Si, sappiamo tutto.” Con tono arrogante il comandante dei soldati. “Vostro figlio è un idiota e se sperate che io rischi i miei uomini per lui...” “Cosa è successo?” Intervenne Fyellon. “Suo figlio Barius” rispose il comandante indicando il vecchio locandiere “ha la mania di andare a scavare nella vecchia necropoli sannita situata nella montagna... sa bene che è un luogo pericoloso, ma lui, testardo, non da retta a nessuno ed ecco il risultato. Tutti se ne stanno alla larga da quel luogo... secondo antiche leggende sannite quella montagna è infestata dagli spiriti di sette guerrieri che la difendono dai malintenzionati.” “La Montagna dei Sette Spiriti...” ripeté Fyellon “... che nome solenne... sembra l'ideale per un poema...” “Vi prego, portate un po' d'acqua a mio figlio...” disse il locandiere al capo dei soldati “... avrà sete lì sotto... è lì da tre ore ormai...” “Può essere che la sete gli faccia mettere giudizio...” mormorò Renya “... che matrimonio...” “Matrimonio?” Fissandola Fyellon. “Si...” annuì la donna “... Barius è mio marito...” “Non posso mandare nessuno dei miei uomini in quella montagna.” Fece il comandante. “Dobbiamo prima capire in che condizioni si trova il tutto.” “Magari servirà anche come tomba.” Sarcastico Fyellon. “Per il poveretto intendo, visto il tempo che vi occorre per agire.” “Non mi piace il modo in cui vi rivolgete a me.” “E a me non piacciono quelli come voi che parlano troppo.” “Chi siete voi, si può sapere?” Infastidito il comandante. “Sono quello che porterà l'acqua a quel disgraziato.” Rispose Fyellon, prendendo la borraccia dalle mani del vecchio locandiere. “Grazie, messere!” Esclamò questi. “Che Dio vi benedica!” “Altea...” voltandosi verso di lei Fyellon “... nel frattempo prendete una stanza ed ordinate qualcosa da mangiare... ho idea che ci fermeremo per qualche giorno qui.” E si diresse verso la necropoli.
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08-05-2012, 20.38.25 | #1957 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il capo dei cavalieri, allora, udite le parole di Cavaliere25, prese le sue armi e scappò via.
Tutti gli invitati corsero verso il Cavaliere blu per ringraziarlo. “Sei stato molto sciocco!” Esclamò all'improvviso il falco Alberico. “Che motivo c'era di gridare ai quattro venti che eravate dei galeotti in fuga? Ora quel cavaliere tornerà con altri uomini per catturarvi tutti!” “Accidenti!” Esclamò Tieste. “Siamo di nuovo nei guai!”
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08-05-2012, 20.58.39 | #1958 |
Cittadino di Camelot
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La vecchia donna non udì le mie parole, come in uno stato di trance continuava in una malinconica litania, mi stavo avvicinando a lei quando Renya mi bloccò...ella pregava per la sorte di suo figlio.
Subito fummo raggiunti da dei cavalieri, il vecchio locandiere chiese loro aiuto per salvare il figlio e marito di Renya ma a quei cavalieri poco importava della sorte del malcapitato....chi erano quei cavalieri? Cercavo di intravedere nelle loro armature qualche stemma che potesse contraddistinguerli. Barius, il figlio del locandiere, si era addentrato nella montagna alla ricerca di qualcosa di particolare e ne era rimasto bloccato...che strano nome...La Montagna dei Sette Spiriti. Fyellon, come sempre, iniziò a inveire contro il capitano dei cavalieri, mostrando la sua supremazia e purtroppo come temetti si offrì volontario per salvare il ragazzo e voltandosi verso di me, con una freddezza che non riconoscevo, mi disse di ordinare una stanza e dalle sue parole capii avesse intenzione di rimanervi per giorni. Non era questo che dovevamo fare..capivo il buon intento di Fyellon di salvare il malcapitato ma noi dovevamo riprendere il cammino verso Tylesia, ritornare nel sentiero, uscirne e tentare con la strada a Levante..tutti questi inconvenienti e la testardaggine di Fyellon mi innervosirono e appena egli aprì la porta per andare in quel pericolo, dissi ad alta voce...."D'accordo..gentile signor oste, potete prenotare una stanza per Fyellon? Egli intende soggiornare qui per alcuni giorni...io invece continuo sola il mio cammino verso Tylesia...Uscirò da dove sono venuta e prenderò la strada a Levante"...mi avviai verso l'uscio, senza nemmeno guardare Fyellon, guardai la strada davanti a me..ricordavo quella grossa quercia che formava con le radici degli strani intarsi e mi avviai verso il sentiero...non avevo paura, avevo raggiunto Tylesia sola dopo la morte del maestro, anzi egli era già morto nel Carrozzone a causa di Isolde.
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08-05-2012, 21.26.22 | #1959 |
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Fyellon restò sorpreso da quelle parole di Altea.
Corse allora verso di lei e la bloccò. “Ma dove state andando?” Fissandola negli occhi. “Non capite? E' il fato che ci ha condotti qui! Possiamo finalmente affrontare qualcosa che ci renderà grandi! Non capite? Fama e gloria! Ho sempre sognato di diventare qualcuno, di far vedere al mondo il mio vero valore... mio padre prima e mio fratello poi hanno sempre cercato di mettermi in secondo piano... ma stavolta dimostrerò la mia abilità e tutti dovranno ammetterlo! Ma ho bisogno di voi, Altea... abbiamo affrontato insieme diversi pericoli e anche questo deve vederci fianco a fianco... quest'avventura ci renderà famosi in tutta la regione e forse saremo premiati con terre e titoli... dovete fidarvi di me... anche stavolta.” Sorrise. “Salveremo quel disgraziato e diventeremo celebri... e magari qualche poeta metterà in versi le nostre imprese!”
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08-05-2012, 21.49.09 | #1960 |
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Fyellon mi seguì e mi afferrò il braccio, mi guardava e iniziò a parlare...non lo riconoscevo più, parlava di fama e gloria, di suo padre e suo fratello e la voglia di supremazia verso loro..terre e fama.
Mi strattonai da quella stretta..."Fyellon, mi state dicendo sono un mezzo...per...farvi diventare ricco e famoso? Non mi interessano i premi e i titoli, avevamo un ideale in comune ovvero quello di salvare Tylesia e il suo popolo...e sapere cosa celasse quel Giardino..e ora scopro che voi invece ambite alla supremazia e potere...e questa vostra sete di vendetta verso vostro fratello e padre? Vostro padre è morto...vostro fratello è ancora in vita e ora siete voi in torto, avete detto che egli voleva essere il migliore e nei vostri occhi vedo l'odio..per come dite voi...essere stato messo in secondo piano...Continuate solo sir Fyellon, quando diventerete ricco, famoso e avrete soddisfatto i vostri piani di vendetta, saprete dove trovarmi...a Tylesia"..iniziai a correre, non potevo crederci..Fyellon mi aveva tradito...a lui non era mai interessato del Bene di Tylesia e non meritava di indossare quella armatura. Mi fermai, mi guardai attorno, sopra di me solo rami che si intrecciavano e celavano la luce del flebile sole che sembrava stesse calando, inizia a proseguire velocemente per cercare di uscire prima che la notte prendesse il sopravvento, osservavo il luogo ed ero convinta di essere nella giusta via.
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