15-05-2012, 09.49.04 | #2041 |
Cittadino di Camelot
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Appena tolsi qualche pietra sentii degli strani scricchiolii ed esitai nel continuare per non rischiare troppo, e Barius iniziò a parlare della moglie, quando si è in queste situazioni e condizioni, il cuore si apre più facilmente.
Lo ascoltavo con attenzione, egli era un bravo ragazzo...cercai di tirarlo su di morale..."Messer Barius, allora voi siete come Aladino?Siete venuto qui a cercare la Lampada Magica? Avete mai letto la sua storia..egli entrò in una montagna misteriosa e ivi stava una lampada magica, questa storia me la raccontò il mio maestro. Questa lampada era il luogo segreto dove si celava un genio benevolo il quale esaudiva tutti i desideri del suo padrone, in questo caso era Aladino perchè lo svegliò da un sonno secolare, appena egli strofinava la lampada usciva il genio ed esaudiva tutti i suoi desideri. E che poteva desiderare Aladino? Di diventare ricco e un principe per sposare la bella principessa, figlia del Sultano. Ma ella lo aveva già incontrato, celandosi da ragazza del popolo al mercato...Aladino pensava di non poter mai sposare la bella principessa ridotto di stracci e senza una moneta. E così fu...il genio lo trasformò in principe, raggiunse la corte maestosamente e il Sultano diede subito in sposa ad Aladino la bella principessa" mi soffermai un attimo e mi misi seduta vicino a quella fessura "ma la principessa non amava Aladino per le sue ricchezze, ma perchè riuscì a liberarla dal torpore di una corte annoiata...addirittura la fece volare sopra un tappeto magico facendole vedere il mondo intero...ecco Renya forse, è intorpidita come quella principessa da questo posto spento, lei odia questo posto. Promettetemi che quando uscirete da qui le chiederete quali sono i suoi desideri e voi come quel genio li esaudirete per renderla felice..come una principessa..la principessa del Vostro Cuore". Ci fu un attimo di silenzio, in cuor mio speravo che i soccoritori arrivassero presto e questa storia fosse finito per andare via da questo desolato posto.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
15-05-2012, 11.18.05 | #2042 |
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vuol dire che un contadino non può cadere in un pozzo ce qualcosa che non va dissi guardando gli altri che si fa? domandai lo tiriamo fuori e vediamo che succede o lo lasciamo li a morire e aspettai
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fabrizio |
15-05-2012, 12.03.11 | #2043 | |
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Ci fu qualche istante di silenzio nella stanza... poi udii un movimento, un balzo, la finestra che veniva richiusa piano e poi dei passi. Tentai di concentrarmi su questi ultimi, ma invano: la figura camminava piano, con passo leggero, forse per tema di essere udito e scoperto... si avvicinava sempre più e ad ogni passo il mio cuore perdeva un battito.
Udivo voci indistinte provenire dal piano di sotto, udivo la musica provenire dalla piazza sebbene fosse attutita dalla finestra chiusa... e pensai che avrei potuto gridare, avrei potuto invocare aiuto, avrei potuto tentare di fuggire via... avrei potuto, eppure inspiegabilmente non feci nessuna di queste cose. Rimasi immobile, invece, schiacciata contro la parete più lontana dalla finestra, gli occhi spalancati, il respiro leggero, il cuore che batteva sempre più piano... E mi parve che quell’istante non finisse più. Citazione:
E fu allora che quel ricordo lontano giunse a sfiorare la mia mente per un istante... lui e tutte quelle storie che amava raccontarmi da ragazzo, le storie di Sinbad e dei suoi viaggi, e soprattutto la storia del suo ritorno, quando nessuno lo aveva riconosciuto, nessuno tranne la sua amata principessa... Chiusi gli occhi e mi abbandonai a quella carezza, mentre la mia mano correva a sfiorare la sua ed un vago sorriso sorse ad incresparmi le labbra... “Sapevo che mi avresti ritrovata...” sussurrai, inclinando appena il viso e baciando il palmo di quella mano “Lo sapevo! Oh, Guisgard... Guisgard, perdonami per essere fuggita... ero così spaventata... e poi ero preoccupata per te, preoccupata che ti prendessero...”
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15-05-2012, 12.54.56 | #2044 |
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Osservavo il gessetto.....pensavo che sarebbe stato qualcosa di maggiore entità...e invece....sospiraì.....però,anche l'oggetto più piccolo nasconde in sè un grande valore.
Il gessetto blu, sicuramente serviva a farci ritrovare la strada.....il gioco era fatto, ma chi ci assicurava che non sarebbe stato clonato il segno che avremo posto? La migliore soluzione era quella di testarlo e proteggerlo con qualche sigillo di Lilith. Il linguaggio che avreì adoperato sarebbe stato quello del mio ordine. Nel frattempo, i latrati si facevano sempre più intensi,non mi lasciaì intimidire....finchè udì una voce che mi chiamava era il Maestro Redentos, ma cosa ci faceva qui? Sicuramente era un inganno poichè una volta che si entra altri non possono entrare in quanto la porta veniva chiusa dai custodi della Prova. Guardaì Lilith e vidi che anche lei aveva sentito qualcosa, dovevo osservarla evitando che potesse cadere in trappola, la strinsi a me dicendole: "non lasciarti ingannare, questo è solo l'inizio di ciò che ci attende".
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15-05-2012, 19.16.15 | #2045 |
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Ascoltai la conversazione tra Reas ed il monaco.....le mie mani erano ancora chiuse in quelle di Reas quando il monaco mi chiamo' parte in causa........la parabola dei talenti....." Avete ragione padre, conosco molto bene questa parabola......Dio ci ha donato la vita, con tutti i suoi doni...ed ognuno di noi deve riuscire a far fruttare ogni cosa, sapendo che nulla ci appartiene, e quel momento sara' il momento del giudizio, ad ognuno di noi verra' chiesto cosa abbiamo fatto di io' che ci e' stato concesso......ho parlato molte volte a Reas, di come bisogna donare Amore a prescindere......e la Lacrima di Cristo sta venedo a chiedere cosa abbiamo fatto di cio' che ci e' stato affidato....."....Guardai Reas negli occhi..lui sapeva di che parlavo...........e strinsi le sue mani tra le mie
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15-05-2012, 20.58.16 | #2046 |
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Quando udii quella voce, un improvviso e tremendo dolore mi avvolse e mi face barcollare. Quando Parsifal mi disse che tutto ciò era solo un'illusione, mi sentii rassicurata, ma il dolore continuò ad affliggermi.
Cercai di pensare ad altro; presi in mano il gessetto e mi concentrai su di esso, in modo che vi si potesse trasferire parte della mia energia. Non si trattava di un incantesimo, ma di una metodo utilizzato da generazioni tra i druidi per poter dare parte della propria "energia vitale" ad un oggetto, solitamente a pietre, ruscelli e piante. Mi sentii debole per qualche secondo e fui costretta a sedermi per terra. Quando recuperai le forze porsi il gessetto a Parsifal: "è il vostro turno" gli dissi, sorridendo.
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16-05-2012, 01.13.17 | #2047 |
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Il volto di Lilith era cupo, quando udì la "falsa" voce del capo anziano....la prova.... era cominciata.
Ero preoccupato per lei, ma fortunatamente si riprese. Poco dopo prese fra le mani il gessetto ed applicò l'incantamento....non conoscevo la pratica utilizzata ma il modo in cui Lilith lo eseguiva mi catturò e le dissi:" straordinaria......spero che un giorno potrò conoscere la vostra gente ed imparare qualcosa di nuovo......posso fermarmi da voi" dissi sorridendo. Terminato il rito, vidi che Lilith era impallidita.....aveva perso energie...... la adagiaì sul pavimento e inginocchiandomi innanzi a lei presi il gessetto.....per un attimo incrociammo gli sguardi ed una strana sensazione mi percorse, nella mia mente venne a focalizzarsi un flash-back ma non riuscì a recepire. Ero leggermente frastornato, ma udendo la sua voce e guardando il suo riso, tornaì in me. Con fare delicato mi disse che era il mio turno, le risposi sorridendo: "per servirla damigella". Impressi il primo simbolo: "B". Il resto sarebbe venuto da se..... di cosa dovevamo fidarci.....delle nostre orecchie o del cuore?
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... Ultima modifica di Parsifal25 : 16-05-2012 alle ore 01.19.44. |
16-05-2012, 01.15.30 | #2048 |
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Tieste e Polidor si scambiarono rapide ed incerte occhiate.
“Già, un bel dilemma...” mormorò Alberico “... cosa fare? Tirarlo fuori e salvarlo da morte certa, oppure lasciarlo morire per poi tirarlo su e scoprire la verità? Se si rivelerà un brigante o, peggio, un demonio, allora sarà stata fatta cosa buona... ma se invece si tratterà di un povero sventurato, beh, sarà stato un gran peccato...”
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16-05-2012, 01.23.55 | #2049 |
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Parsifal e Lilith, scoperto il contenuto dello scrigno, erano pronti per la prova.
Parsifal aveva scritto col gessetto una lettera per lui familiare ed importante. “Cavaliere...” disse all'improvviso una voce nata in seno a quel labirinto e che sembrava la fusione di tante altre, maschili e femminili, fanciullesche ed adulte “... la prova ti sta aspettando... avanti, segui la mia voce e raggiungi il tuo destino insieme alla tua compagna... ma attenti a non smarrire la strada per tornare indietro, o resterete imprigionati qui per sempre...”
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16-05-2012, 01.35.41 | #2050 |
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“Non conoscevo questa storia...” mormorò Barius “... in verità non conosco quasi nessuna storia... la mia vita è stata sempre segnata dal lavoro, sin da piccolo... per questo scendo tra le pietre di questa montagna, con la speranza di trovare uno degli antichi corredi che i Sanniti donavano ai loro morti...” tossì “... siete una brava ragazza, lady Altea... si, quando uscirò da qui, chiederò a Renya dei suoi desideri...”
Ad un tratto si udì un altro scricchiolio. “Avete udito?” Fece Barius. “Io... io non ho mai creduto alle leggende dei Sanniti... ma ora, talvolta, mi sembra quasi di udire la montagna muoversi... ho... ho paura, lady Altea....” In quel momento si sentirono dei passi. Poi due figure raggiunsero Altea. “Vedo che avete fatto la conoscenza del nostro buon Barius!” Disse Fyellon ad Altea. Col cavaliere era giunto anche un uomo di mezza età. Era il sedicente medico del posto. “Sir Fyellon!” Esclamò Barius nell'udire quella voce amica. “Siete tornato!” “Certo, amico mio!” Sorridendo il cavaliere ed affacciandosi nella crepa. “Avete visto che dama affascinante è giunta a farvi compagnia?” “Lady Altea è molto generosa.” Annuendo Barius. “Qui abbiamo anche messer Archan...” disse Fyellon “... ora si accerterà circa le vostre condizioni...” Fyellon allora si spostò e permise ad Archan di dare un'occhiata a Barius ed al suo stato di salute. “Avete fatto bene a venire qui.” Fyellon rivolgendosi ad Altea. “L'avete tirato su di morale.” Dopo un po', Archan tornò verso Fyellon ed Altea. “Ora torniamo alla locanda...” disse Fyellon ad alta voce, per farsi udire da Barius “... tornerò più tardi, amico mio.” “Quando mi tirerete fuori?” Tossendo il prigioniero della montagna. “Presto, non temete.” Rispose Fyellon. “Sono certo che i minatori saranno già giunti alla locanda.” “Portereste un messaggio a Renya?” “Certo.” “Ditele che...” tossì “... ditele che è tutto per me... che il mio amore per lei è come il primo giorno...” “Sarà fatto, amico mio.” Sorridendo Fyellon. Fece poi cenno ad Altea di seguirli e lui ed il medico uscirono dalla cava. “Allora, in che condizioni si trova?” Chiese Fyellon. “Fortunatamente non ha niente di rotto.” Rispose Archan. “Ma quel posto è molto umido.” “Quanto potrà resistere lì sotto?” “Beh, è un ragazzo robusto...” fissandolo il medico “... in buona salute... inoltre è lucido... forse qualche giorno.” “Dieci?” “No, è troppo!” Scuotendo il capo Archan. “Occorre così tanto per tirarlo fuori?” “Quanto allora?” “Mah...” pensieroso il medico “... non è facile dirlo...” “Otto giorni?” “No, di meno...” disse il medico “... tre, quattro...” “Avete detto che è di tempra forte.” “Si, ma in quelle condizioni nessuno potrebbe resistere così a lungo.” “Una settimana, cinque giorni?” “Tenerlo così per cinque giorni è un rischio molto grosso...” “Non avete qualche medicina o intruglio per aiutarlo?” “Si, preparerò qualcosa...” annuendo il medico “... ma dobbiamo tirarlo fuori il prima possibile...” Fyellon annuì e fece cenno di tornare alla locanda.
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